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#SISPRINT IN TOUR: analisi e dati per progettare gli interventi del futuro

15 Luglio 2019 | Di |

Presentato il 2° report regionale su economia, imprese e territori Medeot: «Nel Fvg senza le Province il Progetto ha un valore ancor più pregnante»

Presentato in Camera di Commercio Venezia Giulia il Report economico di SISPRINT, il «Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali». «In Friuli Venezia Giulia il Progetto SISPRINT – ha inteso sottolineare il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medot – acquisisce un valore assolutamente più pregnante rispetto ad altre regioni italiane per il particolare assetto istituzionale imposto al territorio dall’ultima riforma delle autonomie locali, che ha abolito l’istituzione Provincia e ha istituito le Unioni Territoriali Intercomunali. Ricerca e Innovazione, Turismo e Cultura, Internazionalizzazione, Crisi e coesione sociale: sono questi in sintesi i punti di forza che emergono dalla seconda edizione del Report regionale». Cosa è emerso nel Friuli Venezia Giulia? «Il Report – ha spiegato Marco Pini, economista dell’Ufficio Studi di SI. Camera – cerca di mettere in evidenza le tendenze socio-economiche di una regione da cui emergono luci ed ombre: se per ombre si intendono la riduzione di imprese giovanili, artigiane e agricole, le luci riguardano la dimensione internazionale e il contributo alla crescita economica dovuto alla domanda estera, anche se nel contempo c’è stato un freno dovuto al calo degli investimenti che hanno rallentato la crescita economica. Altri aspetti positivi sono la elevata capacità di innovazione del Friuli Venezia Giulia rispetto alle altre regioni italiane, ma in un confronto europeo in generale, sia per la capacità innovativa che per altri indicatori, si pone a metà classifica. Un soluzione da noi indicata è la necessità di una maggiore capacità di collaborazione tra le imprese, di relazionalità, per innovare e migliorare la propria competitività. Infine, va rilevato che nell’ambito del sistema produttivo regionale a livello culturale è presente un 5% di imprese creative-culturali».