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GORIZIA:RIPENSARE IL QUARTIERE FIERISTICO

3 Aprile 2024 | Di |

Lo stop agli eventi fieristici causato dalla pandemia e la situazione economica mondiale che non ha reso conveniente effettuare fiere campionarie o di settore in spazi di media dimensione, impongono di ripensare all’utilizzo e alla destinazione del comprensorio espositivo di Gorizia. 

Il quartiere fieristico di via della Barca realizzato nel 1973 e inaugurato in due fasi, ovvero nel 1976 e nel 1980, è costituito da 4 padiglioni, di cui tre con funzione espositiva per complessivi 6.520 mq e uno con utilizzo amministrativo. L’area esterna dell’intero complesso è di circa 42.600 mq, di cui una parte di proprietà della Camera di commercio Venezia Giulia e una di proprietà del Comune di Gorizia ma concessa in diritto di superficie alla Cciaa Vg. 

Il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti e il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna in un recente incontro si sono confrontati sul futuro del quartiere fieristico di via della Barca e sul suo eventuale utilizzo per Go! 2025, condividendo di avviare un concorso di idee per la riconversione della struttura che si trova in una posizione decisamente interessante per diversi possibili utilizzi. 

“Il dettaglio del concorso di idee  – ha affermato Antonio Paoletti  – sarà “costruito” assieme da Comune e Camera di commercio sulla base di specifiche linee che emergeranno dalla prosecuzione del confronto in atto.  Nel frattempo, peraltro,  ci sarà la possibilità di avanzare proposte dirette anche da possibili investitori interessati. L’auspicio è che si possa creare un grande attrattore, che non sia un centro commerciale, capace di portare investimenti privati, ma anche attrarre giovani che oltre a vivere Gorizia nel periodo universitario, investano da professionisti o imprenditori  su questa splendida città con le molteplici opportunità offerte dalla collocazione internazionale che la contraddistingue”.

Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, da parte sua ha espresso “piena condivisione del percorso che stiamo avviando oggi, auspicando che possano crearsi le condizioni per l’arrivo di investimenti privati su un’area di particolare interesse com’è, appunto, quella di via della Barca”.

Per Go!2025 lo spazio esterno del comprensorio fieristico potrà essere messo a disposizione per eventuali iniziative mentre per quanto riguarda i padiglioni l’unico disponibile sarà il “B” con delle prescrizioni che prevedono la possibile realizzazione di eventi chiusi con un numero definito di partecipanti e non aperti al pubblico. Tutto ciò è emerso da uno studio tecnico realizzato dalla stessa Cciaa, come ha illustrato il segretario generale camerale, Pierluigi Medeot,  in cui sono state analizzate le condizioni della struttura e in dettaglio dei singoli padiglioni dai quale è emersa la precarietà generale del complesso e l’assoluta necessità di una sua riqualificazione che comporterebbe costi molto elevati.

Da parte sua l’assessore all’Urbanistica, Chiara Gatta, presente alla conferenza stampa assieme all’assessore alla Capitale europea della Cultura, Patrizia Artico, ha ricordato “che è in atto un percorso di revisione del Piano regolatore generale comunale che ricomprende anche l’area del comprensorio fieristico”.