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Fatturazione elettronica: il servizio offerto dalla Camera per affrontare la nuova direttiva

21 Dicembre 2018 | Di |

Dal 1.o gennaio 2019 sarà obbligatorio per tutte le imprese, stabilite o identificate nel territorio dello Stato italiano, emettere fattura elettronica nel formato file xml, unico formato accettato dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un obbligo generalizzato, valido sia per le operazione B2B che per le operazioni B2C.

Sono esclusi gli appartenenti ai regimi cosiddetti speciali minimi, forfettari, soggetti identificati, operatori del «regime di vantaggio» e «piccoli produttori agricoli», che possono comunque emettere fatture elettroniche.

Le principali novità della piattaforma

Per supportare le piccole e medie imprese in questa nuova mansione il sistema nazionale delle Camere di Commercio mette a disposizione un servizio gratuito appositamente dedicato che consente – in un’unica soluzione – di compilare, inviare, gestire e conservare, per i termini previsti dalla legge, la fatturazione non solo verso la Pubblica Amministrazione, ma anche verso imprese e privati, senza limitazione di numero.

Sono queste le principali novità che riguardano la piattaforma nata tre anni fa dall’accordo tra Unioncamere e l’Agenzia per l’Italia digitale e realizzata da InfoCamere per permettere alle piccole e medie imprese di far fronte, senza costi aggiuntivi, all’obbligo di emissione delle fatture elettroniche verso tutta la Pubblica amministrazione, in vigore dal 31 marzo 2015. In vista del 1.o gennaio 2019 il sistema di fatturazione elettronica delle Camere di Commercio verrà integrato con il Sistema di Interscambio (SdI), gestito dalla Agenzia delle Entrate, anche con riferimento alle operazioni effettuate verso le imprese (e non solo verso la Pubblica Amministrazione).

Le Camere di Commercio semplificano il sistema

Le Camere di Commercio vogliono così offrire un servizio per semplificare nel concreto la vita delle imprese attraverso la digitalizzazione. Lo strumento non richiede l’installazione di software. Collegandosi al sito www.fatturaelettronica.infocamere.it il cedente, o suoi intermediari, potrà compilare i campi delle fatture e inviarle allo SdI inserendo il codice destinatario di sette caratteri sul quale recapitare le fatture. A sua volta lo SdI verificherà la correttezza di tutti i campi obbligatori ai fini fiscali e dell’indirizzo telematico, controllando che i valori delle partite IVA siano presenti in Anagrafe tributaria.

Se i dati inseriti risultano corretti lo SdI recapiterà la fattura ed invierà una ricevuta di consegna con indicata la data e l’ora di consegna. Un duplicato della fattura consegnata sarà sempre messa a disposizione nell’area riservata del cedente e del cessionario del portale «Fatture e Corrispettivi». Nel caso di mancato superamento dei controlli verrà recapitata entro cinque giorni la ricevuta di scarto al soggetto trasmittente, indicando il motivo dello scarto. Questa ricevuta verrà consegnata anche nel caso di fatture firmate elettronicamente la cui firma non sia valida. La fattura elettronica scartata dal SdI è da considerarsi non emessa. Può essere ritrasmessa entro cinque giorni senza che sia compromesso il rispetto delle disposizioni sulla correttezza del momento della fatturazione.

Il caso fattura emessa ma non ancora ricevuta

Nel caso la ricevuta sia di impossibilità di consegna, la fattura risulta emessa per il cedente ma non ancora ricevuta ai fini fiscali per il cessionario. Sarà quindi il cedente ad informare il cessionario tramite i canali tradizionali che la fattura è a disposizione nell’area riservata. La data di detraibilità dell’IVA per il cessionario scatterà dal momento di presa visione/scarico della fattura. Per ciascuna di queste possibilità le ricevute verranno messa e disposizione nell’area riservata del cedente del portale «Fatture e Corrispettivi». Sia chi emette che chi riceve una fattura elettronica è obbligatorio a conservarla elettronicamente (art. 39 Dpr 633/72). La conservazione non è una semplice memorizzazione della fattura, bensì un processo regolamentato tecnicamente dalla legge (CAD). Queste funzioni sono accessibili dal punto unico di contatto www.impresainungiorno.gov.it e dal sito www.fatturaelettronica.infocamere.it al quale si accede con il proprio identificativo SPID oppure inserendo la propria Carta Nazionale dei Servizi (CNS) che potrà essere utilizzata anche per apporre la firma digitale.

Valentina Feresin