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Transizione ecologica ed energetica: oggi il convegno a Palazzo de Bassa

4 Ottobre 2023 | Di |

Transizione ecologica ed energetica per una sostenibilità che sia strumento per affrontare la crisi climatica e stimolo all’innovazione tecnologica che punta a una crescita imprenditoriale diffusa.  

Questo nuovo approccio in grado di offrire grandi e nuove opportunità per rendere maggiormente competitive le filiere produttive, è emerso nel convegno “Transizione ecologica ed energetica: opportunità e strumenti per le imprese”, organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia e che si è svolto questa mattina nella sala di Palazzo de Bassa, a Gorizia.

“Il sistema nazionale delle Camere di commercio ha avviato il progetto Transizione Energetica, volto a supportare le imprese del territorio – ha ricordato Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – e i principali stakeholder nella realizzazione di progetti per la transizione ecologica, l’efficientamento energetico e lo sviluppo di modelli innovativi di produzione e consumo dell’energia, come possono essere ad esempio le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)”. La Cciaa Vg è impegnata nell’informazione e formazione di imprese e professionisti, enti locali, cittadini sul tema della transizione energetica e delle Comunità Energetiche, con l’attivazione di desk di confronto con le imprese, di tavoli territoriali tra imprese, istituzioni locali, fornitori di tecnologie e centri di competenza per lo studio di interventi di Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio.

Da parte sua, Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia ha inteso rilevare che “la transizione ecologica ed energetica è una tematica di assoluta attualità che condizionerà le nostre scelte future. Consentirà di fornire servizi più innovativi, più economici ed efficienti, oltre che di creare nuovi posti di lavoro, senza trascurare i benefici per la qualità della vita. Una sfida stringente, a cui dobbiamo prepararci anche con approfondimenti come quello odierno”.

Particolarmente impegnata su questo fronte la Regione Friuli Venezia Giulia con Sergio Emidio Bini, assessore alle Attività produttive e Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha affermato che “l’Ente regionale è al fianco delle imprese nel percorso verso la transizione energetica, sostenendole con interventi mirati, come il recente bando da 70 milioni di euro per l’autoproduzione di energia rinnovabile o il masterplan per il recupero dei complessi degradati. La sensibilità sul tema è fortemente aumentata negli ultimi anni e il nostro sistema imprenditoriale si sta dimostrando ricettivo e proattivo rispetto alle linee guida comunitarie. La transizione energetica è oggi elemento essenziale per ogni attività imprenditoriale, al fine di mantenere e rafforzare la propria competitività, la qualità e soprattutto la sostenibilità della produzione. In questo contesto, la Regione ha già dimostrato con i fatti di essere vicina al tessuto produttivo e continuerà ad accompagnarlo nella sfida della transizione energetica, tecnologica ed ecologica”.

Ha portato il saluto al convegno anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Alberto Bergamin, che ha ricordato l’attenzione rivolta alla tematica energetica ed ambientale. Per il vice presidente vicario della Cassa Rurale Friuli Venezia Giulia, Umberto Martinuzzi “al giorno d’oggi il ruolo della finanza sostenibile risulta quanto mai centrale, con l’obbiettivo di contribuire attivamente al cambiamento dell’economia al fine di migliorare le condizioni di vita degli individui e tutelando gli interessi delle generazioni future. Chi meglio di una Cassa Rurale come la nostra, unica nella provincia di Gorizia, può interpretare un siffatto ruolo, stante la sua stessa natura di nascita e statutaria, di servizio al territorio”.

Il tema delle comunità energetiche rinnovabili è stato quindi trattato da Alessandra Motz, ricercatrice dell’Università della Svizzera italiana e socia fondatrice di Energia Nostra che rilevato quanto “il contrasto al cambiamento climatico sia una sfida epocale, da cui dipende il benessere nostro e delle generazioni future. Le comunità energetiche sono uno strumento potente per rendere cittadini e imprese parte attiva della transizione, con importanti benefici per l’economia e la società” e da Marco Bressan, general manager della Eddi Bressan. Per Bressan visti i “costi dell’energia elettrica negli ultimi 2 anni sono state adottate dall’azienda soluzioni per mitigare l’impatto degli ingenti aumenti. È importante per un’impresa far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile ed intraprendere comportamenti virtuosi verso la transizione ecologica ed energetica”.

Il piano di sviluppo della rete elettrica per accelerare la transizione energetica è stato, invece, illustrato da Paolo Manià, responsabile esercizio e telegestione energia elettrica di AcegasApsAmga.

Le Camere di commercio non possono, di fatto, intervenire direttamente nella riduzione dei costi energetici delle imprese, ma possono svolgere un ruolo importante nell’aumentare la consapevolezza del sistema produttivo in merito alle possibili alternative all’attuale quadro di approvvigionamento, favorendo interventi di risparmio ed efficienza e forme di autoproduzione e autoconsumo attraverso le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e, più in generale, attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili. 

“Le attività – ha riferito Annamaria Marconi, Area Innovazione, Digitale e Sviluppo sostenibile di Dintec – su cui Unioncamere e Dintec, società in house del Sistema camerale specializzata sui temi della Digitalizzazione, Innovazione e Doppia Transizione, sono impegnate a partire dal 2021, con una importante accelerazione nello scorso anno, hanno l’obiettivo di supportare le Camere di commercio, sui territori, per il raggiungimento delle seguenti finalità: aiutare le imprese a cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica e dall’uso delle fonti di energia rinnovabile, anche attraverso la realizzazione di un processo info-formativo a livello territoriale; favorire la nascita di CER sul territorio di competenza della Camera di commercio; rafforzare il ruolo della Camera di commercio quale attore privilegiato e punto di riferimento del territorio in materia di transizione energetica”.

Vera Manenti, responsabile Commerciale di IMQ Ambiente, società di ingegneria e consulenza sui temi dell’ambiente, dell’energia e della sostenibilità, è intervenuta evidenziando gli strumenti oggi a disposizione delle aziende in materia di sostenibilità. Manenti ha  inoltre sottolineato “la necessità di mettere a terra un percorso di sostenibilità che, non solo migliori l’efficienza di ciascuna organizzazione, ma che ne valorizzi il business e prevenga rischi derivanti dalla mancata adozione di pratiche di responsabilità sociale e ambientale. Le imprese con buone performance ESG, inoltre, vengono premiate da investitori e consumatori”.

Melchiorre Casisi del Consorzio Energia di Confindustria Alto Adriatico ha fatto riferimento alle  opportunità di risparmio energetico che le aziende possono avere, utilizzando strumenti come la Diagnosi o il Preaudit energetico o i sopralluoghi per progetti di impianti fotovoltaici promossi dal sistema Confindustria Alto Adriatico attraverso i Consorzi e la Task force Energia, al fine di individuare su quali aree aziendali attivare dei progetti di efficientamento o di autoproduzione di energia elettrica.

Di particolare interesse gli interventi delle associazioni di categoria del territorio iniziate da Martin Figelj, presidente di Coldiretti Gorizia. Per Paolo Tanassi, direttore generale di Confcooperative Alpe Adria sono “strategici l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia, per questo stiamo divulgando il modello cooperativo come quello preferibile per la costituzione di una CER, attraverso incontri con le cooperative associate ed i loro soci. Sono inoltre in atto accordi con le banche di credito cooperativo per promuovere le CER ai rispettivi soci e clienti”.

Per Confartigianato Imprese Gorizia è intervento il presidente Ariano Medeot ricordando che “quando parliamo della “necessità ecologica”, non stiamo semplicemente alludendo a un trend o a un argomento popolare del momento. Parliamo della profonda e urgente necessità di riconoscere e rispondere alle problematiche ambientali a cui ci troviamo di fronte, non solo come comunità globale ma anche come individui e imprese. Confartigianato ci crede ed è pronta per questa sfida”.  

“Questa è una giornata che deve sensibilizzare tutti alla necessità di essere attenti all’evoluzione del pianeta”, sono le parole di Gianluca Madriz, presidente di Confcommercio Gorizia, che ha inteso ricordare che “possiamo e dobbiamo essere protagonisti della transizione ecologica ed energetica ogni giorno e in ogni azione quotidiana,  dalla vita privata a quella lavorativa i comportamenti corretti sono già un primo inizio per portare   alla salvaguardia del pianeta e delle future generazioni”.

Federico Trevisan, presidente della Filiera Energia di Confindustria Alto Adriatico ha inteso “evidenziare come le aziende del settore energia di Confindustria Alto Adriatico siano molto attive nel processo di transizione energetica del Friuli Venezia Giulia e le iniziative in portafoglio numerose. Oltre alle molteplici progettualità di efficientamento energetico, le azioni più innovative in campo sono per lo più legate alla generazione/impiego di idrogeno e alla gestione intelligente dell’energia”.

È un momento fondamentale nel quale la Cciaa Vg farà la sua parte. Risulta determinante, in tal senso, ha rilevato nelle conclusioni il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medeot, “che attraverso le associazioni di categoria, le imprese, i professionisti, partendo dai presenti, venga fatta un’azione di sensibilizzazione sulle opportunità offerte dalle transizioni digitale ed energetica”. Nel 2021 gli Stati Uniti hanno speso 550 miliardi di dollari per calamità naturali: “solo investendo in interventi di transizione energetica e ambientale potremmo provare ad evitare un futuro di fenomeni estremi di portata sempre più rilevante”.