Porto di Monfalcone: traffici in crescita. Le attività camerali e il futuro dello scalo.
24 Aprile 2018 | Di Venezia Giulia Economica |
Un valido alleato per il Porto di Trieste
di Gianluca Madriz*
Dopo il tracollo dell’economia mondiale verificatosi nel 2008, e la conseguente contrazione dei traffici registrata dallo scalo di Monfalcone nel triennio 2008 – 2010, pari a circa il 30% del tonnellaggio movimentato nell’anno 2007, il porto di Monfalcone ha registrato una continua crescita sino a raggiungere il proprio record storico nell’anno 2016 con 4.635.875 di tonnellate movimentate, risultato consolidatosi nel 2017 con 4.633.411 tonnellate.
Tali dati, indicano un trend di sviluppo positivo sostenuto dalla ripresa dell’economia dei mercati di riferimento, regionale e nazionale in primis.
Volendo analizzare i dati statistici degli ultimi 10 anni, possiamo apprezzare una certa stabilità nella tipologia merceologica trattata, che conferma la specialità dello scalo nel trattare principalmente rinfuse solide, con una percentuale di circa il 25% a favore del “general cargo” costituito, per la maggior parte dalla cellulosa, merceologia per la quale Monfalcone rientra tra i maggiori player a livello mediterraneo.
Volendo analizzare più nel dettaglio l’andamento delle singole merceologie, si apprezzano le buone performance dei traffici siderurgici, una leggera flessione nella movimentazione della cellulosa, la stabilità nell’approvvigionamento dei combustibili minerali solidi, la pressoché scomparsa del legname e l’ottima performance del traffico di rotabili (autovetture).
Investimenti ASPM
La Camera di Commercio Venezia Giulia, per il tramite dell’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone ha attivamente sostenuto lo sviluppo dello scalo completando, nel periodo in questione, l’infrastrutturazione delle aree di proprietà (ZIM1, ZIM2 e ZIM3) per oltre 31.000 mq, la cui gestione è stata proficuamente affidata alle imprese portuali.
Nel periodo considerato l’Azienda ha ultimato anche i lavori per il riconsolidamento degli approdi 1, 2 e 3 dello scalo e la realizzazione dei retrostanti piazzali, opera che da un lato ha permesso di minimizzare il congestionamento della banchina di Portorosega accogliendo ben 384 imbarcazioni negli ultimi 3 anni e dall’altro ha garantito circa 30.000 mq di nuove aree portuali, oggi principalmente utilizzate dal traffico Ro-Ro.
Attualmente l’Azienda è impegnata nell’esecuzione dei lavori di manutenzione dei fondali del porto di Monfalcone, opera che senza non poche difficoltà, garantirà il ripristino del pescaggio della banchina di Portorosega, a vantaggio di una maggiore e più ampia fruibilità degli approdi alle navi di pescaggio massimo consentito.
Il futuro dello scalo
Il traffico di Monfalcone, se unito a quello dello scalo giuliano, va a rafforzare la leadership vantata a livello nazionale dal Porto di Trieste per rinfuse e merci varie, confermando l’importanza – anche numerica – del sistema portuale del mare Adriatico orientale, con un totale di 66.588.816 ton. di merci movimentate nell’anno 2017. Tale scenario, coerente col processo di sviluppo della portualità regionale, in accordo con le recenti revisioni normative, concretizza le previsioni indicate dall’atto costitutivo dell’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone il quale prevedeva, nel lontano 1975, il raggiungimento di un Ente unitario di gestione dei porti regionali. Da allora abbiamo sostenuto tale processo con particolare lungimiranza anche in tempi più recenti allorché, nel luglio del 2015, si è deciso di cooptare nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda l’allora commissario dell’Authority triestina Zeno D’Agostino, ora Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale, per favorire la cooperazione tra gli scali e l’affermarsi dell’idea di un’Authority unica regionale.
Un’Autorità di Sistema che faccia perno sullo scalo di Trieste e veda nel porto di Monfalcone un valido alleato garantirebbe, infatti, una regia qualificata per coordinare e accelerare lo sviluppo degli scali e dei traffici, valorizzando le peculiarità dei singoli nell’ottica sinergica di un Sistema portuale di elevato spessore e valenza nel panorama logistico internazionale.
*Presidente dell’Azienda Speciale
per il Porto di Monfalcone