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Venezia Giulia Economica - CCIAA della Venezia Giulia

INIZIATIVE SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE E DATI SULLA NUMEROSITÀ E CONSISTENZA DELLE IMPRESE

10 Novembre 2025 | Di |

Novembre è il mese dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne con iniziative solidali e campagne di sensibilizzazione per trasformare l’impegno in un messaggio concreto e di cambiamento.

Il mese di novembre riveste un significato particolare anche per l’azione della Camera di commercio Venezia Giulia. Questa mattina nella sala Desiata sono state presentate una serie di iniziative in cui protagoniste saranno le imprenditrici della Venezia Giulia.

Alla fine del 3.o trimestre 2025 il settore economico regionale consta in 137.017 “imprenditori” attivi (aggregato che comprende titolari, amministratori, soci e altre cariche nell’impresa), suddivisi in 97.524 uomini e 39.493 donne (28,8%). A livello nazionale le imprenditrici risultavano alla stessa data il 27,9% del totale. Vengono definite “femminili” quelle imprese nelle quali la percentuale di partecipazione femminile, e dunque il potere decisionale, risulta superiore al 50% (secondo criteri che naturalmente si differenziano in base alla natura giuridica dell’impresa). E con riferimento sempre al 3.o trimestre 2025 le imprese femminili attive nella Venezia Giulia risultavano 19.959 su 87.087 con un tasso di “femminilizzazione” del 22,9%.

<Un tema di grande rilevanza per l’universo imprenditoriale femminile è quello del credito – ha rilevato il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti – e in Italia, i dati principali disponibili sul “gender credit gap” – ossia la disparità di genere nell’accesso al credito bancario – mostrano che per i finanziamenti alle famiglie (prestiti privati): le donne ricevono circa il 20% del totale del credito erogato individualmente. Situazione che ha spinto l’Ente camerale a promuovere iniziative sul tema con corsi formativi e un prodotto del Confidi Venezia Giulia studiato appositamente per le imprenditrici>.

Varie sono le azioni proposte dalla Consulta per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio Venezia Giulia. <Il Comitato – ha ricordato la presidente Cristina Rovis – ha realizzato la guida “Donne In Affari: il potere dell’educazione finanziaria”, con l’obiettivo di offrire un supporto pratico ed esaustivo, fornire gli strumenti necessari per comprendere i principi finanziari fondamentali, gestire le risorse con saggezza e sviluppare una mentalità imprenditoriale resiliente con numerosi approfondimenti. A ciò sono seguiti webinar tematici gratuiti che hanno caratterizzato tutto il 2025 che andrà a concludersi con il convegno del 21 novembre a Gorizia dal titolo “Donne e cultura oltre il confine”>.

Tenendo in considerazione di questi aspetti proprio su input della Camera di commercio Venezia Giulia nasce “Gestione Donna”, iniziativa frutto della collaborazione tra Confidi Venezia Giulia e il Comitato per l’Imprenditoria Femminile camerale.

<La linea di intervento – sono le parole del direttore di Confidi Venezia Giulia, Pierluigi Medeot – si propone di facilitare l’accesso al credito delle imprese femminili di dimensioni contenute della Regione Fvg, supportandole nella realizzazione dei loro progetti e rispondendo alle loro esigenze di liquidità, contribuendo così alla loro crescita e competitività. È previsto infatti il sostegno alla liquidità aziendale e alla realizzazione di progetti di investimento per le imprese a conduzione femminile di dimensioni contenute con un importo massimo finanziabile complessivo per impresa pari ad euro 200.000”. Si tratta, come ha ricordato la funzionaria del Confidi Venezia Giulia, Gianna Culot, di un prodotto che intende dare alle imprenditrici risposte certe in tempi brevi, come ha anche rilevato l’imprenditrice Aleksandra Pangerc da anni attiva all’interno del Comitato camerale sull’imprenditoria femminile>.

Patrizia Andolfatto, direttrice operativa di Aries Scarl, azienda in house della Camera di commercio Venezia Giulia si è invece soffermata sul convegno “Donne e cultura oltre il confine” che si svolgerà a Gorizia, il 21 novembre e che <si proporrà – ha riferito – di valorizzare la centralità della donna nella costruzione dell’identità comune e nello sviluppo delle relazioni sociali e imprenditoriale a cavallo di un confine che in passato ha vissuto molte criticità>.

Sul sito della Camera di Commercio disponibile la scheda tecnica della linea d’intervento CONFIDI-GESTIONE DONNA.

Mittelmoda Special Edition GO!2025

4 Novembre 2025 | Di |

Sabato 8 novembre a Gorizia

Grazie alla Camera di Commercio Venezia Giulia, in occasione di GO 2025!, Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura, sabato 8 novembre alle ore 10.30 al Teatro Verdi di Gorizia si terrà un’edizione speciale di Mittelmoda, con un defilé unico ed originale, aperto al pubblico, ad ingresso libero (fino ad esaurimento posti disponibili).

La “special edition” di Mittelmoda vedrà entrambi i contest (quello “senior”, International Lab – The Fashion Award, e quello “junior” regionale District) in un unico spettacolare momento che fonda insieme il tessuto locale dei giovani del nostro territorio che studiano ”Moda” nelle Scuole della nostra regione, con il network internazionale, creato in 30 anni di attività e di relazioni con le nazioni estere, portando in città i migliori talenti della scena mondiale del fashion del futuro e facendo di Gorizia/Nova Gorica la più grande ed unica passerella dove la Cultura del bello, del ben fatto e della creatività si pone a base del progresso socio-economico, in un virtuoso dialogo con le Imprese del settore.

Mittelmoda The Fashion Award è uno dei concorsi di moda più ambiti e conosciuti a livello internazionale. Nato a Gorizia nel 1993, ha sviluppato una rete internazionale di contatti con oltre 680 scuole di fashion design in 71 Paesi, diventando così una possibilità concreta di scambio e confronto per la creatività internazionale che vuole interagire con le imprese del settore, facendo soprattutto leva sul bello e ben fatto, che caratterizza il Made in Italy. 

International Lab of Mittelmoda, presieduta da Matteo Marzotto e con Angela Missoni in rappresentanza di Camera Nazionale della Moda Italiana, è una realtà senza scopo di lucro, indipendente, e per questo motivo è in grado di mirare a sostenere sia la creatività, sia l’artigianalità, sia l’orientamento ai mercati di nuovi progetti e prodotti per tutta la filiera: dai materiali e tessuti, agli abiti e maglieria, fino agli accessori (borse, scarpe, occhiali ecc.) ed ai gioielli, offrendo un punto d’incontro e un luogo dove confrontare idee, proposte, innovazioni e creazioni ai rappresentanti delle aziende del fashion system, ai media internazionali, al pubblico specializzato, ai docenti, agli studenti, nonché ad ogni talento emergente nella moda.

Anche a seguito del Protocollo d’intesa tra International Lab of Mittelmoda e tutte le Associazioni Nazionali di Confindustria rappresentative delle Imprese dei settori dell’intera filiera del comparto tessile-moda-accessori (Confindustria Moda-Federazione Tessile Moda, Assocalzaturifici, Anfao-Aziende Occhiali), nonché con il supporto delle principali fiere del settore (Milano Unica, Lineapelle, Mido, Micam ed altri) e con la collaborazione della Fondazione del Tessile italiano, International Lab of Mittelmoda si è prefissa l’obbiettivo di essere sempre più un contenitore per attrarre e scoprire talenti di creatività per l’industria di varie e diverse professionalità e competenze, preziose per tutte le filiere del Made in Italy e del fashion system italiano nel senso più estensivo del termine (e quindi tessuti e materiali, abiti, maglieria, borse, scarpe, occhiali, accessori, pelletteria, gioielli), nonché di figure importanti ed essenziali per la filiera produttiva (ad esempio modellisti, web marketing operator, content digital marketing operator ed altro).

PESCA E ACQUACOLTURA AI RAGGI X PER UN SETTORE IN RAPIDA TRASFORMAZIONE

23 Ottobre 2025 | Di |

Il Galpa Fvg in prima linea a fianco di pescatori e aziende per innovare e trasformare un prodotto di cui c’è sempre meno disponibilità in natura

Si è svolto questa mattina in Camera di commercio Venezia Giulia il convegno dal titolo “Il futuro del prodotto ittico in Alto Adriatico: cambiamenti climatici, trasformazione di prodotto e nuovi scenari di consumo”. Nell’incontro sono state trattate tematiche quanto mai attuali, che toccano da vicino non solo gli operatori della pesca e dell’acquacoltura, ma l’intera filiera alimentare, le comunità costiere e il futuro stesso del nostro rapporto con il mare.

L’Alto Adriatico è una delle aree più ricche e complesse del Mediterraneo. Un mare che da sempre rappresenta una risorsa vitale, un patrimonio di biodiversità e cultura, ma anche un ecosistema fragile, oggi messo alla prova da pressioni ambientali, economiche e climatiche senza precedenti.

Negli ultimi anni, gli effetti del cambiamento climatico — l’aumento delle temperature marine, la variazione della salinità, la modifica dei cicli biologici delle specie — stanno incidendo profondamente sulla produttività, sulla distribuzione del pescato e sulla sostenibilità delle attività tradizionali.

L’incontro, come peraltro Fish Very Good, sono iniziative della Camera di commercio Venezia Giulia e del Galpa FVG finanziate nell’ambito del PN FEAMPA – Fondo Europeo per gli Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura 2021 – 2027” – Regione Friuli Venezia Giulia.

“Produzione e condizioni ambientali sostenibili – sono le parole di Stefano Zannier, assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia – stanno assieme dal punto di vista culturale e da quello ambientale, perché altrimenti in futuro non ci sarebbe più produzione. Il comparto della pesca ha al suo interno delle componenti che soffrono in maniera pesante le situazioni generate dagli organismi alieni, penso al granchio blu o alle mucillagini e questo va a colpire la molluschicoltura. Altre parti del comparto pesca con rete o piccola pesca che danno risultati diversi. La piccola pesca è colpita dagli effetti del granchio blu, ma in generale è un comparto che ha due velocità completamente diverse”.

“Puntiamo molto sui giovani – ha spiegato Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – e l’obiettivo di Fish Very Good è anche quello di far conoscere il prodotto dell’Alto Adriatico, ovvero quel pesce povero che si tende a non cucinare anche se in realtà è molto buono. Facciamo promozione nelle scuole, nelle pescherie e nei ristoranti dove proponiamo questo pescato con caratteristiche organolettiche importanti. A fianco di questa azione poniamo grande attenzione al tema della trasformazione del pescato con una filiera che sta crescendo con anche nuove opportunità per le piccole imprese. Per noi è fondamentale sostenere i giovani per avvicinarli a questo settore che ora è molto tecnico e innovativo ed è in grado di costituire un ottimo sbocco lavorativo”.

“Le problematiche del settore della pesca sono note e riducono l’offerta e mettono a repentaglio l’attività dei pescatori – ha spiegato Pierluigi Medeot, presidente del Gruppo di azione locale per la Pesca e l’acquacoltura Friuli Venezia Giulia (Galpa Fvg) – ed è un problema che riguarda l’intero Alto Adriatico e ci ripromettiamo di studiarne gli effetti assieme ai Galpa del Veneto e dell’Emilia Romagna. La Regione ha delegato l’attività del Galpa Fvg alla Camera di commercio Venezia Giulia – prosegue – per aiutare gli imprenditori della pesca, dell’acquacoltura, della molluschicoltura a trovare soluzioni per affrontare le tematiche in campo, diversificando le attività di pesca, lavorando e promuovendo il prodotto, assistendo le aziende sui vari fronti che vanno dalla creazione dell’impresa al reperimento del risorse. Con l’incontro odierno, inoltre, abbiamo agganciato il prodotto pesca ad altre realtà attraverso le quali si cerca di valorizzarlo”.

“I cambiamenti climatici, sono avvenuti da sempre nel Mediterraneo – ha riferito Diego Borme, ricercatore dell’Ogs – ma oggi lo fanno con dei tempi molto più rapidi che stentano a far sì che l’ambiente riesca ad adattarsi velocemente e comportano a cascata problematiche nella gestione delle risorse e nella capacità degli operatori del settore di adeguarsi ad altre specie che provengono da acque più calde o alle specie aliene”.

 “I fasolari negli ultimi anni hanno subito una diminuzione di presenza in mare – dice Massimo Pedronetto, ad di Op I Fasolari – non per lo sforzo di pesca ma per il cambiamento climatico: basti pensare che il cambiamento climatico può determinarne la moria e, per valorizzare il prodotto e supportare la diminuzione di prezzo dovuta alla diminuita raccolta del prodotto abbiamo iniziato un processo di trasformazione dal mezzo guscio alla polpa di fasolari”.

Carlotta Santolini, ceo di Mariscadoras, ha raccontato che la sua azienda ha creato la prima filiera italiana del granchio blu. “Ogni giorno – ha detto – noi acquistiamo il granchio blu dal Delta del Po e lo trasformiamo in prodotti sia per i supermercati che per l’Horeca italiana sotto forma di  polpette, sughi, polpa di granchio al naturale e lo esportiamo anche negli Stati Uniti, trasformando questo prodotto non in un problema ma in una risorsa”.

Alessio Greguoldo, di Ostrica la Perla del Delta, ha ricordato che “dal 2016 hanno importato in Italia una tecnica innovativa che attraverso energie rinnovabili, fotovoltaico ed eolico, ha riprodotto l’effetto marea nel Delta del Po, creando le condizioni per dar vita a un prodotto di eccellenza allevando in verticale le ostriche, con tanta manualità per quanto riguarda la lavorazione che ha generato numerosi posti di lavoro”.

Stefano Ferluga di Cape Trieste ha raccontato che la sua è “una piccola azienda che si occupa di prodotti ittici sottolio, in particolare del pesce azzurro del mare Adriatico, nata nel 2022 e ora capace di distribuire in regione ma anche in Veneto ed Emilia Romagna. È un prodotto di nicchia curato nei minimi dettagli, dalla pesca all’inscatolamento, con antiche ricette che prevedono l’utilizzo di sale naturale, olio d’oliva e niente conservanti”.

Genny Busetto, co-fondatrice di Mitilla, ha sottolineato che “la cozza di Pellestrina è la selezione del nostro vivaio dove produciamo cozze da tre generazioni e abbiamo deciso di creare un prodotto di altissima qualità che da commodity è diventato un brand, perché solo i frutti migliori diventano Mitilla, che è perfettamente tracciabile e deriva solo dal nostro vivaio”.

“Borsa merci raccoglie per conto di Unioncamere e su indicazione del ministero delle Imprese e del Made in Italy i dati relativi ai mercati all’ingrosso del settore ittico – ha affermato Fabrizio De Giacomi, responsabile dei mercati all’ingrosso di Borsa merci telematica italiana – con più di mezzo milione di rilevamenti negli ultimi anni che consentono di avere una visione complessiva di ciò che accade nei mari italiani. Abbiamo un incremento complessivo del prezzo della specie ittica pescata già da almeno 3-4 anni e lo osserviamo con differenze da prodotto a prodotto. C’è stato un chiaro aumento del prezzo del pesce azzurro – continua – e del pesce bianco in generale, come anche dei fasolari e delle vongole, con un trend simile e meno marcato per i prodotti di allevamento. Alcune differenze ci sono, ad esempio, per le mazzancolle che hanno avuto un calo delle quotazioni dovuto ad un aumento delle catture, uno dei pochi casi in cui il prezzo è diminuito a causa di un aumento dell’offerta dovuto al cambiamento climatico e della capacità della specie di occupare il proprio spazio biologico”.

Incontro di presentazione di Fish Very Good 2025

10 Ottobre 2025 | Di |

Presentato questa mattina sulla terrazza dello stand della Camera di commercio Venezia Giulia – Sistema camerale Integrato della Venezia Giulia “Fish Very Good 2025”, il festival in programma dal 23 al 26 ottobre nei comuni aderenti al Gruppo di Azione Locale Pesca e Acquacoltura del Friuli Venezia Giulia GALPA FVG, ovvero Muggia, Trieste, Duino Aurisina, Monfalcone, Grado e Marano Lagunare.

“Come Gruppo di Azione Locale per la pesca e acquacoltura del FVG – afferma il presidente Pierluigi Medeot – siamo oggi qui a presentare uno dei progetti più importanti della Strategia di Sviluppo locale, ovvero il progetto di promozione e valorizzazione del prodotto ittico del Friuli Venezia Giulia, Fish Very Good. L’iniziativa è la continuazione della progettualità avviata con le scorse programmazioni. L’impegno come GALPA FVG attraverso la sua capofila Camera di Commercio è di far conoscere apprezzare  e valorizzare il prodotto ittico FVG, ovvero Fresco Vicino e Genuino”.

L’Alto Adriatico sta soffrendo cali drastici della presenza di stock ittici e le conseguenze dei cambiamenti climatici, dell’innalzamento delle temperature, della diffusione delle specie aliene e delle mucillagini. Abbiamo letto e visto con preoccupazione gli effetti del Granchio Blu, che in zone di Italia a noi vicine, ha messo in ginocchio l’intera categoria e anche nelle nostre acque, ad esempio a Marano Lagunare (Ud), ha causato moltissimi danni. E i molluschi bivalvi, il fiore all’occhiello dell’economia ittica del Friuli Venezia Giulia, hanno fatto registrare numeri di prodotti commercializzati via via decrescenti negli anni.

Sappiamo come ormai i consumi di prodotti ittici si stiano indirizzando verso poche specie, per lo più importate, anche in posti a noi distanti, alcune delle quali allevate o pescate con metodologie scarsamente sostenibili. Sia nel consumo domestico che in quello della ristorazione si tende a proporre e scegliere sempre lo stesso prodotto.

NECESSITÀ DI NUOVE ATTIVITÀ

La vendita diretta, la somministrazione, la piccola trasformazione artigianale, così come quella più articolata e industriale, per alcune tipologie di prodotto, la diversificazione con il pescaturismo e l’ittiturismo costituiscono delle necessità assolute. Se solo 10 anni fa parlavamo come di un’opportunità, oggi questo cambiamento diventa impellente e necessario.

La Camera di Commercio attraverso Aries sta investendo molto nella valorizzazione delle nostre eccellenze. Agroalimentari. “Quello della pesca è un tema che ci sta particolarmente a cuore”, afferma il presidente camerale Antonio Paoletti. Fish Very Good è iniziato la prima volta nel 2015, poi si è perso e complice la pandemia, è stato ripreso solo con il 2021.

La Camera di Commercio crede fortemente nello sviluppo di questo progetto e delle attività del GALPA. 

“Questa edizione ha visto il coinvolgimento della ristorazione locale, cui è stato chiesto – spiega Antonio Paoletti – di preparare e inserire nel proprio menù, nei giorni dell’evento, il Piatto Fish Very Good , ovvero una preparazione a base di una ricetta con prodotto ittico locale e stagionale, in particolare con specie meno conosciute”. 

Nel sito www.fishverygood.it sarà possibile conoscere i ristoratori e le loro proposte. La ristorazione è fondamentale, sempre di più, così come i food influencer, specie tra i giovani.  Nel convegno che approfondirà questi temi, il programma giovedì 23 ottobre, avremo illustri ospiti che ci aiuteranno a capire come e dove si forma l’opinione pubblica. Sono state coinvolte anche le pescherie, con l’obiettivo di favorire in quelle giornate della manifestazione la proposta del pescato locale, presentandolo anche con una prima lavorazione che possa favorire il suo acquisto, la sua preparazione e il suo consumo.

“La Fipe supporta la Camera di commercio e Aries in questa iniziativa – afferma Stefano Lonza, presidente di Fipe Trieste – ed è il primo esperimento di un nuovo panorama che porta anche i ristoranti ad essere messi in scena in modo primario con una grande partecipazione dei nostri associati, tra i quali anche quelli più rappresentativi che danno forza e lustro alla manifestazione e metteremo in tavola delle ricette dedicate per spingere il prodotto del Golfo che è di grande eccellenza”. All’iniziativa hanno aderito al momento ventisette ristoranti.

Importante la partecipazione delle scuole, in particolare gli istituti alberghieri; che hanno coinvolto diverse  loro classi nella visita ad alcune realtà produttive di pesca e acquacoltura e di mercati ittico in Friuli Venezia Giulia. 

MESTIERE DEL PESCATORE 

Uscire con continuità in mare, pescare pesce secondo una calendarizzazione naturale prestabilita e portarlo al mercato è un modello di business storico che da tempo sta mostrando segni di cedimento.

Alla manutenzione delle reti, alla cura della propria imbarcazione attraverso il rimessaggio, e all’abilità di pescare si sommano nuove necessità, capacità e conoscenze richieste dal mercato.

“Le iniziative del GALPA FVG parlano di pesca a 360 gradi promuovendo la conoscenza del pesce a chilometro zero, salvaguardano la biodiversità, ma con il lavoro avviato lo scorso anno – ha sottolineato il vicesindaco del Comune di Trieste, Serena Tonel – dovrà affrontare anche i temi di un ricambio generazionale che sostituisca gli imprenditori in uscita dall’attività con persone nuove, soprattutto giovani e proprio su questi temi siamo  impegnati come amministrazione comunale nell’avvicinare e formare a questa professione”.

ESPERIENZE TURISTICHE 

Il programma di Fish Very Good sarà arricchitocon esperienze turistiche. Sono previste uscite in pescaturismo e escursioni nautiche e naturalistiche nelle zone di pesca, a Muggia, a Trieste a Duino Aurisina. nella Laguna di Grado e Marano Lagunare, visite ad impianti e allevamenti.

Sarà valorizzato il punto più a Nord del Mediterraneo a Monfalcone, nel rinnovato porticciolo di Nazario Sauro, dove sarà possibile in un unico luogo acquistare, degustare e conoscere diverse specie ittiche

A Grado è di estremo interesse per noi avviare una prima collaborazione con una nuova iniziativa, Calle di Bacco, sviluppata in loco organizzata da Confcommercio Gorizia di Grado e patrocinata dal nostro partner Comune di Grado che intende valorizzare i prodotti e vini tipici del territorio, in piena sintonia con le finalità di Fish Very good. 

Proprio Grado sarà uno dei luoghi ove poter immergersi nell’aspetto culturale della pesca, grazie alle visite guidate al Museo della pesca e della Civilità Lagunare, la cui realizzazione è stata finanziata dal piano d’azione del GALPA , cosi come sono previsti agli altri musei dedicati alla pesca, come il Museo della pesca del Litorale triestino , a Santa Croce – Trieste, e alla Laguna, con il Museo archeologico della Laguna a Marano lagunare .

La giornata dell’olio extra vergine della Venezia Giulia e di Olio Capitale nello stand della Camera di commercio Venezia Giulia in Barcolana

10 Ottobre 2025 | Di |

Trieste – Nello stand della Camera di commercio Venezia Giulia – Sistema camerale Integrato della Venezia Giulia protagonista l’olio extra vergine di oliva della Venezia Giulia e di Olio Capitale, il Salone degli Oli Extravergini Tipici e di Qualità organizzato da 18 anni dalla Camera di Commercio Venezia Giulia.

In apertura dell’incontro con l’associazione Nazionale Città dell’Olio il presidente camerale, Antonio Paoletti ha anticipato che le date e alcuni contenuti  dell’edizione di Olio Capitale 2026 che si svolgerà dal 13 al 15 marzo.

“L’evento sarà focalizzato – commenta Paoletti – sul tema delle nuove generazioni, con protagonisti i giovani, sia come produttori che consumatori dell’olio extravergine di oliva. L’obiettivo è quello di evidenziare il ruolo fondamentale delle nuove generazioni nel garantire la continuità, l’innovazione e la sostenibilità di un patrimonio agricolo e culturale millenario”. 

L’incontro odierno è stato anche dedicato a “Oleoturismo: la Raccolta turistica delle olive” con l’illustrazione del Protocollo d’Intesa tra l’Associazione Nazionale Città dell’Olio e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro per la regolamentazione della raccolta turistica delle olive, disponendo delle linee guida che forniscono indicazioni precise, affinché queste attività si svolgano in maniera sicura e nella legalità.

Obiettivo della raccolta, che ha carattere divulgativo, educativo e ricreativo, è far conoscere le tecniche tradizionali e moderne di raccolta, le caratteristiche agronomiche degli oliveti e il valore culturale e produttivo dell’olio extravergine d’oliva. All’incontro sono intervenuti il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Michele Sonnessa, il direttore generale dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Antonio Balenzano e vari produttori locali di olio extravergine di oliva.

Sulla terrazza dello stand durante tutta la giornata per gli appassionati la possibilità di passare all’ Oil Bar per degustare gli oli della Venezia Giulia e gli oli vincitori della 19.a edizione del Concorso internazionale Olio Capitale.

Festival del Cambiamento 2025: Gorizia Città della Pace Giusta, 8 ottobre 2025

29 Settembre 2025 | Di |

Gorizia, 23 settembre 2025

Mercoledì 8 ottobre Gorizia ospiterà il “Festival del Cambiamento: Gorizia città della pace giusta” evento internazionale organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia assieme a International Strategic network (ISN) e MedOr Italian Foundation, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio di Unioncamere e dell’Università degli Studi di Trieste, che si propone come un momento di riflessione e confronto su alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo, mettendo al centro l’idea che il cambiamento non è soltanto inevitabile, ma necessario.

In un mondo attraversato da crisi geopolitiche, tensioni economiche e conflitti, Gorizia, assieme a Nova Gorica solo la Capitale europea della cultura 2025, esempio di dialogo e convivenza, il luogo simbolico in cui interrogarsi sul futuro dell’Europa e dell’ordine internazionale.

“Il cuore del Festival è l’idea che il cambiamento, per essere autentico, deve avere come orizzonte una pace giusta: non una pace apparente o frutto di compromessi al ribasso, ma una pace fondata su equità e sicurezza condivisa – ha detto Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – e le discussioni che animeranno la giornata, con voci provenienti da più Paesi, intrecceranno riflessioni su sicurezza, economia e diplomazia, evidenziando come la ricerca di soluzioni durature passi da scelte coraggiose e da un multilateralismo capace di garantire equilibrio e responsabilità. Assieme alla Giunta camerale e con il coordinamento del segretario generale, Pierluigi Medeot, abbiamo inteso proporre questo momento di confronto che a nostro avviso è di fondamentale importanza in questo frangente storico”.

“Gorizia, città di confine e di incontro, diventa così il simbolo di una Europa che deve imparare a cambiare – prosegue Paoletti – per restare fedele ai propri valori, consapevole che solo una pace giusta può dare senso e direzione a ogni processo di trasformazione. E per capire meglio cosa accade in prima linea abbiamo inteso coinvolgere i principali reporter italiani al fronte, perché il giornalismo sul campo è ancora fondamentale per comprendere la verità e non essere abbindolati dalle fake news architettate da algoritmi costruiti apposta per disinformare e creare tensioni”.

Il Festival, dopo la sessione di apertura con i saluti istituzionali, si svolgerà su quattro panel distinti: il primo avrà come tema centrale il futuro dell’Europa in un contesto di crisi multiple, mettendo in evidenza le tensioni tra esigenze di sicurezza, necessità di autonomia strategica e ricerca di una maggiore coesione interna, insieme alle implicazioni politiche e istituzionali per costruire un’Unione più resiliente. Il secondo si concentrerà sull’impatto economico dei conflitti, analizzando come la frammentazione delle catene globali del valore influenzerà produzione, commercio e mercati, e come i processi di ricostruzione potranno ridisegnare le geografie economiche creando nuove opportunità di sviluppo. Il terzo esplorerà il ruolo del multilateralismo e della diplomazia, evidenziando come la cooperazione internazionale e gli strumenti diplomatici potranno contribuire a costruire una pace giusta, sostenibile e duratura, capace di conciliare sicurezza, giustizia e crescita economica. Infine, la quarta e ultima sessione sarà animata da una serie di testimonianze dalla prima linea di giornalisti e inviati sui fronti caldi del mondo di alcuni dei maggiori quotidiani italiani.

“Il Festival del Cambiamento, nel cuore di Gorizia Capitale europea della Cultura insieme a Nova Gorica, è occasione per riflettere sulle trasformazioni globali. Un appuntamento – ha affermato Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia – di grande rilievo per la nostra comunità che affronta temi cruciali per il futuro dell’Europa e del mondo: parlare oggi di pace giusta significa riconoscere che la pace non è soltanto assenza di conflitti, ma presenza di giustizia, dialogo e rispetto della dignità umana. In un tempo segnato da incertezze e tensioni geopolitiche, Gorizia diventa simbolo e laboratorio di convivenza, capace di mostrare come territori di confine possano trasformarsi in ponti di cooperazione. Il Friuli Venezia Giulia intende rafforzare questo ruolo, contribuendo a elaborare idee e proposte che guardino al futuro con responsabilità e visione”.

Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, non ha dubbi: “Sarà un Forum di grande spessore, che coinvolgerà profondi conoscitori della politica, della diplomazia e dell’economia internazionale ed europea: per arrivare a una pace giusta, necessariamente, dobbiamo incrociare tutte queste componenti. Sono certo che da questa giornata di confronti usciranno ulteriori elementi di riflessione per i decisori internazionali”.

Francesco Maria Talò, Ambasciatore, ex consigliere diplomatico del Presidente Meloni e già Rappresentante Permanente dell’Italia presso la NATO, attuale Inviato Speciale dell’Italia per il Corridoio India-Medio Oriente – Europa (IMEC) e socio fondatore dell’International Strategic Network (ISN) osserva che “Gorizia è il luogo giusto per parlare di cambiamento. Mi sembra che l’idea del cambiamento possa essere la bussola per orientarci in un tempo nel quale il vecchio totem della stabilità è messo in discussione ed è, quindi, necessario muoversi in un mondo che corre. Bisogna farlo preservando il bene supremo della pace, che sia naturalmente una pace giusta, la più giusta possibile. In questo senso la storia di una città divisa, e che adesso rappresenta un esempio di riconciliazione in Europa – diventando la capitale della cultura europea accanto a Nova Gorica – è esemplare. In quest’ottica, esperti internazionali in ambito politico, economico e spirituale, dibatteranno a Gorizia l’8 ottobre. Sarà un’occasione per riflettere e poi agire”.

“Siamo circondati dai conflitti, che sembrano senza fine, dall’Ucraina, nel cuore dell’Europa, al vicino Oriente con Gaza. Per questo motivo i giornalisti che raccontano il lato oscuro dell’umanità si ritrovano a Gorizia, che ha superato le lacerazioni della Seconda guerra mondiale, per parlare di speranza e delle strade impervie verso la pace”, ha ricordato il giornalista Fausto Biloslavo, coordinatore del panel dei reporter impegnati al fronte.

https://www.festivaldelcambiamento.com/

Il Sistema camerale fa rete tra le eccellenze nazionali: imprese di Confindustria Salerno in Fincantieri, Nidec Asi e Danieli

11 Settembre 2025 | Di |

Un anno fa a Salerno l’incontro organizzato dalla Camere di commercio di Salerno e della Venezia Giulia per commemorare due eventi storici del 1954 che hanno unito Trieste e Salerno in un vincolo di fratellanza: la tragica alluvione che colpì Salerno e il ritorno di Trieste all’Italia. Oggi l’inizio della missione imprenditoriale organizzata dalla Cciaa Venezia Giulia con Confindustria Salerno e Confindustria Alto Adriatico, che vede coinvolti dodici imprenditori in rappresentanza di 13 importanti aziende del settore metalmeccanico della provincia di Salerno, impegnati in una “due giorni” di visite, presentazioni e incontri B2B in Fincantieri Spa, a Trieste, Nidec Asi Spa, Monfalcone (Go) e Danieli & C. Officine Meccaniche Spa, a Buttrio (Ud). 

Il primo appuntamento questa mattina, nella sala consiglio “Giuseppe Bono” della sede triestina di Fincantieri per un confronto conoscitivo tra le imprese e le loro produzioni con David Negrisin, responsabile Procurement, supply chain del Gruppo Fincantieri, Alessandro Ganzit, responsabile degli acquisti strategici, Davide Conte, responsabile degli acquisti diretti. 

“È stata una giornata intensa con un incontro in Fincantieri di alto livello”, commenta Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia. “Al termine del confronto – continua – ho indicato la possibilità di realizzare un protocollo tra Unioncamere e Fincantieri per fare scouting di aziende da proporre a Fincantieri stessa, ma ciò potrebbe essere fatto anche con altri player mondiali, come possibili fornitori. Il sistema camerale ha una connessione in rete capace di conoscere bene le imprese dei territori e che in caso di necessità, di volta in volta, potrebbe proporre schede selezionate di aziende specializzate nei comparti di interesse”. 

“Inoltre, come Camere di commercio – conclude Paoletti – faremo rete per far conoscere le nostre imprese italiane per creare opportunità di collaborazione, invece di guardare all’estero: siamo un Paese di eccellenze che devono lavorare tra loro, con le proprie capacità innovative e in tal senso questo nuovo percorso del sistema camerale creerà business tra territori”.   

Andrea Prete, presidente della Camera di commercio di Salerno e di Unioncamere non ha dubbi sul fatto che “l’interconnessione all’interno del Sistema camerale è un punto di forza”. “L’Italia – prosegue – è un Paese straordinario, siamo nel G7 grazie alla nostre imprese, siamo la seconda manifattura d’Europa grazie alle nostre imprese e al Sud ci sono tante eccellenze con grandi potenzialità. Le Camera di commercio dimostrano con queste occasioni di essere un sistema che favorisce l’economia del nostro Paese, con una visione a 360 gradi su tutti i settori”.

Per Massimiliano Ciarrocchi, direttore di Confindustria Alto Adriatico questa iniziativa è una “grande opportunità per far interfacciare le imprese del settore metalmeccanico salernitane con grandi player internazionali come Fincantieri, Nidec Asi e Danieli, per creare un rapporto di relazioni più stretto e per questa ragione oggi  era presente anche la presidente della filiera della navalmeccanica di Confindustria Alto Adriatico, Michela Cecotti, perché dal confronto si conoscono elementi in comune tra eccellenze che possono condividere percorsi di crescita per diventare fornitori di grandi gruppi internazionali”.

Laura Caputo, presidente del gruppo Metalmeccanico di Confindustria Salerno non ha dubbi: “C’è la seria speranza di fare Sistema Italia e creare connessioni virtuose nel Paese e come imprenditrice è importante che ci sia una conoscenza tra le realtà più note e altre meno note, ma che sono eccellenze e con alte competenze. Siamo, come Paese, la seconda manifattura d’Europa e possiamo, se lavoriamo assieme, essere competitivi e auspico che da questa due giorni inizino nuovi rapporti di collaborazione”.

Al termine dell’incontro in Fincantieri e prima della conferenza stampa di presentazione dei della missione​ in cui è intervenuto anche il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medeot ricordando quanto “il sistema camerale stia diventando centrale nell’economia italiana e la proposta innovativa nata in Fincantieri di costruire un protocollo di intesa per la selezione di imprese sarebbe una opportunità in più per far crescere l’economia del nostro Paese”, gli imprenditori sono stati accolti dal sindaco Roberto Dipiazza nel salotto Azzurro del Comune di Trieste e nell’occasione è stato illustrato il progetto di rigenerazione urbana Porto Vecchio – Porto Vivo. 

Costituita la rete d’impresa delle “Dimore Storiche della Contea di Gorizia”

24 Luglio 2025 | Di |

Nella foto, da sinistra, Virginia Attems Petzenstein e Paolo Giasone (Villa Attems Cernozza di Postcastro, Gorizia), Diana Piccolomini Clementini (Palazzo Lantieri, Gorizia), Mirella Della Valle e Leopoldo Terraneo (Castelvecchio – Villa della Torre Valsassina Hofer Hohenlohe – Castelnuovo, Sagrado), Alexander Formentini (Castello Formentini, San Floriano del Collio).

Quattro dimore storiche della Venezia Giulia ovvero Villa Attems Cernozza di Postcastro (Gorizia), Palazzo Lantieri di Piccolomini Diana (Gorizia), Villa della Torre Valsassina Hofer Hohenlohe – Castelnuovo (Sagrado), Castello Formentini (San Floriano del Collio) si sono costituite in una rete d’impresa nella sede di Gorizia della Camera di commercio Venezia Giulia. Si tratta di un gruppo di imprese i cui titolari o soci appartengono, in forza di rapporti di discendenza, a famiglie proprietarie di dimore storiche del territorio dell’Antica Contea di Gorizia e Gradisca, che sono presenti da secoli sul territorio e rivestono grande importanza nella storia locale. 

L’iniziativa si inserisce nella ricca offerta culturale che a Gorizia e Nova Gorica sta offrendo GO!2025, beneficiando della visibilità e dei flussi turistici che al territorio sta portando la Capitale europea della Cultura: questo anche ricordando la presenza di numerosi elementi che legano la storia, in particolare di alcune delle famiglie, al territorio del Goriziano a cavallo del confine con la Slovenia.   

L’obiettivo che le imprese si propongono con la Rete è custodire, tramandare e rendere sempre più accessibile al pubblico il patrimonio culturale che esse rappresentano, tramite iniziative comuni e coordinate di accoglienza, ospitalità e di carattere storico, naturalistico e culturale. 

Le imprese della Rete prevedono in particolare di creare e commercializzare pacchetti e itinerari turistici e tematici comuni, realizzando un programma di eventi da organizzare o ai quali partecipare in attività di promozione in Italia ed all’estero.

Tali attività permetteranno alla Rete di contribuire alla creazione di un’offerta integrata culturale, storica e turistica, anche in collaborazione con enti e agenzie pubbliche e private di promozione del territorio e altri partner. In particolare, esse si propongono di costituire e rafforzare collaborazioni con enti ed istituzioni pubbliche e/o private, in sinergia con le attività di marketing territoriale e turistico da queste intraprese.

La Camera di commercio si è fatta promotrice e sostenitrice di questa iniziativa, grazie all’accompagnamento attraverso diversi momenti di confronto per la costituzione della Rete e alla chiara individuazione degli obiettivi e del modus operandi.

“Per la Camera di commercio Venezia Giulia – spiega il presidente camerale Antonio Paoletti – la costituzione delle reti è un obiettivo fondamentale: crediamo fortemente nel valore di un approccio congiunto alle sfide del mercato.  Per tale ragione abbiamo nuovamente affiancato un gruppo di imprese per dar vita a un contratto di rete, fornendo assistenza per la formalizzazione “semplificata” attraverso il Registro Imprese e la firma digitale”.

“L’azione camerale non si ferma qui. Attraverso – conclude Paoletti – i progetti camerali dedicati al turismo intendiamo candidare il circuito che tocca i territori su cui insistono le dimore storiche alla certificazione ospitalità italiana, favorendo al contempo l’incontro con buyer internazionali in occasione degli eventi del progetto nazionale Mirabilia. Speriamo che il territorio possa credere sempre in queste forme aggregative e collaborative, consolidando il ruolo del Friuli Venezia Giulia quale regione imprenditorialmente più “in rete”, poiché detiene il primo posto fra le regioni italiane con il tasso più alto di imprese coinvolte in contratti di rete sul totale delle imprese iscritte al Registro delle Imprese”.

Il Friuli Venezia Giulia verso la leadership nella nautica sostenibile: presentato lo studio sul Distretto econautico

15 Luglio 2025 | Di |

Promuovere il turismo nautico d’alta gamma, attrarre Mega Yacht, investire in infrastrutture sostenibili e fare sistema: sono questi i capisaldi dello studio realizzato da Uniontrasporti con la Camera di commercio Venezia Giulia e il Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia e presentato questa mattina nella sede di Trieste dell’Ente camerale.

La Blue economy, o economia del mare, rappresenta un settore strategico per l’Italia, che contribuisce in modo significativo al Pil nazionale, all’occupazione con migliaia di posti di lavoro e offre opportunità di crescita sostenibile. Il mare rappresenta una risorsa fondamentale per l’Italia che, con oltre 7.500 km di costa e la sua posizione strategica nel Mediterraneo, ha un vantaggio naturale nello sfruttamento delle risorse marine.

La Camera di commercio ha inteso realizzare lo studio per valutare le opportunità di promuovere – in stretta sinergia con l’ente regionale che ha recentemente fatto una legge dedicata – il turismo diportistico e il settore dei Mega Yacht. Si tratta di settori chiave della Blue economy, che si aggiungono ad attività come la pesca, il trasporto marittimo, l’acquacoltura e lo sviluppo di energie rinnovabili marine.

“Secondo i dati del 13.o Rapporto sull’economia del mare, la Blue Economy cresce del 16% annuo, ben più della media dell’economia nazionale. Anche l’occupazione – commenta Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – mostra un segno positivo (+7,7%). Il Friuli Venezia Giulia, seppure sesto per numero assoluto di posti barca, detiene il primato nazionale per densità (165 posti per km di costa). Con 2,7 miliardi di valore aggiunto legato all’economia del mare, il settore rappresenta oltre il 7% del PIL regionale”.

“Da sempre – ha detto Antonio Paoletti – ci occupiamo di Blue economy a tutto campo, con particolare riferimento alla nautica da diporto e alla cantieristica. In questo caso abbiamo aggiornato lo studio già fatto nel 2013, adeguandolo alle novità produttive ma anche al cambiamento avvenuto nel settore turistico che ha influito e influirà in maniera considerevole sulla nautica. C’è un grande impulso e una forte volontà indirizzati ad offrire più servizi e spazi per i Mega Yacht e Trieste può ampliare l’offerta sia all’interno del Porto Vecchio, che nell’area di Porto Lido dove nell’ambito del progetto del Nautaverso la stessa Camera di commercio creerà le condizioni per la realizzazione di una marina con queste particolari caratteristiche. Ci attendono numerose sfide in termini di sostenibilità, formazione ma sono convito che con il nuovo cluster regionale – di cui siamo un componente importante –  MareTC Fvg potrà contribuire a creare sviluppo e a rispondere alle necessità delle imprese anche in termini di innovazione. E in tutto ciò siamo convinti che la Regione Fvg continuerà ad affiancare il comparto con risposte concrete a un sistema che dialoga e lavora bene assieme.”

“Il riconoscimento e la presa d’atto del Distretto nautico – secondo Fabrizio Russo, presidente Coseveg – sono fattori importanti dal punto di vista economico, per un settore resiliente con due aziende che producono yacht di lusso, venute in Italia per il made in Italy. La tradizione della nautica si completa in un Distretto che è la conclusione di una filiera che parte da lontano, ricomprendendo i grandi player e i maestri d’ascia, prendendo in grande valore l’attenzione all’ambiente con produzioni ecosostenibili. E la Legge regionale specifica sulla nautica ed è fondamentale per garantire ulteriore sviluppo”.

Il nostro territorio ha un valore aggiunto importante in cui la politica, le associazioni di categoria e le impres e dialogano con continuità. “Come europarlamentare – ha affermato Anna Maria Cisint – sono a rappresentare il settore marittimo nella commissione competente: l’economia del mare è fatta di tante componenti e il nostro territorio vanta una portualità abbinata a insediamenti vantaggiosi grazie alla Zona Logistica Semplificata che, partendo dal Porto di Monfalcone, fa in modo che ci sia un vantaggio fiscale e meno burocrazia per aggredire un mercato importante”.

Nel portare i saluti dell’assessore regionale Sergio Emidio Bini, per la direzione centrale delle Attività produttive della regione Fvg, Massimo Giordano, ha ricordato “che gli attuali 15.500 posti barca impiegano più di 2 mila persone, con la cantieristica che ne impiega altri 1.350 per costituire assieme il 15% del Pil regionale e il 16% dell’export del Fvg. La legge regionale 11/24 promuove lo sviluppo ecosostenibile e competitivo del settore nautico regionale ed è indubbiamente uno strumento normativo semplice, agevole e innovativo, votato a grande maggioranza dal Consiglio regionale. Un testo che tiene in considerazione – conclude – della formazione professionale, di innovazione e sostenibilità, dello sviluppo dei marina, delle darsene e degli ormeggi, prevedendo incentivi alle Pmi e la promozione del turismo nautico”.

Il Fvg è indubbiamente un laboratorio di innovazione, anche nella definizione della normativa regionale, con una regione “piccola” in cui la forza delle relazioni e delle collaborazioni costituisce il Dna dello sviluppo. “In Friuli Venezia Giulia esiste un confronto continuo – evidenza il presidente di MareTCFVG, Massimiliano Ciarrocchi –  con la nautica che al suo interno ha la componente industriale e quella turistica. Trieste e Monfalcone sono aree caratterizzate dalla costruzione, dall’ innovazione e dalla manutenzione. Fincantieri è leader nella navalmeccanica, Beneteau è leader nella nautica da diporto e al loro fianco esistono filiere di Pmi del territorio che guardano anche alla ricerca di tecnologie rispettose dell’ambiente”.

Il lavoro, commissionato con il supporto di Fit Consulting, analizza il potenziale del Friuli Venezia Giulia nel segmento del diportismo e della cantieristica di lusso, con l’obiettivo di creare un vero e proprio distretto econautico regionale.

“Parliamo di un settore che in Italia muove circa 80 miliardi di euro di valore aggiunto, con un effetto moltiplicatore di 1,8 sull’economia reale. Ma nei comparti più forti del nostro territorio, come la cantieristica, ogni milione investito può attivare oltre 2,5 milioni di ricadute”, ha sottolineato Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti.

“Il territorio ha grandi numeri e attori di primo piano – da Fincantieri a Monte Carlo Yachts – ma soffre un gap nei servizi e nelle infrastrutture rispetto a competitor come Slovenia e Croazia”, ha evidenziato ancora Fontanili. Le tariffe di ormeggio risultano elevate e la qualità dei servizi (manutenzione, assistenza, rifornimenti) è giudicata insufficiente. Le raccomandazioni: avere una visione al 2035”.

Lo studio propone un piano d’azione in tre fasi: 2025–2027 con la definizione delle aree strategiche e del modello di governance del distretto; 2027–2030 con la realizzazione di nuove marine dedicate e avvio di cantieri per il refitting sostenibile; 2030–2035 con l’attrazione di investitori esteri e consolidamento dell’ecosistema industriale. Tra le misure chiave le tariffe agevolate per soste lunghe, la promozione di un brand regionale della nautica di lusso, la partecipazione a fiere internazionali, nonché eventi esclusivi e pacchetti turistici integrati.

“Il distretto econautico è lo strumento per unire tradizione, tecnologia e sviluppo sostenibile. Con investimenti mirati e una regia condivisa, il Friuli Venezia Giulia può diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo per il turismo nautico e la cantieristica d’eccellenza”, ha concluso Fontanili.

Quindici anni fa Beneteau ha deciso di installare la propria filiale italiana a Monfalcone, perché ha ritenuto che il Mediterraneo orientale offrisse possibilità di sviluppo maggiori rispetto al Mediterrano centrale e occidentale: i fatti hanno dato ragione e nella nautica internazionale il mercato orientale sta crescendo, nonostante ci sia un conflitto in essere. “Penso – sono le parole di Fernando Cuogo, CFO di Beneteau Italia – che anche per il Distretto del Fvg sia importante questa visione. Se il distretto riesce ad essere parte centrale di uno sviluppo di tutta un’area, allora sì che può far crescere questa area perché attrarre aziende è fondamentale. A noi – conclude – piacerebbe molto esportare le nostre barche dal Porto franco di Trieste perché sarebbe un vantaggio competitivo enorme, come anche fare attività di refitting nell’area di Punto Franco. In conclusione, la nautica italiana è la prima al mondo e penso che il distretto Fvg possa essere trainante anche nella sua promozione contribuendo alla crescita del Salone Nautico di Venezia con un ritorno che risulterebbe importante per questa regione”.

“La sfida dei Super Yacht è una grande opportunità, c’è sicuramente posto, ma con la consapevolezza – ha commentato Alberto Cattaruzza, presidente di Ocean Srl – che non siamo il Tirreno che vanta una lunga tradizione in questo ambito e non siamo la Sardegna con l’esperienza pluridecennale della Costa Smeralda. Dobbiamo stare attenti a non sbagliare, partendo da un’idea di marine di lusso con basso impatto ambientale e quindi marine green, con prodotti esclusivi e attrezzate con bar, ristorante, piscine, eliporto, con tutte quelle attrezzature che vengono richieste da una clientela che spende molto, ma che è molto esigente perché abituata molto bene sia in altre regioni d’Italia che in Croazia o Montenegro”.

È fondamentale pensare a investimenti negli hub portuali e retroportuali nella nostra regione per portare significative ricadute su tutte le filiere produttive. “La nostra area – ha spiegato Enrico Samer, presidente e ad di Samer & Co. Shipping – è ricca di ormeggi per il diporto e si auspica possano nascere importanti realtà anche per i Mega Yacht, per averli qui stanziali e non solo turistici e per poter quindi fare anche lavori di manutenzione. Per accoglierli sono adatte sia una parte del Porto Vecchio, che Porto Lido come anche zone a Monfalcone. Importante, però, guardare ancor più alla costruzione di yacht dai 50-60 metri in su che in Italia ha pochi spazi.  Il cliente cerca il Made in Italy e in questo momento stiamo lavorando nel porto industriale di Trieste dove si stanno realizzando scafi in acciaio da 40-50m per i cantieri marchigiani, proprio grazie a una logistica funzionale agli spostamenti. Al momento si perde il valore aggiunto della finitura dello yacht, ma abbiamo l’obiettivo di creare un magazzino ampio al punto da contenere Mega Yacht fino a 90 metri, con la possibilità di realizzare anche due yacht da 50-60m in contemporanea. L’obiettivo è quello di poter essere operativi nella seconda metà del 2026. Ciò genererà un indotto incredibile in temini di produzione e occupazione”.

“Libra: Suite Finanziaria per la valutazione dell’assetto organizzativo, economico e finanziario aziendale”

19 Giugno 2025 | Di |

La Camera di commercio Venezia Giulia, in collaborazione con Innexta Scrl – società del Sistema Camerale Italiano – organizza  la presenzione di “Libra: Suite Finanziaria per la valutazione dell’assetto organizzativo, economico e finanziario aziendale”, nella sala Desiata della sede camerale di Trieste (piazza della Borsa,14), martedì 24 giugno con orario dalle ore 11.30 alle 13.

La piattaforma è una Suite Finanziaria che integra differenti servizi digitali finalizzati alla valutazione economico-finanziaria e organizzativa della propria impresa. L’obiettivo è di fornire alle imprese strumenti per prevenire la crisi e misurare il proprio stato di salute economico-finanziaria.

La Camera di commercio Venezia Giulia concederà ad un numero limitato di imprese la possibilità di accedere alla suite per l’elaborazione gratuita di una valutazione economico-finanziaria della propria impresa. L’accesso gratuito alla Suite consentirà a ciascuna impresa di misurare la propria affidabilità e di individuare segnali di allerta che possono presagire situazioni di disequilibrio. Lo strumento è utile anche a facilitare l’accesso al credito dell’impresa, grazie a strumenti mirati a valutarne l’affidabilità creditizia. 

All’incontro sono state invitate a partecipare le Associazioni di categoria di Trieste e Gorizia al fine che le stesse possano poi divulgare la possibilità di utilizzo della suite ai loro associati, nonché i professionisti che si occupano di crisi da sovraindebitamento e crisi d’impresa.

A conferma della propria partecipazione scrivere a rosario.pelleriti@vg.camcom.it