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Venezia Giulia Economica - Pagina 59 di 64 - CCIAA della Venezia Giulia

Le imprese presenti nella Venezia Giulia

25 Maggio 2018 | Di |

FOCUS ARTIGIANATO

Al 31 marzo 2018 le imprese artigiane registrate nelle province di Trieste e di Gorizia erano complessivamente 7.002 (delle quali 6.975 attive). Nel corso del primo trimestre dell’anno le nuove iscritte sono state 170 a fronte di 196 cessazioni (il concetto di iscrizione e cessazione è in questo ambito riferito alla condizione artigiana e non necessariamente a quella di impresa).

E’ interessante confrontare, per il periodo 2012-2017, l’andamento dei tassi di natalità e di mortalità del comparto artigiano nella Venezia Giulia e in Italia. I grafici evidenziano che sotto l’aspetto della natalità la Venezia Giulia è caratterizzata da un dinamismo nettamente superiore ai dati nazionali, con tassi sempre superiori al 7% ad eccezione del 2016. Anche il tasso di mortalità risulta, salvo che nel 2013-14, più alto di quello nazionale con un picco negativo nel 2012. Solo nel 2013 la natalità ha superato la mortalità nella Venezia Giulia mentre i saldi nazionali si sono dimostrati sempre pesantemente negativi. Le province giuliane, dunque, nel complesso mostrano un turnover molto più marcato rispetto all’Italia.

La diminuzione dello stock di imprese è però solo un aspetto delle tendenze in atto. Il confronto delle situazioni alla fine del 2012 e del 2017, infatti, evidenzia anche un mutamento nella composizione del comparto artigiano. Nel quinquennio sono aumentate in particolare attività quali Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici (+169), Pulizia generale (non specializzata) di edifici (+71), Attività di servizi per la persona non classificati altrove (tatuatori e piercing, +45), Cura e manutenzione del paesaggio (giardinieri, +35). Performance negative invece si possono riscontrare nei settori delle Costruzioni di edifici residenziali e non (-121), Trasporto di merci su strada (-78), Completamento e finitura di edifici (-60), Installazione di impianti elettrici (-50). Si tratta peraltro di tendenze riscontrabili, nelle grandi linee, anche nel resto del Paese.

Roberto Zavan

 

 

 

Le cessazioni diminuiscono più che nel resto della Penisola

25 Maggio 2018 | Di |

Nel primo trimestre del 2018 le nuove iscrizioni di imprese nelle province di Trieste e Gorizia sono state nel complesso 524 che vanno a contrapporsi a 683 cessazioni (621 al netto delle cancellazioni d’ufficio). Le imprese registrate al 31 marzo 2018 risultavano 26.453 delle quali 22.852 attive.

I dati rilevati nel corrispondente periodo del 2017 evidenziavano 558 iscrizioni e 666 cessazioni (658 non d’ufficio). La variazione di iscrizioni tra i due periodi ha dunque segnato un decremento del 6,1%, più accentuato rispetto alla tendenza nazionale (-2,1%). Il dato è peraltro in gran parte compensato dalla diminuzione riscontrata nelle cessazioni non d‘ufficio (-5,6%) da confrontare con il -2,4% nazionale.

La riclassificazione secondo settore di attività delle nuove iscrizioni mostra naturalmente una prevalenza (27,5%) delle Imprese non classificate, sussiste di fatto normalmente un lasso di tempo tra la registrazione di un’impresa e l’inizio dell’attività e assegnazione a un dato settore, risulta rilevante la quota di imprese iscritte nei settori delle Costruzioni (16,8%), spesso si tratta comunque di imprese individuali o comunque poco strutturate, e del Commercio (13,2%); a seguire il 7,8% di Altre attività (tutte di servizi) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,6%) che fanno seguito alle ottime prospettive offerte dai crescenti flussi turistici.

Diversa risulta ovviamente la ripartizione delle cessazioni in quanto riguardano per la gran parte imprese che avevano già ricevuto una classificazione. Le non classificate in questo aggregato sono dunque residuali; il Commercio copre oltre un quarto delle cessate (27,7%), le Costruzioni il 17,2%, l’Alloggio e ristorazione il 10,8%. Altri settori, in cui spesso è richiesta una maggiore strutturazione di capitale e giuridica, e dunque con più elevate barriere in uscita, risultano meno rappresentati.

Roberto Zavan

 

 

Progetto Fish Agro Tech Cbc: collaborazione con le imprese per l’innovazione

25 Maggio 2018 | Di |

In queste settimane il gruppo di lavoro del progetto Fish Agro Tech Cbc, finanziato dal programma Interreg Italia Slovenia, incontrerà le imprese delle pesca – acquacoltura e dell’agricoltura. Con la collaborazione dei Gruppi di Azione Locale Gal Carso, Flag Gac del Friuli Venezia Giulia e di quello dell’Istria, coinvolti nel partenariato del progetto guidato da Aries – Cciaa Venezia Giulia, gli esperti dell’innovazione contatteranno con visite dirette e tramite questionari le imprese dei settori interessati, analizzando gli aspetti riguardanti la loro attività e in particolare i processi e le tecniche di produzione e di lavorazione, i prodotti, l’ambiente nel quale l’attività stessa viene svolta.

Quest’approccio intende coinvolgere direttamente le singole realtà produttive, dialogando con esse per individuare nel concreto fabbisogni e opportunità di innovazione, intendendo quest’ultima come un elemento che riguarda non soltanto entità economiche complesse e strutturate, ma che può essere applicata e portare beneficio anche alle piccole realtà imprenditoriali.

L’attività condotta è il primo passo di un percorso di analisi e sviluppo delle possibilità di innovazione, nel quale le imprese saranno accompagnate dai soggetti che la generano per far emergere e individuare possibili soluzioni tecnologiche, in grado di migliorarne l’attività e innalzarne la competitività. Questi percorsi avranno luogo condividendo in modo aperto fabbisogni e soluzioni, per mezzo di incontri, seminari, laboratori e percorsi pilota di innovazione nell’area transfrontaliera italiana e slovena.

Gli interessati possono rivolgersi direttamente alla capofila Aries, Azienda Speciale Cciaa Venezia Giulia, telefono 040 6701404 / 6701336, e mail info@ fishagrotech.com.

Cassetto Digitale e Fatturazione Elettronica

25 Maggio 2018 | Di |

Nuovi servizi camerali gratuiti per le imprese. Cade il limite di 24 fatture annue

Le Camere di Commercio mettono a disposizione degli imprenditori un innovativo strumento di semplificazione, un vero e proprio “Cassetto digitale dell’imprenditore” dal quale è possibile consultare e scaricare gratuitamente le informazioni e i documenti della propria impresa.

Il servizio è accessibile dal portale impresa.italia.it con CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) dei legali rappresentanti o titolari di un’attività imprenditoriale, quindi ora anche da smartphone e tablet.

Una grande comodità per le imprese che si trovano nella necessità di produrre periodicamente a terzi copie delle proprie visure camerali, anche in inglese, bilanci o altri documenti ufficiali depositati al Registro Imprese, che ora possono accedere alle informazioni della propria azienda in modo facile, sicuro e veloce.

A breve il Cassetto Digitale verrà ulteriormente implementato con la possibilità di consultare direttamente le proprie fatture elettroniche emesse a mezzo del servizio camerale gratuito, accessibile dal portale https://fatturaelettronica. infocamere.it

Il servizio di fatturazione elettronica camerale, già largamente diffuso, prevede ora la possibilità di gestire le fatture elettroniche non più solo per i rapporti commerciali verso le pubbliche amministrazioni, ma – in vista dell’obbligatorietà introdotta per tutte le imprese da gennaio 2019 – anche verso imprese e privati, senza il limite delle 24 fatture all’anno. Tale servizio garantisce a norma di legge tutto il processo: dalla compilazione all’invio, fino alla conservazione dei documenti contabili.

A breve la Camera di Commercio Venezia Giulia organizzerà due incontri informativi, uno a Gorizia ed uno a Trieste, durante i quali verranno illustrate le modalità operative del servizio; l’avviso con i dettagli dell’evento verrà pubblicato con debito anticipo sul sito camerale.

Michele Bossi

Fedriga: «Le Camere di Commercio e la Regione devono collaborare in maniera leale a beneficio delle attività economiche e dei cittadini»

25 Maggio 2018 | Di |

DALL’INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, MASSIMILIANO FEDRIGA, AMPIE POSSIBILITÀ’ DI COLLABORAZIONE CON LE CAMERE DI COMMERCIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, ANCHE ALLA LUCE DELLE NUOVE FUNZIONI E COMPETENZE PREVISTE DALLA LEGGE DI RIFORMA DEL SISTEMA CAMERALE ITALIANO.

Per le Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia la Regione è sempre stata un’istituzione di riferimento con cui collaborare, dialogare, costruire assieme percorsi di sviluppo nell’interesse delle imprese e dei cittadini. Per tale ragione abbiamo inteso intervistare in questo numero il neo-eletto presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ringraziamo per la disponibilità.

Presidente Fedriga, la Camera di Commercio Venezia Giulia è il frutto di una scelta volontaria di due territori socio-economicamente omogenei e il primo esempio di accorpamento di Enti nel Friuli Venezia Giulia. E’ a suo avviso un esempio da seguire?

«Sicuramente oggi è fondamentale razionalizzare le risorse, ma bisogna farlo tenendo conto delle peculiarità della nostra regione e valorizzando le specificità territoriali, che nel caso di Trieste e Gorizia presentano delle caratteristiche di omogeneità: una su tutte la prossimità al confine, che offre significative opportunità di sviluppo. In tal senso, penso che il principio di libera associazione dei Comuni, un modello aggregativo non basato sul metodo coercitivo utilizzato per imporre le Unioni territoriali intercomunali, rappresenti un esempio da declinare anche in altri ambiti».

La Riforma del Sistema camerale italiano ha portato agli Enti camerali nuove competenze in materia di Valorizzazione del patrimonio culturale e promozione del Turismo, Orientamento al Lavoro, Digitalizzazione delle imprese, Supporto alle Pmi per i mercati esteri…

«In questo nuovo panorama, le Camera di Commercio assumono un ruolo di assoluta rilevanza nelle politiche a sostegno delle imprese e conseguentemente nello sviluppo del territorio. Ovviamente da parte della Regione c’è la massima disponibilità a rafforzare le collaborazioni esistenti e anche a valutarne di nuove, ad esempio con PromoturismoFvg e l’Ente Regionale Patrimonio Culturale (Erpac)».

La Cciaa Vg vede la Venezia Giulia come un territorio in cui creare sinergia e coordinamento delle realtà economiche esistenti: dai Porti di Monfalcone e Trieste, ai Consorzi industriali, ai Consorzi di garanzia Fidi, alle Associazioni di Categoria, alle realtà logistiche. I percorsi in atto sono molti: è la strada giusta?

«Creare sinergie tra le diverse realtà economiche della regione, nonché tra queste e le istituzioni, è un passo fondamentale per aumentare la competitività del Friuli Venezia Giulia, che deve proporsi come un sistema coeso, capace di attrarre investimenti e capitali, anche dall’estero. Proprio per questo confermo la volontà di mettere in campo agevolazioni fiscali per le imprese che intendano insediarsi sul nostro territorio».

Camere di Commercio nel Friuli Venezia Giulia: al momento il decreto di Riforma del Mise prevede la Cciaa Vg e quella in fase di costituzione tra gli Enti di Udine e Pordenone. Qual è il suo pensiero?

«Come detto, credo sia importante valorizzare le tipicità territoriali, di modo che ogni cittadino e ogni impresa possano sentirsi pienamente rappresentati. Su questi temi inciderà molto la linea che sarà adottata dal nuovo Governo, a cui chiederemo inoltre che ci vengano affidate le competenze sulle Camere di Commercio. Sono tuttavia fiducioso che vi saranno margini per spiegare e far comprendere appieno le peculiarità che ci distinguono dalle altre Regioni». Le Camere di Commercio svolgono già numerose funzioni delegate per la Regione, si proseguirà sulla stessa linea operativa? «Il ruolo svolto dalle Camere di Commercio ha permesso di accelerare notevolmente la gestione e l’erogazione di contributi ad imprese e privati. Oggi una delle priorità delle aziende è avere interlocutori affidabili che supportino i processi d’innovazione e istituzioni capaci di favorire la sburocratizzazione. In questa prospettiva, credo sicuramente che le Camere di Commercio e la Regione debbano collaborare in maniera leale a beneficio delle attività economiche e dei cittadini».

Firmato a Trieste il “Memorandum of Understanding” tra Wtca e Iasp

23 Maggio 2018 | Di |

I parchi scientifici mondiali entrano in una rete di networking internazionale

Trieste capofila di un progetto di sviluppo economico ad alto contenuto tecnologico

 

Trieste come New York, si potrebbe dire, vista la firma nel capoluogo giuliano del “Memorandum of Understanding”  tra la World Trade Centers Association (New York)e la International Association of Science Parks and Areas of Innovation (Iasp) di Malaga. Una scelta voluta e che pone il capoluogo del Friuli Venezia Giulia in particolare luce anche in forza delle eccellenze esistenti e della loro perfetta integrazione con l’attività del locale World Trade Center.

 

Il “Mou” firmato da Andrea Wood Garwood, in rappresentanza della Wtca, e dal direttore generale della Iasp Luis Sanz, ha lo scopo di far interagire le due importanti istituzioni internazionali, con una finalità molto chiara: sviluppare opportunità economiche e commerciali ad alto contenuto tecnologico nelle città che possono vantare un “parco scientifico”. E Trieste, con la presenza sul territorio del Wtc e di Area Science Park, è capofila in questo ambizioso progetto.

 

Il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, nel saluto introduttivo ha inteso sottolineare la bontà di questo accordo per promuovere e favorire l’innovazione, attraverso i World Trade Centers. “La Camera, nata nel 1719, decise a quel tempo di investire sull’innovazione intesa come la creazione della rete dei fari lungo l’Adriatico portavano al Canale di Suez e come la realizzazione del canale stesso: quasi un’anteprima di quella Via della Seta che ritorna ora di grande importanza dopo l’allargamento del canale di Suez. L’innovazione ora ha altre caratteristiche e attraverso i World Trade Centers e la rete internazionale dei parchi scientifici troverà nuove opportunità di crescita”.

 

Andrea Wood Garwood, rappresentante del consiglio di amministrazione della Wtca, ha spiegato che “lo scopo della nostra associazione è quello di creare opportunità di networking tra le aziende. L’accordo con la Iasp porta proprio in questa direzione, economia e scienza sono i motori dello sviluppo”. Luis Sanz, il direttore generale della Iasp, è entrato nei dettagli: “Rappresentiamo oltre 100.00 aziende allocate nei parchi scientifici di tutto il mondo, l’accordo con il Wtca è un’enorme opportunità per noi. E’ un onore sottoscriverlo proprio qua a Trieste, una città dove già un parco scientifico e un Wtc collaborano attivamente”

 

Enrico Samer, presidente del World Trade Center Trieste, ha spiegato perché la firma del “Mou” si avvenuta proprio nella nostra città. “A Trieste è già attivo da tempo il progetto Freeway, che apre le porte alla collaborazione tra porto, aziende e istituzioni scientifiche. Si tratta di una una condizione ideale, che si trova in un’ottantina di altre città nel mondo e che ci vede impegnati anche all’interno dell’associazione mondiale del Wtc per la promozione delle Freeway Cities”.

 

Infine, Sergio Paoletti, presidente di Area Science Park che da tempo fa parte della rete Iasp, ha ribadito come “il parco scientifico sia fortemente proiettato all’innovazione, su nuove e avanzate piattaforme scientifiche. Il collegamento con il territorio e lo sviluppo di reti commerciali nazionali e internazionali sono fondamentali per continuare a crescere”.

 “Latte: elemento fondamentale della nutrizione”: 25 maggio, ore 9, sala Maggiore

18 Maggio 2018 | Di |

 

Si svolgerà il 25 maggio prossimo con inizio alle ore 9.00 nella la Sala Maggiore della sede di Trieste, in piazza della Borsa 14, il Convegno organizzato dalla Camera di Commercio Venezia Giulia e dal titolo “Latte: elemento fondamentale della nutrizione”. La Tavola Rotonda, alla quale parteciperanno nomi prestigiosi, quali l’avv. Marcello Maria Fracanzani e il dott. Giorgio Rizzato, che interverranno rispettivamente sul tema delle contraffazioni e su quello delle eccellenze di un territorio di confine come quello della Venezia Giulia, intende fare il punto su una filiera, quella lattiero casearia, che fornisce un contributo rilevante al sistema agroalimentare italiano con un’incidenza del 5% sul totale delle imprese del comparto e del 6% in termini di occupazione.

L’evento sarà solo una delle iniziative del programma “Latte nelle scuole” promosso dai Ministero delle Politiche agrarie, alimentari e forestali,   in collaborazione con l’Unioncamere e il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria): il programma in Friuli Venezia Giulia si concluderà con l’iniziativa finale del 31 maggio presso la Villa Codelli di Mossa. Nella splendida location settecentesca si ritroveranno, infatti, le scuole che hanno aderito al programma per partecipare ad una serie di attività suddivise in aree: info-formativa, ludico-educativa; espositiva e degustazione. Numerosi i produttori che parteciperanno all’evento.

Programma

Latte: Elemento fondamentale della nutrizione

 Ore 09.00 Registrazione partecipanti

Ore 09.30 Apertura lavori

Saluti istituzionali

–       Presidente Camera di Commercio Venezia Giulia

comm. Antonio Paoletti

–       Rappresentante Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

–       Presidente Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia

Renzo Livoni

           Presidente Federazione regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia

Dario Ermacora

 

Ore 10.00 Tavola rotonda

Moderatore

Giuseppe CordioliGiornalista

–       Il marchio AQUA per la valorizzazione della filiera lattiero casearia

Elena Pozzi, ERSA

–       Valori nutrizionali del latte e derivati

Martina Castaldo, CREA

–       Le filiere del latte

Elsa Bigai, Consorzio Agrario FVG

–       Le contraffazioni

Marcello Maria Fracanzani, Osservatorio sulla criminalità

            nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare

–          Tradizioni ed eccellenze di un territorio di confine

Giorgio Rizzatto, Accademia Italiana della Cucina

Ore 11.30 Chiusura lavori

 

JEWELLERY metaMORFOSI diventa catalogo

18 Maggio 2018 | Di |

 

Al successo ottenuto dalla mostra Jewellery metaMorfosi – l’evoluzione del gioiello, è seguita la presentazione del Catalogo dedicato nella  Sala Verdi di Palazzo De Bassa.Promosso dall’Azienda Speciale Zona Franca di Gorizia, Confartigianato Imprese Gorizia e Fondazione Carigo, l’evento è stato realizzato dall’Associazione Contemporanea Gioiellodentro in collaborazione con Grafic F.R.

Il Catalogo, curato da Francesca Canapa, è la parte conclusiva della mostra concorso Metamorfosi, nata da un’idea dell’orafo Sergio Figar di trasformare in gioielli scarti di varia tipologia, dalla verdura al metallo.

La pubblicazione è diviso in due sezioni: nella prima sono illustrati i cinquantanove gioielli dei quarantanove artisti selezionati, provenienti da undici Stati (Italia, Francia, Argentina, Spagna, Brasile, Colombia, Germania, Cile, Olanda, Costa Rica, Stati Uniti), nella seconda, si trova la sezione tematica con i gioielli dell’orafo Sergio Figar e quelli del maestro orafo Sergio Mazzola.

Il catalogo è patrocinato da Ador Associazione Designer Orafi, in collaborazione con Cata Artigianato FVG, Antracite Gioielli, TV Koper Capodistria, Grafic F.R. Galleria Rossini.

<Perché la Camera di Commercio Venezia Giulia in questo progetto? Perché – ha commentato il vicepresidente, Gianluca Madriz (nella foto sopra) – questo progetto riassume ciò che contraddistingue un’impresa di qualità: la capacità di reinventarsi continuamente, di riutilizzare il proprio know how arricchendolo di giorno in giorno ma, soprattutto, questo progetto mette in evidenza quanto una professionalità ricercata, unita al “saper fare”, sia il vero valore aggiunto che rende un’impresa di qualità>.

Ospiti dell’evento Tiziana Sandrinelli, presidente regionale del FAI, che interverrà sull’impegno dell’associazione nella salvaguardia dell’Ambiente e la prof.ssa Adele Intini, ISIS Galilei – settore Economico Alternanza Scuola Lavoro, i cui studenti presenteranno i lavori fatti a Scuola con gli scarti metallici.

 

Il Parco del Mare conquista la Regione

11 Maggio 2018 | Di |

 

 

 Fedriga: <Noi ci saremo e in maniera ancor più importante>

Dipiazza: <Trieste avrà finalmente un grande attrattore che porterà ricadute positive su tutto il Friuli Venezia Giulia>

 Paoletti: <La nostra sfida ora è aprire il cantiere prima del 16 dicembre 2018, ovvero a 14 anni dall’annuncio del progetto a Parigi dopo aver perso l’Expo 2008>

Il Parco del Mare di Trieste conquista la Regione Friuli Venezia Giulia e ne diverrà un suo grande attrattore. Nel sopralluogo odierno a Porto Lido il presidente Massimiliano Fedriga, assieme al sindaco Roberto Dipiazza e il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, hanno toccato con mano assieme ai rappresentanti dei media lo stato di degrado di un’ampia area a mare a ridosso del centro cittadino che rinascerà grazie al Parco del Mare.

<Il Parco del Mare può rappresentare un ulteriore tassello per lo sviluppo turistico ed economico del Friuli Venezia Giulia e, in tale prospettiva, è importante che il progetto venga portato avanti>. Massimiliano Fedriga non ha dubbi sul valore e la portata dell’iniziativa, e anticpa che  <la Regione sosterrà sempre iniziative capaci di attrarre investitori privati, incrementare l’occupazione e generare indotto sul territorio. Nel Parco noi ci saremo in maniera più decisa di quanto avvenuto fino ad adesso,  anche con interventi diretti. Vedo positivamente lo strumento del project financing previsto per la realizzazione dell’opera, una scelta adeguata per far funzionare questo tipo di progetti e mi auguro che si possa rispettare una tempistica rapida. Mi complimento  – ha concluso il presidente del Fvg – per la costanza e  la bravura dimostrata dalla Camera di Commercio nel superare le tante difficoltà affrontate in questi anni per portare avanti il progetto e assicuro che noi ci saremo, dove avremo competenza, anche per agevolare il percorso amministrativo>.

<Il Parco del Mare – ha ribadito il sindaco, Roberto Dipiazza – con il grande acquario cambierà il potenziale turistico di Trieste e della regione intera. Parlo di situazioni che sono già avvenute in decine di città in giro per il mondo dove questo tipo di realizzazioni hanno davvero cambiato la potenzialità di attrattività turistica dei territori.  Basti pensare che il nostro seppur piccolo acquario triestino è uno dei musei cittadini più visitati. Mi sono poi reso conto del valore di queste strutture: ho vissuto in prima persona la partecipazione dei visitatori negli acquari di Lisbona, Valencia e Genova, assistendo a come giovani e adulti condividano attivamente la visita, ripetendola anche più volte nel corso dell’anno, con un’esperienza viva con gli animali, comprendendo quanto il rispetto dell’ambiente sia fondamentale per garantirne la vita. Il Comune – ha concluso – sta facendo la sua parte per questo importante progetto e l’iter amministrativo sta procedendo a passi veloci>.

Esprime grande soddisfazione il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti: < Oggi abbiamo la concreta dimostrazione che  i vertici della politica locale e regionale credono nelle potenzialità del Parco del Mare. Ringrazio il sindaco, Roberto Dipiazza, il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga,  per essere qui a Porto Lido a sostenere pubblicamente il progetto, ora spetta alla città di stringersi attorno a un’iniziativa di sviluppo per Trieste e il Fruli Venezia Giulia, ovvero quel  grande attrattore che dopo aver adempiuto con legalità e trasparenza tutto l’iter burocratico che ci attende, potrà veder finalmente la luce. Molti – conclude Paoletti – mi chiedono quali saranno i tempi per veder aperto il cantiere: il nostro obiettivo è il 16 dicembre del 2018, ovvero esattamente 14 anni dopo l’annuncio del progetto a Parigi in concomitanza della perdita dell’assegnazione dell’Expo del 2008 a Trieste>.

Alternanza scuola lavoro protagonista a Monfalcone

3 Maggio 2018 | Di |

 

 

L’alternanza scuola lavoro protagonista questa mattina nel Teatro di Monfalcone all’evento organizzato dal Comune – presente il sindaco Anna Cisint –  in collaborazione con Fincantieri, Camera di Commercio Venezia Giulia, Confindustria Venezia Giulia, Associazione artigiani, Cna e l’Ufficio scolastico provinciale e che ha coinvolto oltre 300 studenti delle scuole medie superiori. In particolare evidenza anche il nuovo ruolo assegnato al Sistema Camerale italiano dalla  legge di riforma. Alle Camere spetta ora la funzione di orientamento al lavoro e alle professioni anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti. <Come Camera di Commercio Venezia Giulia – ha commentato il vicepresidente, Gianluca Madriz – abbiamo ereditato le funzioni della Provincia e proseguiamo con la nostra azienda speciale Aries nell’organizzazione del Salone dell’Alternanza Scuola Lavoro e delle professioni, nella creazione di percorsi di alternanza transfrontaliera con l’Austria, mettendo a disposizione di Enti, imprese e scuole il Registro nazionale dell’alternanza scuola-lavoro. Si tratta di un Registro consultabile online, che serve  a far incontrare “virtualmente” imprese e istituti scolastici per trovare i percorsi adatti ai propri studenti>.