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Venezia Giulia Economica - Pagina 3 di 64 - CCIAA della Venezia Giulia

COMPOSIZIONE NEGOZIATA PER LA SOLUZIONE DELLA CRISI D’IMPRESA

1 Dicembre 2023 | Di |

ISTITUTO NUOVO E POCO USATO, MA CHE PUÒ ESSERE UN’OPPORTUNITÀ

Uno strumento per evitare, laddove le condizioni lo consentano, che la situazione di squilibrio economico aziendale sfoci in una situazione irreversibile di crisi o di insolvenza: è nata con queste finalità la Composizione negoziata per la soluzione delle crisi d’impresa.

Se ne è parlato questa mattina nel seminario che ha coinvolto l’ente camerale, avvocati, commercialisti, imprese e professionisti e che si è svolto nella sala Maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia.

“A due anni dall’introduzione di questo strumento – ha detto il presidente, Antonio Paoletti –  ormai possiamo affermare con certezza che lo stesso esplica tutta la sua efficacia e potenzialità se la procedura di composizione negoziata della crisi viene avviata, da parte dell’impresa, in uno stadio della crisi non ancora troppo avanzato, consentendo alla stessa – con l’ausilio dell’esperto – di intraprendere un percorso di rilancio, virtuoso e continuare ad operare nel mercato. È necessario, però, promuovere l’utilizzo di questo istituto che al momento non è ancora ben conosciuto dagli imprenditori”.

“È una procedura che tiene conto delle esigenze degli operatori e che può portare a risoluzioni rapide”, ha rimarcato in apertura del convegno il giudice Giovanni Sansone che ha coordinato l’incontro.

Al seminario particolarmente partecipato e ricco di contenuti, hanno preso parte Laura Ilaria Neri, vice presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Trieste, e il presidente di quello di Trieste, Alfredo Pascolin, nonché il presidente dell’Ordine degli avvocati di Trieste, Alessandro Cuccagna.

La composizione negoziata, affidata da due anni alle Camere di commercio, sta iniziando a dare i suoi frutti. Lo strumento introdotto dal legislatore solo due anni fa, ha già contribuito a salvare oltre 100 aziende dalla Crisi economico-finanziaria e contribuito a tutelare oltre 6.500 posti di lavoro, senza considerare il vantaggio indiretto alle centinaia di aziende della filiera. 

“Servono ancora – ha ribadito Sandro Pettinato, vice segretario generale di Unioncamere – due importanti passaggi per renderla ancora più appetibile:  potenziare le misure premiali, introducendo la possibilità di una transazione dei debiti col fisco e gli enti previdenziali (per le sole aziende con concrete possibilità di risanamento) e, per quanto riguarda il rapporto con il sistema creditizio, interpretare correttamente le norme di vigilanza bancaria europea che spesso rischiano di precludere la possibilità ad un accordo con le banche”.

Figura fondamentale del procedimento è l’esperto. “Il procedimento – di carattere prevalentemente stragiudiziale – è attivato mediante richiesta alla Camera di commercio – ha ricordato l’avv. Enrico Guglielmucci – nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa di nomina di un esperto, tra quelli iscritti nell’apposito albo (professionisti iscritti agli albi dei commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro di comprovata esperienza nel campo della ristrutturazione e altri soggetti che abbiano svolto funzioni di amministrazione in imprese interessate da operazioni di ristrutturazione). L’esperto ha il compito di agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori e gli altri soggetti eventualmente interessati, al fine di individuare una soluzione per il superamento delle condizioni di squilibrio”. Va ricordato, comunque, che durante la Composizione negoziata la gestione ordinaria e straordinaria permane in capo all’imprenditore.

Sull’importanza del “Piano di risanamento” è intervenuto il commercialista Matteo Montesano, che ha inteso evidenziare “che la costruzione del piano di risanamento è un processo che presuppone la presenza di requisiti minimi organizzativi e di una situazione patrimoniale ed economica aggiornata e che deve muovere dall’analisi delle cause della crisi al fine di delineare le strategie di intervento idonee al suo superamento. Il processo di redazione del piano dovrà permettere alla fine di determinare i flussi finanziari prospettici che possono essere posti a servizio del debito esistente e che necessita di essere risanato. In definitiva, il piano di risanamento – ha concluso –  funge da perno su cui poggiano le trattative tra l’imprenditore ed i vari soggetti interessati al risanamento ed in cui l’esperto indipendente svolge il ruolo di facilitatore”.

Di particolare interesse il contributo del presidente dell’Abi Friuli Venezia Giulia, Lorenzo Sirch all’incontro organizzato a due anni dall’avvio della composizione negoziata e a un anno e mezzo dall’entrata in vigore del Codice e che ha consentito ai diversi soggetti interessati di confrontarsi su una delle principali sfide che la normativa in questione affronta, ossia il risanamento dell’impresa.

“Il D.Lgs. 83/2022 ha inciso – ha illustrato Sirch –  significativamente sull’impianto iniziale del Codice della crisi d’impresa (Ccii), inserendo all’interno del Codice la disciplina della composizione negoziata in sostituzione delle procedure di allerta. La ratio della sostituzione delle procedure di allerta con la composizione negoziata risiede probabilmente nella volontà del legislatore di approntare un meccanismo, sempre di allerta, ma meno invasivo per il debitore e con conseguenze meno “pesanti” nell’ipotesi in cui non si arrivi ad un’ipotesi di ristrutturazione.

L’obiettivo è comunque quello di agevolare il risanamento delle imprese, di quelle imprese che, pur trovandosi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tali da rendere probabile la crisi o l’insolvenza, hanno le potenzialità necessarie per restare sul mercato.  L’obiettivo del risanamento e del mantenimento della continuità aziendale – conclude il presidente dell’Abi Fvg – si affianca all’ulteriore sfida di rendere le procedure più veloci ed efficienti contribuendo così ad una riduzione dei tempi della giustizia civile. In quest’ottica è evidente il forte legame tra gli obiettivi del Ccii e quelli della riforma del processo civile, legame esplicitato anche nel Pnrr, nell’ambito della più generale riforma della giustizia civile”.

Ma come si arriva alla conclusione della procedura? “Le negoziazioni, coadiuvate dall’esperto, con le parti interessate al risanamento dell’imprenditore posso avere come risultato un esito positivo oppure negativo della fase della composizione, conducendo, nel primo caso, a una soluzione negoziale della crisi e, nel secondo caso, al ricorso da parte dell’Imprenditore a uno strumento di regolazione della crisi o dell’insolvenza che non presuppone un preventivo raggiungimento di un accordo con i creditori”, ha invece precisato il commercialista Karim Fathi.

“Economia, etica e dialogo interreligioso per un territorio che ha ricercato ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide”

1 Dicembre 2023 | Di |

Si è parlato di economia, di convivenza e di pace ieri in Camera di commercio con la lectio magistralis di mons. Ettore Malnati dal titolo “Economia, etica e dialogo interreligioso per un territorio che ha ricercato ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide”.

“La Camera di commercio Venezia Giulia – ha ricordato il presidente Antonio Paoletti – ha inteso coinvolgere mons. Malnati perché profondo conoscitore della storia di queste terre, docente, pastore, persona coinvolta e attenta alla quotidianità sia essa locale o internazionale. Don Ettore ha fatto della sua vita un baluardo del dialogo tra le religioni e tra le persone e proprio la ricerca dei punti di contatto e intesa, anche se tra visioni e punti di vista differenti, ha caratterizzato il suo percorso all’insegna della difesa della verità”.

Presente all’incontro anche il vicesindaco Serena Tonel che ha portato il saluto del Comune di Trieste.

Con questo incontro l’Ente camerale ha inteso iniziare un appuntamento annuale per attribuire un riconoscimento al merito, al lavoro, alla abnegazione a favore della comunità in cui i nostri concittadini operano.

La Camera di commercio Venezia Giulia ha premiato mons. Ettore Malnati con la propria medaglia celebrativa in cui viene rappresentato il Genio. Un sentito grazie mons. Malnati “per la capacità e il loro lavoro svolto e che creato condizioni di dialogo e crescita  sociale nel territorio della Venezia Giulia”. 

Comitato Promotore del Cluster Tecnologico Aerospaziale Alpe Adria – CT3A

1 Dicembre 2023 | Di |

Molti confronti ad Aerospace & Defense Meetings Torino 2023

“Abbiamo incontrato decine di aziende tra cui Boeing e GE Avio oltre che Leonardo e Thales Alenia Space” afferma Umberto Malusà, coordinatore del Comitato Promotore, presente a Torino con la prof.ssa Anna Gregorio di Picosat e l’advisor AnilKumar Dave.

Si è chiuso l’Aerospace & Defense Meetings Torino 2023,  il più importante evento del settore in Italia, uno dei più partecipati in Europa che ha visto in questa edizione 625 aziende ed Enti presenti, 1600 partecipanti in rappresentanza di oltre trenta Paesi, più di 70 speakers che hanno parlato nei tre giorni di convegno.

Presente anche il Friuli Venezia Giulia,  con le sue aziende , Università e centri di ricerca in uno stand organizzato dal Comitato Promotore del Cluster Tecnologico Aerospaziale Alpe Adria- CT3A (di cui fanno parte, tra gli altri, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi di Udine, la Sissa, Elettra Sincrotrone, il Polo tecnologico di Pordenone, l’Area di Ricerca, il Cluster Comet…) che  ha partecipato sia come  espositore, che nell’attività convegnistica e nei B2B con gli altri distretti,  aziende multinazionali ed italiane.

“Abbiamo incontrato decine di imprese ed enti interessati ad approfondire conoscenza e rapporti con il nostro sistema” sottolinea Umberto Malusà, coordinatore del Comitato Promotore, presente a Torino con la prof.ssa Anna Gregorio di Picosat e l’advisor AnilKumar Dave, “ tra cui Boeing e GE Avio oltre che ovviamente Leonardo e Thales Alenia Space , ma ci siamo confrontati anche con i rappresentanti del sistema aerospaziale  austriaco riscontrando un crescente interesse  per il nostro territorio con il suo sistema scientifico, formativo e industriale, merito anche dell’attività  di questo Comitato”.

“Numerosi, inoltre, gli incontri con i presidenti dei cluster e dei distretti aerospaziali italiani nella cui rete entrerà anche il cluster Alpe Adria  dando visibilità  a tutte le nostre potenzialità”  conclude Malusà.

Il Friuli Venezia Giulia eccelle per il perseguimento dell’evoluzione tecnologica, la forza motrice alla base dello sviluppo economico e culturale della regione. In Fvg ci sono 16.4 start-up innovative ogni 100.000 abitanti. Più dei 2/3 delle start-up innovative della regione forniscono servizi, in particolare nei campi dello sviluppo software e IT consulting, nella ricerca scientifica, nello sviluppo e nell’informazione. Questa è un’ottima base per lo sviluppo di un ecosistema spaziale: le attività verticali e orizzontali del CT3A possono essere suddivise in 4 aree principali: Sistemi elettronici e sensori, Ricerca Sviluppo e Analisi nuovi materiali, AI e Machine Learning, Data Analytics. 

Delle potenzialità del sistema aerospaziale del Friuli Venezia Giulia si parlerà il prossimo 13 dicembre, dalle 14.30, nella sala Maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia, in un convegno organizzato dal Comitato Promotore del Cluster dal titolo “LO SPAZIO: SCIENZA E BUSINESS- Una sfida per l’Europa, il nostro Paese ed anche per Il Friuli-Venezia Giulia”, che avrà luogo dalle 14.30 presso la sala Maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia e che sarà visibile  anche in streaming sul canale Youtube Venezia Giulia Economica.

Barcolana55: il Farr 40 “MP30+10″ conferma la vittoria della Categoria 1

29 Novembre 2023 | Di |

Con i “colori” della Camera di commercio Venezia Giulia, della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia, di Assonautica Trieste, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e di De Gusto il Farr 40 “MP30+10” capitanato da Sergio Caramel e Matteo Velicogna ha confermato la vittoria della “Categoria 1”.

Hanno ritirato il trofeo durante le premiazioni della Barcolana, il consigliere camerale Gianluca Madriz e per la Cassa Rurale Friuli Venezia Giulia, Giulio Hruby.

Ad “Aerospace & Defense Meetings Torino 2023” il Comitato Promotore del Cluster Tecnologico Aerospaziale Alpe Adria CT3A

28 Novembre 2023 | Di |

Ha aperto i battenti oggi  Aerospace & Defense Meetings Torino 2023.

La manifestazione, che chiuderà il 30 novembre, è il più importante evento del settore in Italia, uno dei più partecipati in Europa e nella passata edizione del 2021 ha visto 1.300 partecipanti con 30 Paesi rappresentati per complessivi 7.500 one to one meetings.

Fra le centinaia di aziende ed enti presenti c’è anche il Friuli Venezia Giulia con le sue aziende e centri di ricerca in uno stand organizzato dal Comitato Promotore del Cluster Tecnologico Aerospaziale Alpe Adria CT3A (di cui fanno parte, tra gli altri, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi di Udine, la Sissa, Elettra Sincrotrone, il Polo tecnologico di Pordenone, l’Area di Ricerca) che  partecipa come sia come espositore, che all’attività convegnistica e ai B2B con gli altri distretti,  aziende multinazionali ed italiane.

Per il Comitato promotore sono presenti a Torino il coordinatore Umberto Malusà, la prof.ssa Anna Gregorio di Picosat e l’advisor Anil Kumar Dave. 

Il Friuli Venezia Giulia eccelle per il perseguimento dell’evoluzione tecnologica, la forza motrice alla base dello sviluppo economico e culturale della regione. In FVG ci sono 16.4 start-up innovative per ogni 100.000 abitanti. Più dei 2/3 delle start-up innovative della regione forniscono servizi, in particolare nei campi dello sviluppo software e IT consulting, nella ricerca scientifica, nello sviluppo e nell’informazione. Questa è un’ottima base per lo sviluppo di un ecosistema spaziale:le attività verticali e orizzontali del CT3A possono essere suddivise in 4 aree principali: Sistemi elettronici e sensori, Ricerca Sviluppo e Analisi nuovi materiali, AI e Machine Learning, Data Analytics.

NAUTAVERSO Digital Experience Center

22 Novembre 2023 | Di |

Il progetto di rigenerazione e sviluppo urbano che ha l’obiettivo di valorizzare il legame di Trieste con il mare, declinato dal punto di vista della cultura, della scienza e dell’innovazione

NAUTAVERSO Digital Experience Center: svelato nel Trieste Convention Center il progetto di rigenerazione e di sviluppo urbano promosso dalla Camera di commercio Venezia Giulia, che ha l’obiettivo di valorizzare il legame di Trieste con il mare, declinato dal punto di vista della cultura, della scienza e dell’innovazione.

NAUTAVERSO nasce per arricchire la città con un’infrastruttura socio-economica, comprensiva di un sito d’attrazione per il pubblico, un Digital Experience Center (DEC) con un acquario virtuale di grandi dimensioni, che garantirà la sostenibilità economica dell’intero progetto e che porterà alla riqualificazione di un’area che da tempo versa in una situazione di degrado. Una zona importante dal punto di vista storico per Trieste, attualmente chiusa, ma circondata da edifici rilevanti, fortemente collegati alle professioni e alle attività dedicate al mare.

Oltre 1.300 persone tra autorità, cittadini e centinaia di giovani delle scuole secondarie di secondo grado Liceo Slataper di Gorizia, da Trieste il Nautico Galvani, Liceo Nordio, Liceo Carducci-Dante, ITS Deledda-Fabiani e studenti dell’Università degli Studi di Trieste del dipartimento di Scienze della Vita e del corso di laurea in Intelligenza artificiale e data analytics, hanno preso parte all’evento di presentazione del progetto che si propone di diventare il grande attrattore di Trieste e del Friuli Venezia Giulia.

Ad aprire l’incontro, condotto dalla giornalista Donatella Bianchi, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza che ne portare il saluto della città ha detto: “Oggi consegno il sigillo trecentesco ad Antonio Paoletti perché ha creduto in questo progetto per vent’anni, è andato avanti e ce l’abbiamo fatta. Quella zona, diventa completamente nuova e rifatta, con tutti gli altri interventi previsti alla stazione ferroviaria, al varco portuale, alla piscina terapeutica, alla sede di Esatto, in questo caso già fatti”.

Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, è un progetto “che ha preso atto di tutta una serie di indicazioni che sono venute dal territorio, dalla comunità dai cittadini. Sono felice perché sono segnali concreti che si stanno facendo le cose, perché tanti parlano, tanti progettano, tanti illustrano, poi ci sono quelli che le cose le fanno, e questo sta diventando uno dei progetti di punta di questa azione che caratterizza questa città”.

Il polo edutainment è stato studiato per fornire un’offerta espositiva con contenuti scientifici e di ricerca applicata, contenuti cioé di intrattenimento educativo, necessari per stimolare le visite dei più giovani e per sviluppare attività connesse a temi didattici e divulgativi, che caratterizzano la quota scientifica insita nel progetto. Questo aspetto è tanto più comprensibile se si tiene in considerazione il ruolo che Trieste riveste a livello internazionale, con i tanti enti e centri di ricerca presenti sul territorio, per i quali Trieste è conosciuta in tutto il mondo.

Il progetto infine è pensato per diventare un volano per l’economia cittadina, per uno sviluppo economico e urbanistico sostenibile, e un punto d’attrazione per i turisti, in una città che negli ultimi anni ha visto un costante aumento dei flussi. 

Con l‘evento odierno parte idealmente la presentazione della manifestazione di interesse che verrà formalmente pubblicata nelle prossime settimane.

Il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli ha inviato un messaggio di saluto in cui ha sottolineato quanto si stia “per realizzare un sogno, un progetto futuristico di rigenerazione urbana in grado di valorizzare un elemento centrale della storia di Trieste, il mare e il porto. Questo sogno diventa oggi realtà grazie alla collaborazione determinante delle istituzioni del territorio a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia e del suo presidente Massimiliano Fedriga, e ovviamente grazie alla Camera di Commercio”.

Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha rilevato che si tratta di un “progetto di grande ambizione che nasce da una determinazione del presidente Paoletti, una determinazione che viene da lontano ed è una persona che fa con passione il suo lavoro, un presidente che risponde esattamente ai canoni che deve aver un presidente della Camera di commercio, che lavora per l’interesse del suo territorio. Questa iniziativa è molto importante, perché sposa la mission del sistema camerale, la transizione digitale, la transizione ecologica, la sostenibilità. Pertanto credo che NAUTAVERSO sarà un esempio per tutto il sistema italiano delle Camere di Commercio e un esempio esportabile all’esterno”.

Per il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga “ l’idea del parco del mare non è solo una riqualificazione urbana, ma una riqualificazione intellettuale che guarda al futuro, su questo dobbiamo essere orgogliosi, dobbiamo metterci l’impegno di una grande alleanza istituzionale”.

“Il progetto che oggi presentate assume una grande importanza, perché si inserisce in un contesto molto più generale che è quello della promozione della cultura del mare soprattutto fra noi italiani, che ancora non siamo profondamente convinti di appartiene a un Paese marittimo, a un Paese marinaro. C’è ancora una cultura terragna – ha affermato nel videomessaggio il ministro della protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci – che pare essere prevalente, e per superare la quale ogni iniziativa legata o accostata al mare può assumere un significato particolare. E il parco che si realizza nel porto di Trieste ha una valenza culturale, una valenza identitaria e una valenza socio economica”.

Da parte sua il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel messaggio di saluto inviato ha affermato che “si tratta di un ambizioso programma di rigenerazione urbana destinato a fare scuola in Italia e nel mondo, con un articolato piano di interventi per la realizzazione di un centro culturale di avanguardia che riuscirà a coniugare svago e innovazione tecnologica, cultura e ricerca scientifica, educazione ambientale e culturale del mare”.

Antonio Paoletti, da parte sua, ha ricordato che l’idea nasce “da un’esperienza avuta durante l’Expo di Dubai, quando ho visitato il padiglione dell’Arabia Saudita, assistendo a proposte incredibili fatte con la tecnologia digitale. Da lì è scattato qualcosa che già c’era: abbiamo quindi iniziato due anni fa con una serie di ulteriori ricerche e oggi presentiamo NAUTAVERSO, che diventa il nome ufficiale del progetto. È stato concepito, disegnato e prodotto per essere totalmente digitale, con migliaia di metri quadrati di tecnologie, sale immersive, il battiscafo Trieste, la possibilità di studiare, laboratori per i giovani, un prodotto che non c’è ancora in Italia e in Europa. Sarà un Digital Experience Center, questo è il sottotitolo, perché le esperienze digitali saranno davvero importanti. Sono previsti anche bar, ristoranti, il tetto con verde pubblico. Un parco sul mare fruibile da tutta la città, oltre che dai turisti. E vicino ci sarà anche un grande marina che fa parte del progetto e su questo partiremo molto velocemente già nei primi mesi del prossimo anno. Si tratterà di un grande progetto di rigenerazione urbana perché qualificheremo un’area, tenendo conto della totale sostenibilità energetica”.

Nel corso della presentazione molti sono stati i temi toccati, dalla sostenibilità ambientale, alla rigenerazione urbana, allo sviluppo del digitale e dell’intelligenza artificiale con relatori esperti del settore riconosciuti anche in ambito nazionale come Maria Cristina Pedicchio, presidente Marevivo Fvg, Andreas Kipar, architetto paesaggista, Federico Ferrazza, direttore Wired Italia, Annamaria Coccolo, architetto, Maurizio Tretiach, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste, Nicola Bressi, naturalista, zoologo e divulgatore scientifico, Luca Bortolussi, docente di Informatica, Università degli Studi di Trieste, Emilio Valdameri, ingegnere esperto nei settori del Turismo e del Real Estate, Roberto Maffioli, ingegnere esperto di tecniche di rappresentazione digitale e computer grafica 3De Roberto Danovaro, presidente del Consiglio scientifico WWF Italia.

Andreas Kipar ha detto che “abbiamo l’occasione di vedere una città rinascere nel rapporto con il mare, è un “re-start”, vedo a Trieste una grande capacità di rinnovare il vecchio con il nuovo che verrà. Credo che questo sia molto importante perché siamo in una regione fertile, che a me sta a cuore. Questo lungomare, da Miramare a Muggia, vede tanti progetti che fanno un insieme, non si negano, si potenziano. E questo mi fa piacere perché ripartiamo dal Porto Vecchio ma ripartiamo anche dal Parco del mare.”

Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia, non ha avuto dubbi nell’indicare “che il fatto che NAUTAVERSO sia una piattaforma aperta è importante. Un luogo che può essere multiforme e prendere un significato a seconda del contenitore e dei contenuti che ci metteremo dentro è fondamentale per pensare a un progetto a lunga scadenza e che possa sopravvivere alle inevitabili innovazioni e ai cambiamenti che ci saranno”.

Maria Cristina Pedicchio, presidente Marevivo Fvg, ha ricordato che l’associazione “ è fortemente operativa a Trieste e in Fvg, legata a filo doppio alla comunità scientifica. Assieme stiamo lavorando per portare avanti questi indirizzi che sono emersi qui, seguendo anche le direttive europee. La presidente von der Leyen sta spingendo sulle missioni: la missione vuol dire il coinvolgimento di tutti, come in questa sala, per un obiettivo unico. Possiamo lanciare insieme la missione Parco del Mare 5.0”.

Roberto Danovaro, presidente Consiglio Scientifico WWF Italia, in collegamento, ha ricordato che abbiamo sempre sognato di scoprire il mare e “adesso abbiamo anche scoperto che queste immaginazioni straordinarie sono possibili. Il mare è ricco, è un tesoro di cose meravigliose, uno dei lavori delle nostre generazioni future sarà l’economica blu sostenibile, piena di tecnologie. E dal mare dipende molto della nostra salute, e della nostra economia. Spero che questo mare – ha proseguito – possa regalare una cultura diversa, per un futuro più sostenibile. La ricerca porta all’innovazione e questa innovazione, grazie alla ricerca e alle imprese, può portare a un benessere per l’economia e di tutti quanti. E Trieste è capitale della ricerca, quindi ha tutte le componenti per accompagnare la ricerca in qualcosa che si trasformi in una vita migliore per tutti”.

Maurizio Tretiach, Direttore Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli studi di Trieste ha sottolineato che questa un’occasione importantissima ed entusiasmante. “La raccomandazione – sono le parole del professore – è di un lavoro in sinergia: abbiamo importanti realtà sul territorio che gli approcci innovativi, innestati su un territorio del genere, possono avere effetti importanti anche dal punto di vista della ricerca”.

Per Nico Pitrelli, direttore del master in Comunicazione della scienza della Sissa NAUTAVERSO sembra “l’esempio concreto di quello che nei nostri corsi e nella nostra formazione cerchiamo di trasferire sia agli scienziati che vogliono intraprendere la strada della comunicazione sia a chi vuole diventare professionista. Abbiamo un concreto esempio di un presidio di cittadinanza scientifica. Non sarà solo un luogo straordinariamente interessante, ma anche un luogo in cui, attraverso l’interlocuzione tra diversi soggetti, c’è una disponibilità all’ascolto delle voci che interrogano la scienza. Abbiamo visto che non basta solo il trasferimento della conoscenza, serve costruire piattaforme come questa”.

Particolarmente interessata al progetto, dalla platea, Gloria Pietropolli, laurea in matematica e dottorato in Scienze della Terra, Fluidodinamica e Matematica che ha inteso rilevare quanto questo luogo “sarà un luogo importante per il futuro, perché per la prima volta abbiamo così tanti dati sull’ ambiente marino e con l’intelligenza artificiale possiamo sfruttarli per conoscere meglio, ad esempio, il mistero delle acque profonde”.

Della stessa opinione anche Elettra Chiarabelli, dottoranda del corso di dottorato inter-ateneo Ambiente e Vita perché “la creazione di questo luogo è estremamente interessante e può dare ai giovani ricercatori la possibilità di imparare a divulgare quello che noi studiamo. Senza contare che sarà anche un luogo di aggregazione e condivisione di conoscenze”.

Emilio Valdameri, Ingegnere esperto nei settori del Turismo e del Real Estate ha evidenziato che “tutto quanto doveva convergere verso una sostenibilità globale che ha ispirato tutto il progetto. E punteremo anche sull’idrogeno. Quanto ai numeri, è stata effettuata un’indagine di mercato sofisticata. Prevediamo dalle 250 alle 500mila persone che visiteranno il centro in un anno, Fino a 600mila. E fino a 1500 al giorno. Con 230mila visitatori il progetto già si sostiene”.

A Roberto Maffioli, Ingegnere esperto di tecniche di rappresentazione digitale e computer grafica 3D, il compito di ricordare che “nel digital experience center il concetto da cui siamo partiti è quello di mettere le persone al centro dell’esperienza, di trovare il sistema di divulgare i contenuti che vengono visualizzati attraverso grandi schermi e nuove tecnologie al maggior numero possibile di persone contemporaneamente, più gruppi di persone insieme, per un’esperienza immersiva senza l’utilizzo di device. E non è un’esperienza puramente digitale, qui il concetto è di dare un effetto scenografico, un momento da vivere insieme, penso ad esempio a una classe che partecipa a un evento, completamente immersa in uno spazio virtuale e reale. Dove è presente anche la socializzazione”.

IL PROGETTO

IL SITO

La location rappresenta un comodo accesso alla città per chi arriva dal mare, ma è facilmente raggiungibile anche dal centro di Trieste, attraverso le Rive cittadine, in altre parole un luogo che è allo stesso tempo gateway sul mare e meta terminale per chi dal centro storico percorre le Rive.

Trieste è una città cosmopolita ricca di fascino e storia, sede di università, musei, teatri, associazioni artistiche e culturali e ha indubbi vantaggi dall’essere posizionata in modo strategico dal punto di vista geografico. A metà strada tra il mondo mediterraneo e quello centroeuropeo, Trieste è infatti passaggio obbligato sia per gli abitanti di diverse nazioni dell’Europa centrale e settentrionale che vogliono andare verso il Sud e il mare, sia per i grandi flussi in direzione Est-Ovest e viceversa.

Il progetto insiste su un’area urbana fortemente degradata che verrà totalmente ripensata, rigenerata e valorizzata, resa nuovamente fruibile e aperta ai cittadini e ai visitatori. L’area, infatti, denominata “Porto Lido”, attualmente è caratterizzata da uno spazio chiuso, con edifici fatiscenti, la cui demolizione è iniziata nei giorni scorsi. Di proprietà del demanio portuale, è data in concessione, per la durata di 40 anni, alla società Trieste Navigando Srl, che recentemente la Camera di commercio Venezia Giulia ha acquisito da Invitalia che ne deteneva la proprietà. Il progetto prevede realizzazione di un marina e di strutture a suo servizio.

OBIETTIVI

Il progetto ha l’intento di celebrare ed esaltare il rapporto fra la città e il mare a 360 gradi, creando un contenitore nuovo, funzionale e moderno. Ma l’obiettivo è anche quello di realizzare un luogo dove possano trovare posto tecnologie e supporti innovativi, un contenitore ludico-scientifico che diventi luogo di approfondimento e conoscenza e allo stesso tempo un sito di socializzazione, anche con ambienti dedicati alla ristorazione e con negozi tematici. Il progetto, come detto, comprende anche la realizzazione di un marina dotato di tutti i servizi necessari, anche in questo caso con un focus sulla sostenibilità, e che segue le nuove linee di tendenza in atto nella nautica dell’era post-pandemica, un vero e proprio punto di riferimento per il diportismo nautico.

Il costo del progetto è di complessivi 32.500.000 euro finanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Camera di commercio Venezia Giulia, con l’affidamento dei lavori previsto nell’autunno del 2024 e conclusione della realizzazione nel 2027.

PRINCIPI DEL PROGETTO

NAUTAVERSO Digital Experience Center, il cui naming e logo è stato ideato da Sintesi/Hub,punta a diventare un vero e proprio parco, non solo scientifico e virtuale, ma anche reale, con tanto verde e aree attrezzate, facilmente raggiungibile e fruibile da tutti, mantenendo sempre un contatto con il mare sia all’interno che all’esterno. 

Vuole offrire svago, informazione, didattica, esperienze, attività, tutto all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. A NAUTAVERSO ogni aspetto sarà futuribile e innovativo, dalla modalità di accesso totalmente digitale all’attivazione delle experience tramite riconoscimento facciale, all’interazione con visitatori in collegamento remoto.

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ED ECONOMICA DEL PROGETTO

La sostenibilità ambientale è un elemento portante, perché un edificio sostenibile è una struttura progettata, costruita e gestita in modo da produrre un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sulla società durante tutto il suo ciclo di vita. L’edificio, quindi, non sarà un semplice involucro, ma un sistema in relazione con i fruitori e con l’ambiente esterno circostante, nel quale deve integrarsi.

La sostenibilità ambientale trova fondatezza nel design ecologico, scelta e luogo di approvvigionamento delle materie prime, impatto del cantiere, consumo energetico e altro ancora. NAUTAVERSO Digital Experience Center pertanto non guarderà soltanto al ritorno dell’investimento, ma sarà allineato ai parametri stabiliti dai criteri ESG (Enviromental, Social, Governance).

Quanto alla sostenibilità economica del progetto, gli approfonditi studi condotti hanno dimostrato che questa infrastruttura socio-economica, con il suo polo di intrattenimento innovativo, potrà raggiungere facilmente il break even point, cioè il punto di pareggio dell’investimento. Inoltre, oltre ai visitatori attesi da tutta Italia, conterà su un’importante presenza di stranieri grazie alla vicinanza di Trieste con diversi Paesi confinanti e a quelli che già oggi raggiungono la città grazie ai molti collegamenti aerei che la servono.

GLI SPAZI

L’intervento si estenderà su un’area di 17.300mq dove troverà posto un edificio, pronto ad accogliere NAUTAVERSO Digital Experience Center di 4.700mq, le aree tecniche del Marina per 835mq, e ancora negozi e servizi per mille metri quadrati. In questi spazi il mare sarà raccontato in tutti i suoi molteplici aspetti.

In particolare il DEC non sarà solo un semplice parco a tema, ma un luogo dove il visitatore verrà catapultato direttamente nell’atmosfera di un vero fondale marino, per osservare specie mai viste o addirittura estinte, dove si potrà osservare la barriera corallina, con effetti sonori, nuotare a fianco di una megattera o uno squalo, giocare con un branco di delfini o muoversi sotto il pack dell’Antartide senza l’ausilio di tuta né bombole: tutto questo grazie alle più moderne tecnologie applicate alla percezione e alla sensorialità.

Insomma, il DEC funzionerà da polo attrattivo in grado accrescere la visibilità internazionale di Trieste. Un luogo ove vivere esperienze uniche, conoscere il nostro più amato elemento, il mare, imparare a rispettarlo, rappresentandolo attraverso i supporti visivi più moderni, adottando le tecnologie più innovative e perseguendo i principi della sostenibilità ambientale legata al mare.

L’experience principale del DEC sarà quella prevista nella METAHALL, uno spazio di oltre 1.000 mq per interagire con un ambiente virtuale senza dover indossare alcun device, muovendosi all’interno di spazi virtuali fra proiezioni a 360 gradi e ologrammi 3D, un metaverso virtuale con utenti reali. La novità sarà proprio la commistione fra virtuale e reale che solo al Parco del Mare sarà possibile vivere. 

Gli ambienti saranno modulabili e potranno servizi per svariati utilizzi.

METAHALL: la sala principale per esperienze di gruppo, per un viaggio nel mondo virtuale dove il visitatore viene catapultato all’interno dei fondali marini. Questa sala è multifunzionale, flessibile e riadattabile e si presta per usi diversi. 

SUBMARINER/SIMULATOR: un’esperienza ambientata all’interno di una capsula alla scoperta delle specie più rare, dei fondali più irraggiungibili, degli ambienti meno conosciuti, grazie alla tecnologia 5D, con effetti speciali, con acqua e luci.

IMMERSIVE ROOM: una sala a doppia altezza per gruppi familiari o scolaresche, percorsi multimediali interattivi, proiezioni e mappature 3d, con simulatori tattili, gesture control, large touch screens.

VIRTUAL ACQUARIUM: conta su schermi led che daranno l’impressione di essere in un acquario reale, con ambienti marini che appartengono a diverse zone del mondo.

AUDITORIUM: arricchito con effetti speciali, dotato di sistemi di proiezione di ultima generazione supportati da effetti speciali sia di movimento che olfattivi e sensoriali per restituire al visitatore una esperienza completa.

SCIENCE ON SPHERE: sala multifunzionale didattica per lezioni sulla sostenibilità ambientale legata al mare, con particolare attenzione alle attività ad esso connesse. Un sistema di videoproiettori illumina una sfera sulla quale possono essere visualizzati 500 set diversi relativi ai dati sul nostro pianeta, costantemente aggiornati dalla Nasa. 

SCIENCE LAB: spazio laboratorio che presenta attività connesse con enti di ricerca e con start-up innovative che lavorano su nuove tecnologie. Potranno essere riproposte anche le simulazioni della fauna marina in epoca remota.

THE TIME MACHINE: mostra che permettere di osservare l’evoluzione della vita di specie ormai estinte dal tempo dei dinosauri e di come si evolveranno nel futuro.

Imprenditoria femminile: Educazione finanziaria e accesso al credito

21 Novembre 2023 | Di |

Convegno organizzato da Unioncamere in collaborazione con il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia

Lunedì 27 novembre ore 16:00 – Sala Maggiore, Piazza della Borsa 14 – Trieste

Il Convegno, indirizzato alle donne che intendono aprire un’impresa e a imprenditrici già avviate e professioniste, ha l’obiettivo di diffondere l’importanza dell’educazione finanziaria e della conoscenza delle possibilità di accesso al credito che ci sono sul territorio per affrontare il  mercato, realizzare le proprie idee imprenditoriali e sfruttare al meglio le risorse disponibili.

Il Convegno è la tappa del Giro d’Italia a Trieste delle donne che fanno impresa, organizzato da Unioncamere e dalla rete nazionale dei Comitati per l’imprenditoria femminile. La tappa del 27 è ideata e coordinata dal Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia che vede come componenti le rappresentanti delle principali associazioni di categoria delle due province.

Durante il Convegno sarà presentata la guida “Donne in affari: il potere dell’educazione finanziaria” curata dalla Camera di Commercio Venezia Giulia: si parlerà degli ostacoli che le donne incontrano nell’accesso al credito e nell’affrontare l’attività imprenditoriale; verranno presentate inoltre le possibilità di finanziamento per l’avvio di un’attività e lo sviluppo di quelle esistenti da parte di enti e istituzioni quali: la Regione Fvg, la Camera di Commercio, il Confidi Venezia Giulia, la Banca d’Italia.

Verrà data voce a un’imprenditrice del territorio che porterà la sua testimonianza.

Link per le iscrizioni: https://forms.gle/4vLQq4MaNpwZ94iK7

PROGRAMMA
Saluti introduttivi
Antonio Paoletti, Presidente Camera di commercio Venezia Giulia
Serena Tonel, Vice Sindaco Comune di Trieste
Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Regione Friuli Venezia Giulia
Tiziana Pompei, Vice Segretario generale Unioncamere
Cristina Rovis, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile Camera di commercio Venezia Giulia

Intervengono
Patrizia Andolfatto, Direttore Aries Scarl
Gianna Culot, Responsabile Area commerciale e marketing Confidi Venezia Giulia
Maddalena Ferri, Referente Educazione Finanziaria Banca d’Italia Francesco Auletta, Responsabile Area Creazione e Sviluppo d’Impresa di Aries Scarl
Elisa Marzinotto, Direttore del Servizio Formazione, Direzione Centrale Lavoro Formazione Istruzione e Famiglia

Testimonianza imprenditoriale
Stefania Muran, The Officinal

Modera
Cristina Rovis, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile Camera di commercio Venezia Giulia

Per maggiori informazioni: info@ariestrieste.it

L’EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: Opportunità e strumenti per PMI

21 Novembre 2023 | Di |

Convegno organizzato da ENEA in collaborazione con Aries e i Pid, giovedì 23 novembre ore 9.30 Sala Maggiore, sede di Trieste

Aries e PID – Punto Impresa Digitale della Camera di commercio Venezia Giulia patrocinano ed invitano al convegno organizzato da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile dal titolo “L’EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: Opportunità e strumenti per PMI”

www.eventi.enea.it

L’evento costituisce l’undicesima tappa del Piano di Sensibilizzazione per le PMI, in cui ENEA incontrerà imprese, stakeholder, associazioni di categoria e pubbliche amministrazioni del territorio al fine di confrontarsi sulle barriere tecniche ed economiche relative all’implementazione di politiche di efficienza energetica. Saranno discusse proposte e strumenti utili alle PMI per superare tali barriere e, contestualmente, si valuteranno con i policy maker le soluzioni utili al raggiungimento della transizione energetica dei comparti produttivi.

L’evento sarà l’occasione per presentare gli strumenti ENEA dedicati all’efficienza energetica nelle PMI, tra cui il tool e le linee guida pratiche per la redazione della diagnosi energetica nelle PMI, sviluppati rispettivamente all’interno del Piano di Sensibilizzazione e del Progetto H2020 LEAP4SME.

L’evento ospiterà infine interventi di imprese del settore: saranno benvenuti contributi e spunti dei partecipanti.”

L’evento si terrà presso la Sala Maggiore della sede camerale di Trieste in Piazza della Borsa 14, Giovedì 23 novembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30.

PROGRAMMA

09.30 Saluti di benvenuto
Roberto Di Piazza – Sindaco del Comune di Trieste
Antonio Paoletti – Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia

09.40 Introduzione ai lavori
Sergio Emidio Bini – Assessore attività produttive, Regione Friuli Venezia Giulia
Fabio Scoccimarro – Assessore dell‘Ambiente, Regione Friuli Venezia Giulia
Ilaria Bertini – Direttore Dipartimento Efficienza Energetica, ENEA

10.00 Il piano di sensibilizzazione per le PMI ai sensi dell’Art. 8 comma 10 ter D.Lgs.102/2014
Marcello Salvio – ENEA

10.15 Consumi, barriere e misure di supporto per le PMI in Italia e in Friuli-Venezia Giulia
Carlos Herce – ENEA

10.30 Come leggere e valutare le bollette e i contratti di fornitura energetica
Luca La Notte – ENEA

10.45 Coffee break

11.00 Tavola rotonda con stakeholder di settore
Modera: Marcello Salvio – ENEA

Graziano Tilatti – Presidente Confartigianato Imprese Friuli-Venezia Giulia
Alessio Lilli – Presidente Consorzio energia, Confindustria Alto Adriatico
Paolo Zorzenone – Confapi Friuli-Venezia Giulia
Confcommercio
CNA

12.00 Question time

12.30 Chiusura dei lavori

Per maggiori info: info@ariestrieste.it

La partecipazionè è gratuita previa registrazione a QUESTO LINK

Parco del Mare: la presentazione del progetto 5.0

17 Novembre 2023 | Di |

Lunedì 20 novembre 2023 ore 11 – TCC Trieste Convention Center

Conduce e modera

Donatella Bianchi, Giornalista

Saluti istituzionali

Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste

Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale

Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia

Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia*

Andrea Prete, Presidente Unioncamere

Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia

Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura*

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare*

Interventi tematici

Luca Bortolussi, Docente di Informatica, Università degli Studi di Trieste

Nicola Bressi, Naturalista, zoologo e divulgatore scientifico

Annamaria Coccolo, Architetto

Roberto Danovaro, Presidente Consiglio Scientifico, WWF Italia **

Federico Ferrazza, Direttore Wired Italia

Andreas Kipar, Paesaggista e urbanista

Roberto Maffioli, Ingegnere esperto di tecniche di rappresentazione digitale e computer grafica 3D

Maria Cristina Pedicchio, Presidente Marevivo Fvg

Andrea Romanino, Direttore Scuola Internazionale di Studi Avanzati

Maurizio Tretiach, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste

Emilio Valdameri, Ingegnere esperto nei settori del Turismo e del Real Estate

*Videomessaggio **In collegamento video

Ingresso libero dalle ore 10.30 previa registrazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Parco del Mare 5.0: al via la riqualificazione e messa in sicurezza di Porto Lido

16 Novembre 2023 | Di |

Il progetto del Parco del Mare 5.0 è un progetto di rigenerazione e di sviluppo urbano che coniuga il legame con il mare della città di Trieste con le vocazioni d’eccellenza per la cultura, la scienza e l’innovazione.

Il progetto del Parco del Mare nasce con l’intento di dotare la città di Trieste di un’infrastruttura socio-economica comprensiva di un polo edutainment di tipo innovativo, assicurando la sostenibilità economica dell’intero progetto, quale elemento qualificante della valorizzazione di un’area degradata del centro città.

Il progetto intende VALORIZZARE E RIGENERARE un’area molto significativa dal punto di vista storico – essendo limitrofa all’antica Lanterna – attualmente chiusa e fortemente degradata  facendola divenire elemento pulsante e aggregante per i cittadini e di rilevante attrazione promozionale per i territori limitrofi.

Il progetto insiste in un’area urbana fortemente degradata che verrebbe VALORIZZATA e RIGENERATA e resa nuovamente fruibile in chiave INNOVATIVA E SOSTENIBILE ai cittadini e ai visitatori.

L’area – denominata « Porto Lido» – attualmente non aperta al pubblico, è il naturale completamento delle Rive cittadine ed è attualmente caratterizzata dalla presenza di edifici pericolanti e fatiscenti che impediscono la visione dell’antica Lanterna, cui il progetto tende a RIQUALIFICARE.

L’area di «Porto Lido»  appartiene al demanio portuale ed è data in concessione – per la durata di 40 anni – alla società «Trieste Navigando Srl», recentemente acquisita da parte della Camera di Commercio Venezia Giulia da  Invitalia – che ne deteneva la proprietà e il progetto di realizzazione di una marina e di strutture annesse.

AREA A TERRA: 17.577 MQ

SPECCHIO D’ACQUA: 23.937 MQ

“Con l’avvio di questo intervento generale – afferma il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti – che attraverso la messa in sicurezza del sito provvede a demolire i manufatti ormai pericolanti, si inizia la vera e propria riqualificazione del comprensorio che culminerà con la futura realizzazione del Parco del Mare 5.0. Il Concept del nuovo innovativo e unico progetto verrà presentato lunedì 20 novembre, alle ore 11.00, al Trieste Convention Center in un evento di portata nazionale e internazionale a cui hanno già confermato la presenza circa 1.200 persone”.

Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, da parte sua ha evidenziato “qui vicino c’è la sede di Esatto ormai quasi pronta, la stazione storica delle Ferrovie dello Stato in fase di ristrutturazione, ci saranno la futura piscina terapeutica e il Parco del Mare 5.0 e sposteremo il mercato ortofrutticolo: cambierà completamente una parte della città”. 

“Ringrazio la Camera di commercio, il Comune e l’Autorità di Sistema portuale – ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia – perché siamo in una situazione di grandissima riqualificazione della città, con un recupero di aree abbandonate da decenni che è stato possibile solo grazie ad una grande alleanza istituzionale. La Regione ha messo e metterà risorse ingenti perché penso che questo progetto porti a uno sviluppo del tessuto cittadino di Trieste. Pensiamo anche a quello che avverrà in Porto Vivo dove la Regione farà un intervento diretto, con anche contributi regionali su un’iniziativa del Comune per portare a un progetto di livello europeo. Tutta l’area che guarda al mare subirà una riqualificazione che porterà a una Trieste diversa da quella che abbiamo visto in questi anni”.

Vittorio Torbianelli è il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che “amministra questo terreno vicino al mare e demaniale affinchè – ha affermato – chi ha le idee e l’energia lo possa sviluppare in partnership con noi.  È importante dire che questa parte di città oggi è destinata a cambiare volto, non solo dentro quest’area, per far diventare meravigliosa questa zona”.