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Articoli Archivi - Pagina 16 di 44 - Venezia Giulia Economica

SCET-NET, la conferenza conclusiva del progetto di scambio transfrontaliero

23 Dicembre 2021 | Di |

Attraverso SCET-NET l’opportunità di acquisire competenze trasversali

A breve una piattaforma informativa digitale con tutte le informazioni e le procedure di scambio

<Quando si parla di formazione di giovani e ragazzi, un passaggio con i genitori dovremmo farlo, per spiegare che fare il falegname o il cameriere o altri mestieri importanti potrebbe portare i ragazzi in futuro a guadagnare sicuramente di più che facendo l’avvocato o il commercialista>. Lo ha detto il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, intervenendo all’evento finale online nell’ambito del “SCET-NET – Senza Confini Education and Training Network“, progetto pensato per gettare le basi di una cooperazione istituzionale transfrontaliera per favorire gli scambi transfrontalieri di studenti e apprendisti over-16 tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia. Il progetto è stato finanziato dal programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-20 e gestito da una rete di partenariato formata da GECT Euregio Senza Confini (capofila), Bildungsdirektion Kärnten, Camera di commercio della Carinzia e Camera di commercio Venezia Giulia. Progetto, peraltro, <fortemente voluto dalla Camera di commercio della Vg>, ha rimarcato Paoletti, <che ha una grande importanza perché aiuta le imprese ad avere a disposizione un bacino di giovani qualificati, con conoscenze ed esperienze maturate all’estero e in particolare nella vicina area transfrontaliera>. Studenti che, se hanno la possibilità di fare esperienze all’estero, <aumentano sicuramente le loro competenze in maniera trasversale, acquisendo “skill” preziosi sul mercato e rendono più competitiva la nostra area>, dal turismo alla logistica. La pandemia ha inevitabilmente impattato anche sul progetto in questione ma ha avuto pure effetti positivi, portando il mondo delle imprese e della scuola ad adottare strumenti digitali in modo più incisivo.

Confrontarsi sul quadro ordinamentale e giuridico che regola e definisce i percorsi didattici e formativi transfrontalieri e conoscere da vicino la dimensione e le opportunità offerte da un mercato comune grazie anche alle testimonianze delle esperienze dei “Cross-border Jobs Digital Workshop” (due sessioni di seminari online attivati dal progetto nei mesi scorsi in cui studenti e apprendisti italiani e carinziani hanno incontrato le aziende del territorio transfrontaliero). Sono stati questi i principali punti che, unitamente alla presentazione della piattaforma web quale strumento di capitalizzazione di esperienze nell’ambito della formazione transfrontaliera e luogo di incontro tra aziende e Istituti scolastici del territorio interessato dal progetto SCET-NET, hanno caratterizzato laconferenza transfrontaliera Italia/Austria.

L’incontro, che si è concluso con una sessione dedicata alla discussione attiva in merito alle criticità e prospettive dell’armonizzazione degli scambi transfrontalieri tra Italia e Austria per i giovani tirocinanti, apprendisti e studenti, ha rappresentato l’evento finale del progetto SCET-NET – Senza Confini Education and Training Network. Sono state inoltre presentate alcune proposte pratichedi superamento degli ostacoli: una piattaforma informativa digitale con tutte le informazioni e le procedure di scambio, maggiore attenzione a settori chiave con potenzialità di crescita, la previsione di sostegno finanziario per facilitare gli scambi e le attività di preparazione linguistica, maggiore riconoscimento delle competenze trasversali a livello transfrontaliero e la cooperazione istituzionale a supporto del sistema scolastico e delle imprese per garantire e facilitare la crescita delle competenze tra le Regioni (quest’ultima conta già la firma di una lettera di intenti tra i partner di SCET-NET).

L’incontro è disponibile sulla pagina Facebook del progetto, sia in italiano che in tedesco: www.facebook.com/scetnet

Con il Progetto MerlinCV alla scoperta delle dimore storiche della Venezia Giulia: sabato 18.12 Palazzo Lantieri

15 Dicembre 2021 | Di |

Il Progetto MerlinCV (finanziato dal Programma Interreg Italia Slovenia) offre la possibilità di andare alla  scoperta dei tesori di alcune dimore storiche della Venezia Giulia, con due tour organizzati da Aries – Cciaa Venezia Giulia, partner del progetto.

Il primo dei due tour si terrà sabato 18 dicembre: la contessa Lantieri attenderà i visitatori alle 10.00 a Palazzo Lantieri (piazza Sant’Antonio a Gorizia), per guidarli nelle suggestioni legate al passaggio della famiglia dei Borboni a Gorizia. Dopo una visita alle tombe dei Borboni al Monastero di Castagnevizza,  la contessa condurrà alla scoperta delle preziose sale di Palazzo Lantieri. Verranno ripercorsi i fatti storici, prevalentemente relativi al XIX secolo, che portarono i reali di Francia a Palazzo. Per l’occasione saranno esposti alcuni cimeli borbonici, tra cui un’importante spilla donata ai Lantieri dal Delfino di Francia, Conte di Chambord. Potremo apprezzare l’unicità di questo oggetto grazie all’esposizione tecnico – gemmologica dell’esperto, Roberto Borghesi.

Per assicurare l’osservanza delle disposizioni in vigore in perdiodo di pandemia da Covid-19, verrà creato un gruppo di 20-25 persone max, che dovranno essere obbligatoriamente munite di Green pass rafforzato e indossare la mascherina.

               Per partecipare a quest’esperienza unica è possibile aderire inviando una mail all’indirizzo promo@ariestrieste.it (numero di contatto per i partecipanti: 328 7858630). Successivamente all’adesione verrà inviato il programma definitivo e le regole di ingresso nel  rispetto delle disposizioni anti Covid-19. 

               Un secondo giro si terrà a gennaio, in un’affascinante atmosfera medievale. Guidati dal conte Formentini, si potrà visitare il Castello (San Floriano del Collio), i suoi giardini e le sue sale, ripercorrendo le vicende storiche che hanno coinvolto il castello tra XII-XX secolo e della storia della famiglia Formentini. In anteprima assoluta, verrà effettuata la visita del villaggio medioevale in costruzione.  In tutti e due gli eventi è previsto un momento conviviale, con degustazione di vini e prodotti tipici del territorio. 

        

Imprenditori di origine straniera in crescita

13 Dicembre 2021 | Di |

A cura del Centro Studi e Statistica

Serbia e Montenegro al primo posto

Nel periodo che intercorre tra la fine del 2019 e il 30 settembre 2021 gli imprenditori attivi (titolari, amministratori, soci o altre cariche) risultano in calo nella Venezia Giulia, da 36.089 a 35.327.

L’andamento complessivo, che riguarda sia la provincia di Gorizia che quella di Trieste, deriva peraltro da una diminuzione degli imprenditori di origine italiana compensato parzialmente da un aumento di quelli di origine straniera (naturalmente gli “stranieri” di seconda generazione risultano a tutti gli effetti classificati quali italiani).

L’analisi per provenienza degli imprenditori stranieri mostra, se si considerano per ciascuna provincia i 10 Paesi più rappresentati, una situazione quasi immutata.

Nella lettura dei dati va segnalata la classificazione della Serbia e Montenegro (codice Z118), distinta da quella della Serbia (Z158) e del Montenegro (Z159) post-indipendenza.

Si continua ad osservare una specializzazione delle attività piuttosto marcata nell’ambito delle diverse nazionalità: Serbia e Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Romania, Kossovo, Albania e Macedonia mostrano una netta prevalenza del settore delle Costruzioni; la Cina nel Commercio, nella Ristorazione e in alcune attività di servizi; la Turchia nel Trasporto e magazzinaggio e nella Ristorazione; il Senegal nel Commercio. Gli imprenditori originari del Bangladesh – rappresentato in particolare nel Monfalconese – risultano invece attivi soprattutto nel Commercio e nel manifatturiero.

Resi noti dall’Istat i dati sul commercio estero 2020: a Trieste e Gorizia avanzo commerciale in crescita

13 Dicembre 2021 | Di |

A CURA DEL CENTRO STUDI E STATISTICA

L’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noti i dati definitivi per il commercio estero con riferimento al 2020.

La provincia di Gorizia ha esportato merci e servizi per un valore di 1.648,9 milioni di euro, vale a dire il -1,5% ri­spetto al 2019. La bilancia commerciale ha quindi registrato un surplus pari a 894,5,2 milioni di euro.

La provincia di Trieste ha invece esportato per 3.675,0 milioni di euro (+3,7%) con un avanzo commerciale di 2.044,1 milioni.

Per entrambe le province la crescita dell’avanzo commerciale risulta determinata soprattutto dalla drastica riduzione delle importazioni.

Con riferimento ai mercati di destinazione per Gorizia nel 2020 l’Europa ha assorbito il 42,8% delle esportazioni e l’America settentrionale il 45,1%. A livello di Stati il mercato principale è rappresentato dagli Stati Uniti (738,6 mln), seguito da Germania (124,5), Slo­venia (95,3) e Regno Unito (83,4). Le categorie merceologiche esportate vedono come sempre in prima posizione le Navi e imbarcazioni (707,7 milioni di euro), seguiti dai Mobili (120,0 mln).

Per la provincia di Trieste l’Europa costituisce il mercato per il 42,3% delle esportazioni e l’America settentrionale il 24,0%. I principali mercati di sbocco sono costituiti dagli Stati Uniti (836,6 mln), dall’Egitto (420,7), Paesi Bassi (270,7) e Germania (270,6). Anche in questo caso a primeggiare sono le esportazioni di Navi e imbarcazioni (966,0 mln) seguite dalle Apparecchiature per telecomunicazioni (816,3 mln).

Transizione digitale: un servizio delle Camere di commercio per collegare le imprese alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati(Pdnd)

7 Dicembre 2021 | Di |

Realizzare un servizio che con­senta alle imprese di dialogare in modo efficiente e trasparente con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (Pdnd), lo strumento istituito dal Governo per semplificare e velocizzare l’accesso alle infor­mazioni pubbliche. È l’incarico affidato con il decreto Semplificazioni al sistema camerale italiano nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr. L’iniziativa frutterà alle imprese italiane un risparmio in termini di tempo e minori oneri per acquisire le informazioni dalla pubblica amministrazione (Pa).

Come funziona – Utilizzando un modello ad “algoritmo aperto” (“Opal” Open Algorithms), il ser­vizio permetterà alla Pa – senza spostamento né duplicazione di dati – di fornire automaticamente «risposte certificate» a «domande autorizzate» da parte delle imprese per accedere a servizi e benefici pubblici. Si potrà così valorizzare l’elevato potenziale delle informazioni, presenti nelle infrastrutture informative pubbliche ad alta digitalizzazione, riducendo appunto i tempi di attesa per l’erogazione di servizi e i relativi oneri a carico delle imprese.

Per il presidente di Union­camere, Andrea Prete «semplificazione amministrativa e sburocratizzazione dei processi e delle procedure nei rapporti fra PA e imprese sono sfide centrali per raggiungere gli obiettivi del PNRR e rendere l’Italia un Paese più efficiente. Grazie all’uso inno­vativo delle nuove tecnologie” – ha aggiunto il presidente Prete “la Pubblica amministrazione può diventare il migliore alleato del sistema produttivo per recuperare competitività nei confronti degli altri paesi. Con il Decreto Semplificazioni da poco varato, il Governo riconosce, ancora una volta, il ruolo strategico svolto dal sistema camerale e dal proprio sistema informatico nazionale a favore del rilancio dell’economia e delle imprese».

«Attraverso questo servizio – ha detto il presidente di InfoCamere, Lorenzo Tagliavanti – viene trasformata e semplificata la modalità di dialogo tra impresa, PA e altri operatori, grazie ad un’architettura tecnologica altamente innovativa. La nuova soluzione consentirà, infatti, di attestare più facilmente e con certezza l’identità dell’impresa e il possesso della maggior parte dei requisiti chiesti dalla Pa per l’accesso a servizi o benefici pubblici. Il risultato sarà un utilizzo più efficiente delle principali banche dati delle Pa, limitando così al minimo i documenti, le dichiarazioni e di conseguenza le attività di istruttoria e riducendo drasticamente i possibili errori a carico delle imprese».

Per realizzare il servizio è prevista la sottoscrizione di una convenzione tra la struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, il Ministero dello sviluppo economico, Unioncamere e InfoCamere in qualità di gestore del servizio.

Imprenditoria femminile: un bando per premiare le nuove idee di business nell’Isontino

7 Dicembre 2021 | Di |

C’è ancora tempo fino al 10 dicembre per inviare le domande

Scadrà il 10 dicembre il termine per presentare domanda a valere sul bando dedicato per premiare le nuove idee di business nell’Isontino. La Cciaa Venezia Giulia ha deciso di intraprendere un’iniziativa che possa stimolare la nascita di nuove imprese femminili, pubblicando un bando per la premiazione di nuove idee imprenditoriali che possano diventare nuove imprese capaci di competere e crescere nel mercato.

Si tratta di un bando per la premiazione delle migliori idee imprenditoriali che verranno presentate attraverso un business plan sintetico appositamente predisposto.

I business plan presentati saranno valutati da una commissione interna alla Camera di commercio in collaborazione con la società in house Aries e le prime 5 classificate verranno premiate con corsi online sulla creazione d’impresa ed un’ora di consulenza a distanza con un’esperta di consulenza aziendale.

Per tutte le informazioni: il bando e la modulistica è consultabile la pagina dedicata nel sito www.vg.camcom.it.

Momento di confronto con il coordinamento del Mipaaf

1 Dicembre 2021 | Di |

FLAG ITALIANI A CONFRONTO A FERRARA ALLA FIERA SEALOGY

Il Flag Gac Fvg presente con un’area e iniziative di animazione

A Ferrara, nell’ambito della Fie­ra Sealogy, Salone internazionale della Blue Economy, dal 18 al 20 novembre si è svolto in presenza l’VIII seminario nazionale Flag (Fisheries Local Action Group) e il Gruppo di azione costiera del Friuli Venezia Giulia, Flag Gac Fvg, è stato presente con un ricco programma di attività. Si è trattato, nello specifico, di un momento di confronto tra tutti i Flag d’Italia, con il coordinamento del Ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e dell’Autorità di gestione del programma operativo Feamp Italia 2014-2020.

La tre giorni ha visto due visite a realtà della pesca e acquacoltura nella costa e nel delta del Po dell’Emilia Romagna (Goro e Comacchio) a corollario dell’appuntamento principale.

Sempre a Sealogy si è svolto il seminario in cui i Flag si sono confrontati sulle buone prassi sviluppate e sulle sfide future, soprat­tutto in questo cruciale momento di passaggio, fra la ormai prossima conclusione dei piani d’azione di ciascuna strategia nella programmazione 2014-20 e la definizione del Piano Operativo nazionale sulla programmazione Feampa 2021-2027, dedicata allo sviluppo locale partecipativo.

Nell’ambito della fiera il Flag Gac Fvg è stato protagonista con un proprio spazio espositivo, all’interno di un’area collettiva dei Flag dell’Alto Adriatico ove ha promosso i risultati fin qui raggiunti dagli interventi del proprio piano d’azione. Su alcuni temi specifici ci sono state delle brevi presentazioni dei beneficiari degli interventi nel quadro dell’attività di animazione presso lo stand.

Di rilievo il lancio del progetto Tartatur2, nell’ambito dei progetti di cooperazione sulla misura 4.64, nato dal partenariato tra i Flag del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e dell’Emilia Romagna, ove è intervenuto per il Gac Fvg il vicepresidente Roberto Sesso. Tartatur2 prevede il monitoraggio e le Linee guida per la coesistenza di pescatori e delle loro attività e specie protette quali Tartarughe, Tursiopi e specie ittiofage.

Sempre nell’ambito della cooperazione la presenza comune a Sealogy di diversi Flag è occasione per un incontro di coordinamento per il progetto Pcp – Patrimonio Culturale della Pesca. Nella giornata conclusiva della fiera il Flag Gac Fvg ha partecipato al seminario della rete europea dei Flag Farnet.

Oltre un migliaio le domande presentate allo Sportello

1 Dicembre 2021 | Di |

RISTORI PER I SOCI DELLE COOPERATIVE OPERAIE DI TRIESTE, ISTRIA E FRIULI

Paoletti:«Viste le complessità del periodo chiediamo di prediligere l’invio a mezzo raccomandata o via Pec»

Per le Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli, da lunedì 15 novembre i soci ammessi alla procedura concorsuale possono presentare domanda allo sportello di Trieste della Camera di commercio Venezia Giulia, mentre per i ristori Coopca si aprono gli sportelli della Cciaa di Pordenone e Udine nelle sedi di Udine, Pordenone e Tolmezzo.

Nei giorni scorsi il presidente camerale Antonio Paoletti e l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, hanno fatto il punto sull’attività dello sportello aperto nel capoluogo regionale. «Fin da primo giorno c’è stato grande interesse da parte dei potenziali beneficiari del provvedimento – commenta il presidente Paoletti – e sono oltre un migliaio le pratiche presentate e registrate, mentre sono altrettante le richieste di informazioni. Complessivamente gli aventi diritto sono 12 mila per, secondo le previsioni, 10,5 milioni di euro».

L’assessore Zilli, da parte sua, ha ricordato che «in questa prima fase è stato dato avvio al rimborso dei cittadini residenti nel Friuli Venezia Giulia, salvo poi poter dare copertura anche a coloro i quali non sono residenti in regione perché è ben conosciuto il problema che ha, comunque, una portata limitata rispetto ai numeri di questa regione. I rimborsi sono il 10% a Trieste e il 25% per le cooperative carniche, perché la liquidazione a Trieste è andata molto bene rispetto alle cooperative carniche e il nostro obiettivo era quello di mettere in riequilibrio le due posizioni proprio perché si tratta di una misura di aiuto sociale e volevamo contenere il più possibile le differenze. Il risultato è che i rimborsi arrivano all’87% per le cooperative carniche e all’88% per quelle triestine».

A volte le persone vengono a chiedere informazioni ma essendo titolari di un diritto di credito per importi inferiori a 1.000 euro, non è previsto il rimborso del 10% perché inferiore ai 100 euro.

A tutte le persone che hanno diritto ricordiamo che non c’è fretta perché sono a disposizione 90 giorni e non sarà presa in considerazione la data di presentazione della domanda.

La Camera di commercio Venezia Giulia ha pubblicato sul proprio sito all’indirizzo www.vg.camcom.gov.it l’informativa e la modulistica per permettere alle persone che hanno titolo di presentare domanda, ricordando che essendo questo periodo sottoposto alle regole in vigore per garantire la sicurezza durate la pandemia da Covid 19 dovrà essere rispettato il distanzia distanziamento ed evitato ogni tipo di assembramento. Per tale ragione si consiglia di presentare la domanda attraverso Pec o invio di raccomandata con ricevuta di ritorno come più sotto indicato.

Per chi è

I soci prestatori di “Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli – Soc. Cooperativa” residenti in Friuli Venezia Giulia dal 12 agosto 2021 (data di entrata in vigore della L.R. 13/2021) sono i destinatari dei ristori erogati dalla Camera di Commercio Venezia Giulia su delega della Regione Fvg. I termini per la presentazione delle domande sono aperti dal 15 novembre 2021 fino al 15 febbraio 2022

Dove andare

Le domande potranno essere presentate utilizzando l’apposito modello a mezzo Pec sottoscritta con firma digitale dalla persona fisica richiedente; a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento;

presso lo sportello della Cciaa Venezia Giulia secondo i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30

Stante il permanere dell’emergenza Covid, di prega di voler privilegiare l’invio delle domande a mezzo Raccomandata Ar. o Pec.

A chi rivolgersi
In quale orario
Recapiti

I soci prestatori ammessi alla procedura concorsuale di “Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli – Soc. Cooperativa” devono fare riferimento a

Camera di commercio
Venezia Giulia
Francesco Auletta
Tel. 040 6701281 6701400

I soci prestatori ammessi alla procedura concorsuale di “Coopca-Società Cooperativa Carnica di Consumo” devono fare riferimento a

Camera di commercio
Pordenone-Udine
Martina Urbani
Tel. 0432 273224

Composizione negoziata delle crisi d’impresa

1 Dicembre 2021 | Di |

Composizione negoziata delle crisi d’impresa

Lo strumento consente una verifica puntuale delle situazioni economiche – finanziarie

La (Legge 21 ottobre 2021 n.147 di con­versione del DL 118/2021), recante misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori mi­sure urgenti in materia di giustizia, introduce la “Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”.

Lo strumento offre supporto alle imprese per consentire di contenere e superare gli effetti negativi dell’emergenza economica e finanziaria, affrontare situazioni di crisi, indebitamento o insolvenza tramite la con­sulenza di un esperto indipendente a nomina della Camera di commercio in cui l’impresa ha sede legale.

Sarà l’esperto a impegnarsi al fine di agevolare la trattativa tra l’imprenditore e gli eventuali creditori o soggetti interessati. Le attività dell’esperto hanno il fine di indi­viduare una possibile soluzione che vada a colmare le necessità economico-finanziarie dello squilibrio dell’azienda.

Il servizio di composizione negoziata è acces­sibile su piattaforma nazionale Unioncamere https://composizionenegoziata.camcom.it/ocriWeb/#/home

Mentre c’è il Super Green Pass resta la richiesta d’obbligo vaccinale di categorie economiche e sindacali

1 Dicembre 2021 | Di |

RICHIESTO ANCHE IL CONTROLLO AI CONFINI

 Arriva il Super Green Pass adottato dal Governo, ma c’è anche la posizione ferma e decisa delle categorie economiche che, riunite in Camera di commercio Venezia Giulia con le rappresentanze sindacali sono andate addirittura oltre, richiedendo l’applicazione l’obbligo vaccinale. Le sole Categorie economiche, inoltre, si sono spinte oltre con l’auspicare il lockdown per i non vaccinati nel caso in cui ci fossero delle condizioni di contagio superiori alle soglie previste per l’applicazione di restrizioni alla mobilità delle persone e alle attività economiche.

Trieste è sicuramente la città d’Italia che ha maggiormente risentito delle manifestazioni dei No Green Pass. Manifestazioni di protesta che, indipendentemente dalle motivazioni che le ispirano, hanno messo in seria difficoltà le attività imprenditoriali commerciali, di servizio, artigianali, turistiche, in particolare, già duramente colpite dalle conseguenze della crisi epidemica dalla quale si stavano faticosamente riprendendo.

Durante lo svolgimento di queste manifestazioni è stato molto difficoltoso, talvolta praticamente impedito, l’esercizio di ogni attività lavorativa. E dopo alcuni giorni hanno iniziato a risalire i contagi arrivando ora a situazioni di estrema difficoltà negli ospedali di Trieste e Gorizia, dove vengono penalizzati coloro i quali si sono già vaccinati, ma che sono in attesa di altre prestazioni al momento sospese a causa dell’impennata dei contagi.

«Inoltre, alla luce di quanto sta accadendo – dice Antonio Paoletti – con l’esplosione dei contagi nelle vicine Austria, Slovenia e Croazia, mi chiedo, perché al momento non sia stato istituito il controllo del Green Pass ai confini. Perché, ricordo, molto spesso questi Paesi sono solo vie di transito da altre zone, come ad esempio i Balcani, o anche la Repubblica Ceca e altre nazioni europee in cui i contagi sono esplosi incontrollati.

A marzo del 2020, quando i casi erano ben più circoscritti, questi Paesi intervennero molto drasticamente nei nostri confronti chiudendo l’accesso agli italiani. In una fase così difficile e delicata, anche alla luce delle restrizioni entrate in vigore nei Paesi confinanti chi controllerà l’ingresso di non vaccinati in Italia e nei nostri negozi e centri commerciali?».