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Venezia Giulia Economica - Pagina 26 di 64 - CCIAA della Venezia Giulia

«Dalla crisi si esce tutti insieme»

23 Dicembre 2020 | Di |

È stato una anno di grande sofferenza, che ha messo a dura prova tutti i livelli della società in cui viviamo, con un affondo sull’economia e sulle imprese senza precedenti. Mesi in cui giornalmente abbiamo conosciuto numeri di dolore, di sofferenza, di incredibile difficoltà che hanno travolto tutti noi. Viviamo un Natale e un fine Anno complesso, ma consentitemi di citare la recente enciclica di Papa Francesco «Dalla crisi si esce tutti insieme», perché nel suo titolo racchiude ogni significato e sintetizza il nostro cammino nei prossimi mesi del 2021 come persone e come imprenditori.

È questo il mio auspicio e il mio augurio.

Antonio Paoletti

Con Treedom un albero da frutto per ogni nato prematuro

23 Dicembre 2020 | Di |

CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA E ASSOCIAZIONE SCRICCIOLO ASSIEME PER UN’INIZIATIVA BENEFICA DURANTE TUTTO IL 2021

Una tradizione che rappresenta un segno di speranza. Con questo scopo la Camera di Commercio Venezia Giulia e l’Associazione Scricciolo hanno inteso collaborare nuovamente per una iniziativa comune che le vede coinvolte in questo Natale 2020 e nel 2021.

Nelle comunità contadine esiste da secoli la tradizione di piantare un albero da frutto all’arrivo di ogni nuovo nato. Un segno di speranza che grazie la Cciaa Vg e all’Associazione sarà possibile nel 2021.

Tutto ciò si tradurrà in realtà con la piattaforma Treedom attraverso cui l’Ente camerale mette a disposizione dell’Associazione Scricciolo duecento alberi, donando un albero per 200 nuovi nati prematuri del 2021 così che ogni scricciolo possa dare il nome al proprio albero e con esso crescere. «L’aspetto importante nella creazione della “Foresta Scricciolo” con alberi da frutta è che il contadino che li coltiverà potrà usare la frutta come risorsa alimentare, oppure come risorsa a sostegno del proprio reddito. L’acquisizione degli alberi – ha commentato il presidente camerale, Antonio Paoletti – è stato volutamente fatto tramite Treedom, a sostegno della circolarità del bene, in modo da dare una prospettiva di futura crescita e prosperità alle comunità che riceveranno in dono gli alberi con i nomi dei nostri scriccioli».

«È una iniziativa importante per celebrare la vita di uno scricciolo e per la Vita di tutti» a cui abbiamo aderito con convinzione ha affermato il dottor Gabriele Cont.

«Nel corso del 2019/2020 – prosegue il medico – l’Associazione Scricciolo ha sostenuto il progetto “Green Tin” della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’Irccs Burlo Garofolo. Progetto pensato e fortemente voluto in prima linea dal primario dottor Francesco Maria Risso, dalla responsabile infermieristica Sabrina Scolz e dalla direzione dell’Irccs Burlo Garofolo. L’Associazione Scricciolo ha aderito all’iniziativa perché condivide la logica che ha portato il Reparto a proporre di sostituire la plastica “usa e getta” dei biberon per i neonati, nella convinzione che qualunque azione volta a ridurre l’impatto ambientale delle nostre azioni sia essenziale. Soprattutto Scricciolo lo ha fatto, perché nasce da un’idea del nostro personale sanitario, e crediamo che le idee intelligenti va­dano aiutate. E infine, è stato fatto perché l’Associazione è convinta che i bambini possano trarne be­neficio, per la qualità dei prodotti, la loro ergonomicità, comodità e, perché no, anche bellezza».

treedom

Nella foto: da sinistra la responsabile infermieristica Sabrina Scolz e prima­rio della Neonatologia e Tin, Francesco Maria Risso, vicino alla lavastoviglie per la sanificazione dei biberon di vetro adottati dal reparto in sostituzione di quelli in plastica “usa e getta”

La Cciaa Vg illumina il Natale Goriziano in piazza Vittoria

22 Dicembre 2020 | Di |

INIZIATIVA MOLTO APPREZZATA

La Camera di Commercio Venezia Giulia ha fornito anche quest’anno il suo contributo all’illuminazione del Natale Goriziano, in particolare con le installazioni luminose di piazza Vittoria. Nelle foto di Pierluigi Bumbaca l’accensione dell’albero in piazza Vittoria, alla presenza del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, con gli assessori Chiara Gatta e Roberto Sartori, del vicepresidente della Cciaa Vg, Gianluca Madriz, del componente di giunta camerale, Massimiliano Ciarrocchi e del segretario generale, Pierluigi Medeot.

Accensione albero Natale Piazza Vittoria
luminarie gorizia

A Natale scegli locale con il pesce della nostra regione

22 Dicembre 2020 | Di |

Il pesce è un prodotto fresco e sostenibile.

È buono e lo sei anche tu: se compri un prodotto ittico dei nostri mari e lagune sostieni gli operatori e la comunità di pesca locale.

Ordinalo nella tua pescheria di fiducia e cucinalo tu. Per leggere le ricette e i suggerimenti seguici su Facebook fb.com/fishverygood

Al via Fish Very Good per sensibilizzare l’acquisto sotto Natale

22 Dicembre 2020 | Di |

INIZIATIVA DI PROMOZIONE DEL PESCATO LOCALE

Con il via libera dell’Assemblea del Flag Gac Fvg, sono già partite le prime azioni di promozione a sostegno del settore ittico del Friuli Venezia Giulia, inserite nel Piano d’azione e finanziate dall’Unione Europea, Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) e Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Misura 4 del Feamp – Fondo Europeo per le Attività Marittime e della Pesca

L’obiettivo, infatti, è quello di promuovere il pescato locale e di stagione e questa di dicembre è la prima azione del piano denominato “Fish Very Good”.

In un periodo di grande difficoltà per il comparto della pesca, in particolare per la chiusura “parziale” del settore ristorativo, il Flag Gac Fvg ha inteso attuare un’azione promozionale rivolta ai consumatori per incentivare il consumo domestico di pesce locale, iniziando proprio nel mese di dicembre con l’obiettivo di sensibilizzare sul consumo di prodotto nel periodo natalizio, in un mese tradizionalmente importante per la vendita e il consumo di prodotto ittico.

In queste settimane, in particolare, vengono promosse alcune fra le specie ittiche stagionali quali, ad esempio, la Sogliola, particolarmente saporita in questo periodo pur mantenendo una carne magra, la novità del “Cuore di Laguna” o capatonda, una specie abbondante ora nella nostra laguna e assolutamente da riscoprire ad un costo contenuto, e l’Anguilla, un prodotto della tradizione natalizia da riconsiderare. All’iniziativa sono collegate alcune informazioni e suggerimenti per l’acquisto, la pulizia e la cottura del prodotto e le pescherie e i punti vendita ambulanti hanno la possibilità di segnalare i loro indirizzi e luoghi in cui sarà possibile reperire il prodotto ittico proveniente dai mercati e dalle marinerie di Marano Lagunare, Grado e Trieste.

«Crediamo che anche l’acquisto e il consumo del prodotto ittico sia un momento in cui si può aiutare le nostre comunità locali, che con il Covid 19 hanno subito in duro colpo nella commercializzazione del prodotto, in un quadro già di difficoltà per il comparto. Abbiamo inteso coinvolgere le pescherie – evidenzia Antonio Paoletti – stimolandole ad aderire all’iniziativa della campagna di Fish Very Good per inserirle nell’elenco di punti vendita che viene promosso attraverso i canali social del Flag Gac Fvg. Anche in questo modo si offre una opportunità in più agli operatori per arrivare con i loro prodotti di qualità al potenziale consumatore finale».

Il progetto Fish Very Good, di cui questa sensibilizzazione a dicembre è solo un’anteprima, si svolgerà nei prossimi tre anni e vedrà una serie di eventi, attività di sensibilizzazione, campagne promozionali integrate e attività a supporto della commercializzazione del prodotto ittico del Friuli Venezia Giulia, ma anche di quelle attività di tipo educativo e turistico e gastronomico collegate alle attività di pesca e acquacoltura.

DA DOMANI, 9 DICEMBRE , LE DOMANDE PER I VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE E TURISMO DELLA CCIAA VG

8 Dicembre 2020 | Di |

Foto Pierluigi Bumbaca

Dalle ore 12 di domani, mercoledì 9 dicembre, sarà possibile presentare alla Camera di Commercio Venezia Giulia  le domande per la concessione di voucher per l’Internazionalizzazione delle Pmi e per la concessione di voucher per il Turismo. Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito web camerale all’indirizzo www.vg.camcom.gov.it.

I voucher  per l’Internazionalizzazione, sono rivolti alle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno all’acquisizione di servizi per favorire l’avvio o lo sviluppo del commercio internazionale, anche attraverso un più diffuso utilizzo di strumenti innovativi, utilizzando la leva delle tecnologie digitali. L’obiettivo è di realizzare azioni di immediato supporto alle imprese, attivando voucher utilizzabili o come contributi assegnati a copertura parziale delle spese sostenute per l’acquisizione di servizi su prestiti destinati alla realizzazione di programmi di internazionalizzazione delle aziende. Nello specifico, con l’iniziativa “Bando voucher internazionalizzazione – Anno 2020” si intende rispondere ai seguenti obiettivi: sostenere il ricorso a servizi o soluzioni finalizzate ad avviare o rafforzare la presenza all’estero delle Pmi della circoscrizione territoriale camerale, attraverso l’analisi, la progettazione, la gestione e la realizzazione di iniziative sui mercati internazionali; incrementare la consapevolezza e l’utilizzo delle possibili soluzioni offerte dal digitale a sostegno dell’export da parte delle imprese, in particolare lo sviluppo di iniziative di promozione e commercializzazione digitale;   favorire interventi funzionali alla continuità operativa delle attività commerciali sull’estero da parte delle imprese durante l’emergenza da Covid-19.
Per quanto concerne il Turismo, l’ azione è necessaria a causa della crisi economica senza precedenti conseguente all’emergenza legata al diffondersi della pandemia Covid-19 che richiederà a tutti, imprese e lavoratori, uno speciale sforzo di rigenerazione e capacità di adattamento e cambiamento per ritrovare, in un contesto di sicurezza sanitaria, una vincente capacità competitiva e una rinnovata stabilità. Nello specifico, con l’iniziativa “Bando Turismo – Anno 2020” sono proposte quattro misure che rispondono ai seguenti obiettivi: mettere in sicurezza le strutture turistiche fornendo assistenza alle imprese utilizzando lo strumento dei contributi/voucher; sui temi della pulizia e sanificazione, dell’offerta dei servizi turistici, della gestione degli aspetti logistici e del personale e degli altri aspetti che riguardano la riduzione dei rischi connessi all’operatività di tutte le tipologie di strutture ricettive, formando il personale addetto ai servizi turistici in linea con le raccomandazioni fornite dall’Organizzazione mondiale della Sanità per il settore turistico; gestire le strategie di comunicazione e commercializzazione rafforzando l’elemento reputazionale della “destinazione Italia” e della “destinazione Venezia Giulia”; incentivare il turismo in Italia, l’undertourism, il turismo culturale e quello enogastronomico.

Il Parco del Mare di Trieste si presenta con il progetto e gli investitori

23 Novembre 2020 | Di |

I

<Dopo 15 anni siamo qui a far parlare i fatti, ovvero gli investitori che hanno presentato un progetto e una proposta concreta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione del Parco del Mare di Trieste>. Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia promotrice da tempo della creazione a Trieste di un grande attrattore collegato al mare, ha iniziato così la presentazione del progetto del Parco del Mare di Trieste nella sala Maggiore della sede dell’Ente camerale.

<È una giornata storica – prosegue Paoletti – che vede una condivisione unica di intenti tra il privato e il pubblico, in un momento storico in cui si intende dare speranza e tracciare il futuro socio-economico di questi territori>. 

In questa visione di costruzione del futuro dopo le grandi difficoltà generate dalla pandemia, c’è stata una condivisione in intenti totale. Il progetto del Parco del Mare trova infatti concordi tutti gli attori, dai promotori Icop Spa, Costa Edutainment Spa e Iccrea BancaImpresa, alle istituzioni coinvolte per la realizzazione dell’opera ovvero la Camera di Commercio, il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Aspmao), la Soprintendenza per i Beni artistici e architettonici del Friuli Venezia Giulia con la soprintendente, Simonetta Bonomi

E così si sono espressi i rispettivi vertici. Il sindaco Roberto Dipiazza vede in questo progetto la necessaria creazione di un grande attrattore per una città che è anche turistica e che proprio in questi momenti ha bisogno di nuovi investimenti per poter osare. Il presidente dell’Aspmao, Zeno D’agostino, che ha riconfermato la disponibilità a collaborare sia da parte dell’Autorità stessa che della partecipata Trieste terminal passeggeri per far fare assieme alla città un salto di qualità e la Regione Friuli Venezia Giulia che ha assicurato il sostegno finanziario sia attraverso un videomessaggio del presidente Massimiliano Fedriga, sia con le parole dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che hanno entrambe confermato il sostegno all’iniziativa e gli impegni presi dall’amministrazione.

<Per rendere possibile la presentazione della proposta dell’associazione temporanea di imprese promotrice della realizzazione dell’opera- prosegue Paoletti -, la Camera di Commercio della Venezia Giulia ha acquisito a inizio ottobre da Invitalia  – Agenzia per lo sviluppo di proprietà del ministero dell’Economia, la società Trieste Navigando, titolare del progetto di Porto Lido e della concessione demaniale dell’aerea su cui verrà costruito l’acquario in un contesto di riqualificazione urbana di un’aerea degradata che sarà finalmente aperta alla pubblica fruizione>. 

Esiste quindi un sito, una titolarità dell’area, un progetto e una proposta di partenariato pubblico – privato. 

Il progetto in sintesi

Il progetto del Parco del Mare di Trieste interessa un’area della città, l’ex Porto Lido, ad oggi in disuso e degrado e prevede un intervento più ampio di recupero e valorizzazione dell’area che comprende anche la Lanterna.

L’Acquario che sarà costruito all’interno di questa area e che costituirà il principale attrattore, avrà una superficie complessiva di 10.000 metri quadrati, ospiterà 28 vasche espositive di cui la principale, la vasca oceanica, conterrà 3,2 milioni di litri. Il percorso di visita si svilupperà su tre piani, due espositivi e uno tecnico con la parte di impianti, tecnologia e spazi curatoriali necessari alla gestione delle vasche e degli animali ospiti.

Si stima che arriverà ad attrarre 600.000 visitatori all’anno e impiegherà, a regime, 120 lavoratori tra dipendenti diretti e indiretti.

La struttura presenterà anche una terrazza sovrastante che costituirà un punto di vista inedito sul panorama della città e della Lanterna adiacente.

L’intera area intende diventare uno spazio pubblico ad uso della città e che le restituisca un ulteriore affaccio al mare.

La struttura dell’Acquario è stata progettata nell’ottica di avere il minor impatto visivo possibile e di integrarsi perfettamente nel contesto in cui si inserisce.

La progettazione dell’Area e della struttura esterna è affidata allo studio Archest, la progettazione interna a Michael Oleksak e Ginette Castro di Cosestudi.

L’investimento complessivo per il progetto è di 44 milioni di euro.

L’apertura della struttura è prevista nel 2024.

Maggiori dettagli e approfondimenti attraverso gli interventi dei protagonisti.

Vittorio Petrucco, presidente Icop Spa

Arrivare  al progetto del Parco del Mare non è stato un percorso facile, sono serviti più di 2 anni per elaborare questa proposta in Partenariato Pubblico Privato.

I promotori dell’iniziativa sono:

  • un’impresa di costruzione, la ICOP;
  • un finanziatore, Iccrea BancaImpresa;
  • un gestore di parchi a tema, Costa Edutainment. 

Come promotori ci siamo candidati alla progettazione, alla costruzione, al finanziamento, alla manutenzione e alla gestione per 30 anni dell’acquario. 

Non si tratta solo di realizzare una bella opera e di recuperare un’area di pregio della città, area oggi degradata, ma anche garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa. 

In base alle valutazioni fatte l’affluenza potenziale che afferisce a un’infrastruttura di questo tipo è stata calcolata in un milione di visitatori all’anno; la nostra proposta è stata dimensionata su 600.000 presenze.  

Noi promotori investiremo 24 milioni, la parte pubblica 20 milioni. Sono cifre importanti.

Anche se non sembra il momento più adatto per questo tipo di investimenti, bisogna fare uno sforzo e guardare al futuro con ottimismo pensando a come creare nuove opportunità di lavoro. Crediamo che sia una grande occasione di sviluppo per la città. 

Un acquario è un’azienda complessa che occuperà direttamente più di cento persone, impiegate certamente in attività turistiche, ma anche didattiche, di ricerca ed in ambulatori per la cura delle specie marine.

Va considerato inoltre il numero delle persone impiegate per la costruzione, la manutenzione e quelle dell’indotto.   

Il nostro obiettivo è aprire la struttura al pubblico nel 2024; sembra un tempo molto lontano ma oltre alla realizzazione, sono tante le cose da fare.

Basti pensare, ad esempio, all’impatto che 600.000 visitatori all’anno comportano sulla mobilità e sui servizi di accoglienza che devono pertanto essere adeguati. 

Oggi è l’inizio di un percorso. L’auspicio è ripetere quanto accaduto con la piattaforma logistica per il quartiere di Servola, vorrei che l’acquario per questa zona fosse il primo pezzo di un puzzle più ampio: un progetto per la riqualificazione urbana, per il lavoro, per la città stessa. 

Annamaria Coccolo, architetto, studio “Archest”

Il progetto del Parco del Mare di Trieste, travalicando i confini del lotto di pertinenza a favore di una visione di più ampio respiro, ha mirato alla realizzazione di un acquario fortemente legato al contesto fino a diventare esso stesso uno spazio fruibile, ancorato al sistema pubblico di accesso al molo. 

L’idea è stata quella di prolungare la passeggiata delle “Rive”, valorizzando l’ingresso al Bagno Marino, fino ad arrivare tramite una piazza lineare al nuovo spazio pubblico fronteggiante il mare, fulcro del sistema che è fortemente relazionato alla “Lanterna”. A questa centralità si collega l’edificio dell’acquario sia con la galleria d’ingresso che con una scalinata che man mano salendo sull’edificio si plasma in uno spazio pubblico affacciato sull’acqua come i “moli” che contraddistinguono la città di Trieste.  

Questa volontà di integrazione tra il nuovo edificio e il sistema degli spazi pubblici, fortemente ricercato nel progetto, è frutto della consapevolezza che solo un’architettura rispettosa, fatta di forme lineari e materiali omogenei può dare risalto a ciò che è storico come la “Lanterna” ma soprattutto al pregevole affaccio sul mare. 

Chiaramente un edificio che ospita un acquario deve rispondere a precise esigenze dimensionali proprio per contenere le vasche e tutto ciò che è tecnologia e cura degli animali; in questo delicato contesto si è cercato, senza compromettere l’attrattività della struttura, di minimizzare gli spazi e le altezze per ridurre l’impatto dell’edificio sul contesto, soprattutto sul lato verso il mare. 

L’edificio di progetto è formato da due trapezi collegati dalle passerelle che si trovano nella galleria a doppia altezza. Il corpo più piccolo a due livelli ospita le strutture di ingresso, il ristoro e il gift shop, nell’altro a tre livelli si trova il museo vero e proprio: due livelli per i visitatori e uno, quello superiore destinato ad accogliere la tecnologia, i laboratori e la cura e nutrizione degli animali. 

L’attrazione principale è rappresentata dalla vasca centrale di forma ovale, di lunghezza pari a circa 28 metri e larghezza nel punto maggiore di 18 metri.  Attorno a questa vasca e ad altre più̀ piccole sono organizzati i percorsi per i visitatori che ogni tanto, in punti strategici, potranno anche godere della bellissima vista esterna sulla “lanterna”, sul mare e sulla città di Trieste. 

Per quanto riguarda l’accessibilità al museo, oltre ad un nuovo parcheggio posto nelle vicinanze dell’acquario, i rimanenti stalli, funzionali all’attività saranno reperiti, tramite convenzione con i gestori, lungo la Riva Ottaviano Augusto e aree limitrofe. I bus turistici potranno far scendere i visitatori all’inizio di Riva Traiana dove ci sono appositi spazi di manovra, inoltre, con il Porto Vecchio e i vari insediamenti museali, ricettivi, ludici che verranno realizzati, il Parco potrà utilizzare collegamenti via mare diretti e sostenibili proprio grazie ai flussi di visitatori, in linea con la mobilità integrata via terra e via mare, capace di ridurre il traffico lungo le arterie cittadine.

Ginette Castro e Michael Oleksak, architetti, studio “cosestudi”

A nostro avviso, lo sviluppo di un nuovo acquario di livello internazionale nella zona di Porto Lido rappresenta un’importante opportunità per arricchire ulteriormente l’unicità urbana e gli

aspetti culturali, sociali e storici di Trieste.

Subito dopo aver visitato Trieste e la zona di Porto Lido, siamo rimasti incuriositi dalla vostra città unica e dall’incredibile potenziale che questo luogo speciale rappresenta per i triestini e la regione Friuli Venezia Giulia.

Insieme ai nostri partner di progettazione, Archest, abbiamo cercato di sviluppare il concetto di un acquario che fosse sensibile al significativo patrimonio del sito, soprattutto della Lanterna, fornendo anche un maggiore accesso pubblico al mare e alle spettacolari viste della città dal mare. Abbiamo creduto che la costruzione dell’acquario dovesse essere sviluppata in modo che esprimesse un delicato equilibrio tra l’essere molto rispettosi dell’importante contesto storico del sito e guardare al futuro con fiducia.

L’organizzazione interna dell’acquario ha lo scopo di immergere i visitatori nelle meraviglie della vita nel mondo sottomarino per coinvolgerli prima emotivamente e poi intellettualmente nella comprensione e apprezzamento dell’importanza dell’educazione e della conservazione del mare,

Il percorso di visita non sarà percepito come un assemblaggio di vasche indipendenti ma più come l’esperienza di meraviglioso mondo di vita acquatica interconnesso e multistrato. Oltre alle vasche, il visitatore potrà osservare mostre multimediali che, utilizzando la tecnologia digitale, possono comunicare la scienza del mare e l’importanza della conservazione in modo semplice e intuitivo. 

L’acquario sarà essenzialmente un “laboratorio vivente” che esprime l’impegno di Trieste per la scienza e la conservazione del mare.

Trieste è una città molto speciale con un ricco patrimonio di collegamenti con i mari e gli oceani.

Considereremo un privilegio lavorare con Costa Edutainment, Icop, Archest e, per estensione, la comunità triestina, per contribuire a creare un nuovo acquario di livello mondiale in un luogo così speciale.

Giuseppe Costa, Cavaliere del Lavoro, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment Spa 

Costa Edutainment ha sviluppato negli anni un know-how unico nel panorama italiano nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, con particolare riferimento a grandi Acquari come quello di Genova. 

Uno dei principi guida dell’azienda è da sempre operare in rete e sinergia con enti, istituzioni e realtà scientifiche, culturali e turistiche del territorio per ampliare la forte attrattività che una struttura come un grande acquario ha e, in un’ottica più ampia di responsabilità sociale di impresa, far sì che l’intero territorio venga valorizzato e benefici di un indotto condiviso, a partire dalla creazione di occupazione.

Costa Edutainment ritiene che Trieste sia una città, un territorio con una buona attrattività non solo presso un pubblico italiano ma anche nei confronti di visitatori e turisti stranieri sia per la vicinanza e la raggiungibilità sia per la ricchezza dell’offerta. Il progetto dell’Acquario, che prevede di arrivare ad accogliere 600.000 visitatori all’anno, ha l’obiettivo di fare da catalizzatore per questi nuovi flussi turistici che sul territorio troveranno un’offerta molto più ampia. Parte del lavoro di preparazione da parte della città e delle imprese coinvolte nel progetto è l’organizzazione logistica e di accoglienza dei turisti in arrivo attraverso un piano di viabilità che prevede la disponibilità di parcheggi in parte di fronte all’Acquario (basti pensare che a Genova con una media annuale di 1,1 milioni di visitatori il parcheggio di pertinenza è di 160 posti) e in parte diffusi in città sufficienti a garantire una corretta gestione degli arrivi. Aspetto che, sulla scia dell’esperienza di Genova che ha notoriamente una viabilità più complessa e articolata, si presenta di facile realizzazione a Trieste.    

Una struttura come l’Acquario non può prescindere dalla missione di tutela del capitale naturale, attraverso progetti di ricerca, conservazione e sostenibilità, ma anche dalla missione educativa nei confronti dei propri visitatori, dalle scuole alle famiglie. L’esperienza di visita edutainment coinvolgente, divertente e capace di parlare a ogni tipo di target, è lo strumento principale per perseguire questa missione e stimolare il pubblico a cambiare i propri comportamenti per contribuire attivamente alla conservazione del patrimonio naturale.

Carlo Napoleoni, direttore generale di Iccrea BancaImpresa

Il Parco del Mare di Trieste è un progetto altamente innovativo e vuole restituire alla comunità cittadina una vasta area interamente riqualificata e pronta ad un ulteriore sviluppo. Il Gruppo Iccrea, che da sempre accompagna e promuove le idee e i progetti che possono anche dare un ritorno alle comunità territoriali, vede nel Parco del Mare proprio importanti opportunità di innovazione e sviluppo. Grazie alla realizzazione dell’acquario, si potrà riqualificare un’intera area cittadina e contemporaneamente rispondere al bisogno impellente di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e di conservazione degli ambienti marini. 

L’acquario sarà quindi un catalizzatore di flussi turistici, di iniziative a carattere educativo e sociale e di incentivazione per iniziative imprenditoriali nel settore del turismo, del commercio e della ristorazione. Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Gruppo Iccrea, ha presentato questo progetto in qualità di soggetto promotore, contribuendo – da subito – come finanziatore all’attivazione di un partenariato pubblico-privato con la formula contrattuale del leasing pubblico. In questo senso va anche la nostra collaborazione con Icop e Costa Edutaiment, affinché la realizzazione dell’acquario possa diventare una realtà>.

Immagini di Archest e cosestudi.

Presentato il progetto del Parco del Mare di Trieste

20 Novembre 2020 | Di |

            <Dopo 15 anni siamo qui a far parlare i fatti, ovvero gli investitori che hanno presentato un progetto e una proposta concreta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione del Parco del Mare di Trieste>. Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia promotrice da tempo della creazione a Trieste di un grande attrattore collegato al mare, ha iniziato così la presentazione di questa mattina nella sala Maggiore della sede dell’Ente camerale.

            <È una giornata storica – prosegue Paoletti – che vede una condivisione unica di intenti tra il privato e il pubblico, in un momento storico in cui si intende dare speranza e tracciare il futuro socio-economico di questi territori>. 

            In questa visione di costruzione del futuro dopo le grandi difficoltà generate dalla pandemia, c’è stata una condivisione in intenti totale. Il progetto del Parco del Mare trova infatti concordi tutti gli attori, dai promotori Icop Spa, Costa Edutainment Spa e Iccrea BancaImpresa, alle istituzioni coinvolte per la realizzazione dell’opera ovvero la Camera di Commercio, il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Aspmao), la Soprintendenza per i Beni artistici e architettonici del Friuli Venezia Giulia con la soprintendente, Simonetta Bonomi

            E così si sono espressi i rispettivi vertici. Il sindaco Roberto Dipiazza vede in questo progetto la necessaria creazione di un grande attrattore per una città che è anche turistica e che proprio in questi momenti ha bisogno di nuovi investimenti per poter osare. Il presidente dell’Aspmao, Zeno D’agostino, che ha riconfermato la disponibilità a collaborare sia da parte dell’Autorità stessa che della partecipata Trieste terminal passeggeri per far fare assieme alla città un salto di qualità e la Regione Friuli Venezia Giulia che ha assicurato il sostegno finanziario sia attraverso un videomessaggio del presidente Massimiliano Fedriga, sia con le parole dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che hanno entrambe confermato il sostegno all’iniziativa e gli impegni presi dall’amministrazione.

            <Per rendere possibile la presentazione della proposta dell’associazione temporanea di imprese promotrice della realizzazione dell’opera- prosegue Paoletti -, la Camera di Commercio della Venezia Giulia ha acquisito a inizio ottobre da Invitalia  – Agenzia per lo sviluppo di proprietà del ministero dell’Economia, la società Trieste Navigando, titolare del progetto di Porto Lido e della concessione demaniale dell’aerea su cui verrà costruito l’acquario in un contesto di riqualificazione urbana di un’aerea degradata che sarà finalmente aperta alla pubblica fruizione>. 

            Esiste quindi un sito, una titolarità dell’area, un progetto e una proposta di partenariato pubblico – privato. 

Il progetto in sintesi

Il progetto del Parco del Mare di Trieste interessa un’area della città, l’ex Porto Lido, ad oggi in disuso e degrado e prevede un intervento più ampio di recupero e valorizzazione dell’area che comprende anche la Lanterna.

L’Acquario che sarà costruito all’interno di questa area e che costituirà il principale attrattore, avrà una superficie complessiva di 10.000 metri quadrati, ospiterà 28 vasche espositive di cui la principale, la vasca oceanica, conterrà 3,2 milioni di litri. Il percorso di visita si svilupperà su tre piani, due espositivi e uno tecnico con la parte di impianti, tecnologia e spazi curatoriali necessari alla gestione delle vasche e degli animali ospiti.

Si stima che arriverà ad attrarre 600.000 visitatori all’anno e impiegherà, a regime, 120 lavoratori tra dipendenti diretti e indiretti.

La struttura presenterà anche una terrazza sovrastante che costituirà un punto di vista inedito sul panorama della città e della Lanterna adiacente.

L’intera area intende diventare uno spazio pubblico ad uso della città e che le restituisca un ulteriore affaccio al mare.

La struttura dell’Acquario è stata progettata nell’ottica di avere il minor impatto visivo possibile e di integrarsi perfettamente nel contesto in cui si inserisce.

La progettazione dell’Area e della struttura esterna è affidata allo studio Archest, la progettazione interna a Michael Oleksak e Ginette Castro di Cosestudi.

L’investimento complessivo per il progetto è di 44 milioni di euro.

L’apertura della struttura è prevista nel 2024.

Maggiori dettagli e approfondimenti attraverso gli interventi dei protagonisti.

Vittorio Petruccopresidente Icop Spa

Arrivare  al progetto del Parco del Mare non è stato un percorso facile, sono serviti più di 2 anni per elaborare questa proposta in Partenariato Pubblico Privato.

I promotori dell’iniziativa sono:

  • un’impresa di costruzione, la ICOP;
  • un finanziatore, Iccrea BancaImpresa;
  • un gestore di parchi a tema, Costa Edutainment. 

Come promotori ci siamo candidati alla progettazione, alla costruzione, al finanziamento, alla manutenzione e alla gestione per 30 anni dell’acquario. 

Non si tratta solo di realizzare una bella opera e di recuperare un’area di pregio della città, area oggi degradata, ma anche garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa. 

In base alle valutazioni fatte l’affluenza potenziale che afferisce a un’infrastruttura di questo tipo è stata calcolata in un milione di visitatori all’anno; la nostra proposta è stata dimensionata su 600.000 presenze.  

Noi promotori investiremo 24 milioni, la parte pubblica 20 milioni. Sono cifre importanti.

Anche se non sembra il momento più adatto per questo tipo di investimenti, bisogna fare uno sforzo e guardare al futuro con ottimismo pensando a come creare nuove opportunità di lavoro. Crediamo che sia una grande occasione di sviluppo per la città. 

Un acquario è un’azienda complessa che occuperà direttamente più di cento persone, impiegate certamente in attività turistiche, ma anche didattiche, di ricerca ed in ambulatori per la cura delle specie marine.

Va considerato inoltre il numero delle persone impiegate per la costruzione, la manutenzione e quelle dell’indotto.   

Il nostro obiettivo è aprire la struttura al pubblico nel 2024; sembra un tempo molto lontano ma oltre alla realizzazione, sono tante le cose da fare.

Basti pensare, ad esempio, all’impatto che 600.000 visitatori all’anno comportano sulla mobilità e sui servizi di accoglienza che devono pertanto essere adeguati. 

Oggi è l’inizio di un percorso. L’auspicio è ripetere quanto accaduto con la piattaforma logistica per il quartiere di Servola, vorrei che l’acquario per questa zona fosse il primo pezzo di un puzzle più ampio: un progetto per la riqualificazione urbana, per il lavoro, per la città stessa. 

Annamaria Coccolo, architetto, studio “Archest”

Il progetto del Parco del Mare di Trieste, travalicando i confini del lotto di pertinenza a favore di una visione di più ampio respiro, ha mirato alla realizzazione di un acquario fortemente legato al contesto fino a diventare esso stesso uno spazio fruibile, ancorato al sistema pubblico di accesso al molo. 

L’idea è stata quella di prolungare la passeggiata delle “Rive”, valorizzando l’ingresso al Bagno Marino, fino ad arrivare tramite una piazza lineare al nuovo spazio pubblico fronteggiante il mare, fulcro del sistema che è fortemente relazionato alla “Lanterna”. A questa centralità si collega l’edificio dell’acquario sia con la galleria d’ingresso che con una scalinata che man mano salendo sull’edificio si plasma in uno spazio pubblico affacciato sull’acqua come i “moli” che contraddistinguono la città di Trieste.  

Questa volontà di integrazione tra il nuovo edificio e il sistema degli spazi pubblici, fortemente ricercato nel progetto, è frutto della consapevolezza che solo un’architettura rispettosa, fatta di forme lineari e materiali omogenei può dare risalto a ciò che è storico come la “Lanterna” ma soprattutto al pregevole affaccio sul mare. 

Chiaramente un edificio che ospita un acquario deve rispondere a precise esigenze dimensionali proprio per contenere le vasche e tutto ciò che è tecnologia e cura degli animali; in questo delicato contesto si è cercato, senza compromettere l’attrattività della struttura, di minimizzare gli spazi e le altezze per ridurre l’impatto dell’edificio sul contesto, soprattutto sul lato verso il mare. 

L’edificio di progetto è formato da due trapezi collegati dalle passerelle che si trovano nella galleria a doppia altezza. Il corpo più piccolo a due livelli ospita le strutture di ingresso, il ristoro e il gift shop, nell’altro a tre livelli si trova il museo vero e proprio: due livelli per i visitatori e uno, quello superiore destinato ad accogliere la tecnologia, i laboratori e la cura e nutrizione degli animali. 

L’attrazione principale è rappresentata dalla vasca centrale di forma ovale, di lunghezza pari a circa 28 metri e larghezza nel punto maggiore di 18 metri.  Attorno a questa vasca e ad altre più̀ piccole sono organizzati i percorsi per i visitatori che ogni tanto, in punti strategici, potranno anche godere della bellissima vista esterna sulla “lanterna”, sul mare e sulla città di Trieste. 

Per quanto riguarda l’accessibilità al museo, oltre ad un nuovo parcheggio posto nelle vicinanze dell’acquario, i rimanenti stalli, funzionali all’attività saranno reperiti, tramite convenzione con i gestori, lungo la Riva Ottaviano Augusto e aree limitrofe. I bus turistici potranno far scendere i visitatori all’inizio di Riva Traiana dove ci sono appositi spazi di manovra, inoltre, con il Porto Vecchio e i vari insediamenti museali, ricettivi, ludici che verranno realizzati, il Parco potrà utilizzare collegamenti via mare diretti e sostenibili proprio grazie ai flussi di visitatori, in linea con la mobilità integrata via terra e via mare, capace di ridurre il traffico lungo le arterie cittadine.

Ginette Castro e Michael Oleksak, architetti, studio “cosestudi”

A nostro avviso, lo sviluppo di un nuovo acquario di livello internazionale nella zona di Porto Lido rappresenta un’importante opportunità per arricchire ulteriormente l’unicità urbana e gli

aspetti culturali, sociali e storici di Trieste.

Subito dopo aver visitato Trieste e la zona di Porto Lido, siamo rimasti incuriositi dalla vostra città unica e dall’incredibile potenziale che questo luogo speciale rappresenta per i triestini e la regione Friuli Venezia Giulia.

Insieme ai nostri partner di progettazione, Archest, abbiamo cercato di sviluppare il concetto

di un acquario che fosse sensibile al significativo patrimonio del sito, soprattutto della Lanterna, fornendo anche un maggiore accesso pubblico al mare e alle spettacolari viste della città dal mare. Abbiamo creduto che la costruzione dell’acquario dovesse essere sviluppata in modo che esprimesse un delicato equilibrio tra l’essere molto rispettosi dell’importante contesto storico del sito e guardare al futuro con fiducia.

L’organizzazione interna dell’acquario ha lo scopo di immergere i visitatori nelle meraviglie della vita nel mondo sottomarino per coinvolgerli prima emotivamente e poi intellettualmente nella comprensione e apprezzamento dell’importanza dell’educazione e della conservazione del mare,

Il percorso di visita non sarà percepito come un assemblaggio di vasche indipendenti ma più come l’esperienza di meraviglioso mondo di vita acquatica interconnesso e multistrato. Oltre alle vasche, il visitatore potrà osservare mostre multimediali che, utilizzando la tecnologia digitale, possono comunicare la scienza del mare e l’importanza della conservazione in modo semplice e intuitivo. 

L’acquario sarà essenzialmente un “laboratorio vivente” che esprime l’impegno di Trieste per la scienza e la conservazione del mare.

Trieste è una città molto speciale con un ricco patrimonio di collegamenti con i mari e gli oceani.

Considereremo un privilegio lavorare con Costa Edutainment, Icop, Archest e, per estensione, la comunità triestina, per contribuire a creare un nuovo acquario di livello mondiale in un luogo così speciale.

Giuseppe Costa, Cavaliere del Lavoro, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment Spa 

Costa Edutainment ha sviluppato negli anni un know-how unico nel panorama italiano nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, con particolare riferimento a grandi Acquari come quello di Genova. 

Uno dei principi guida dell’azienda è da sempre operare in rete e sinergia con enti, istituzioni e realtà scientifiche, culturali e turistiche del territorio per ampliare la forte attrattività che una struttura come un grande acquario ha e, in un’ottica più ampia di responsabilità sociale di impresa, far sì che l’intero territorio venga valorizzato e benefici di un indotto condiviso, a partire dalla creazione di occupazione.

Costa Edutainment ritiene che Trieste sia una città, un territorio con una buona attrattività non solo presso un pubblico italiano ma anche nei confronti di visitatori e turisti stranieri sia per la vicinanza e la raggiungibilità sia per la ricchezza dell’offerta. Il progetto dell’Acquario, che prevede di arrivare ad accogliere 600.000 visitatori all’anno, ha l’obiettivo di fare da catalizzatore per questi nuovi flussi turistici che sul territorio troveranno un’offerta molto più ampia. Parte del lavoro di preparazione da parte della città e delle imprese coinvolte nel progetto è l’organizzazione logistica e di accoglienza dei turisti in arrivo attraverso un piano di viabilità che prevede la disponibilità di parcheggi in parte di fronte all’Acquario (basti pensare che a Genova con una media annuale di 1,1 milioni di visitatori il parcheggio di pertinenza è di 160 posti) e in parte diffusi in città sufficienti a garantire una corretta gestione degli arrivi. Aspetto che, sulla scia dell’esperienza di Genova che ha notoriamente una viabilità più complessa e articolata, si presenta di facile realizzazione a Trieste.    

Una struttura come l’Acquario non può prescindere dalla missione di tutela del capitale naturale, attraverso progetti di ricerca, conservazione e sostenibilità, ma anche dalla missione educativa nei confronti dei propri visitatori, dalle scuole alle famiglie. L’esperienza di visita edutainment coinvolgente, divertente e capace di parlare a ogni tipo di target, è lo strumento principale per perseguire questa missione e stimolare il pubblico a cambiare i propri comportamenti per contribuire attivamente alla conservazione del patrimonio naturale.

Carlo Napoleonidirettore generale di Iccrea BancaImpresa

Il Parco del Mare di Trieste è un progetto altamente innovativo e vuole restituire alla comunità cittadina una vasta area interamente riqualificata e pronta ad un ulteriore sviluppo. Il Gruppo Iccrea, che da sempre accompagna e promuove le idee e i progetti che possono anche dare un ritorno alle comunità territoriali, vede nel Parco del Mare proprio importanti opportunità di innovazione e sviluppo. Grazie alla realizzazione dell’acquario, si potrà riqualificare un’intera area cittadina e contemporaneamente rispondere al bisogno impellente di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e di conservazione degli ambienti marini. 

L’acquario sarà quindi un catalizzatore di flussi turistici, di iniziative a carattere educativo e sociale e di incentivazione per iniziative imprenditoriali nel settore del turismo, del commercio e della ristorazione. Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Gruppo Iccrea, ha presentato questo progetto in qualità di soggetto promotore, contribuendo – da subito – come finanziatore all’attivazione di un partenariato pubblico-privato con la formula contrattuale del leasing pubblico. In questo senso va anche la nostra collaborazione con Icop e Costa Edutaiment, affinché la realizzazione dell’acquario possa diventare una realtà>.

Presentazione Parco del mare di Trieste

17 Novembre 2020 | Di |

Venerdì 20 novembre, con inizio alle ore 11.00, i proponenti del progetto del Parco del mare di Trieste, Icop Spa, Costa Edutainment Spa e Iccrea BancaImpresa presentano i contenuti e gli obiettivi dell’iniziativa.

PROGRAMMA

Introduzione:

Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia

Presentazione del progetto del Parco del mare di Trieste e della sua sostenibilità economico-finanziaria:

Vittorio Petrucco, presidente Icop Spa, “La sostenibilità economica”

Annamaria Coccolo, architetto, “Il progetto e il suo inserimento nel contesto urbanistico cittadino”

Michael Oleksak, esperto di progettazione e costruzione di acquari, “L’Acquario di Trieste”

Giuseppe Costa, presidente di Costa Edutainment Spa, “Il grande attrattore turistico e l’educazione ambientale”

Carlo Napoleoni, direttore generale di Iccrea BancaImpresa, “L’operazione quale volano per l’area e il ruolo del soggetto finanziatore a supporto del territorio”

Interventi istituzionali:

Simonetta Bonomi, Soprintendente per i Beni artistici e architettonici del Friuli Venezia Giulia

Zeno D’Agostino, presidente Dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale

Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste

Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia

Moderatore:

Marco Stabile, giornalista

La diretta della conferenza sarà visibile al pubblico su questa pagina e sui seguenti canali social:

Da lunedì 9 novembre Sportelli carburanti solo su appuntamento e online

6 Novembre 2020 | Di |

La Camera di Commercio Venezia  Giulia rende noto che da lunedì 9 novembre 2020, a seguito delle prescrizioni inserite nel recente Decreto del presidente del consiglio dei ministri  del 6 novembre 2020 in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19 ed entrato oggi in vigore, gli Sportelli carburanti regionali delle sedi di Trieste, Gorizia e Monfalcone ritorneranno alla operatività solo su appuntamento, mantenendo pienamente funzionante il servizio online.

L’apertura su appuntamento coprirà tutto l’arco della settimana lavorativa, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12, telefonando ai seguenti numeri:

Trieste – 040 6701 255 – 218

Gorizia – 0481 384 253 / 294

Monfalcone – 0481 414  629

              L’Ente camerale ricorda che i residenti nella circoscrizione territoriale della ex provincia di Trieste e Gorizia possono presentare anche nella modalità online le richieste di identificativi (tessere a microchip) per l’acquisto di carburanti regionali, ai sensi della Legge Regionale n.14/2010, nei seguenti casi:

1.               nuovo rilascio per persona che non ha mai richiesto prima la tessera regionale;

2.              rilascio di tessera aggiuntiva a seguito di acquisto di un nuovo veicolo intestato/cointestato a persona che è già in possesso di tessere regionali per mezzi circolanti di cui mantiene la titolarità/contitolarità;

3.               sostituzione di tessere a seguito di smarrimento o furto.

Tutte le informazione su sito web camerale al seguente link:

bit.ly/2TqXCEv—