Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Venezia Giulia, laboratorio del cambiamento

26 Febbraio 2021 | Di |

La Venezia Giulia sarà il laboratorio del cambiamento. È quanto emerso dallo studio realizzato dalla Camera di Commercio e The European House – Ambrosetti e denominato “Venezia Giulia 2025. Strategie e azioni per la competitività della Venezia Giulia”. Una analisi completa e concreta risultato di sintesi dell’unione tra i contributi degli stakeholder del territorio e i dati e gli indicatori socio-economici di riferimento.

Come Camera di Commercio abbiamo inteso effettuare una approfondita mappatura della situazione di partenza e degli impatti della crisi da COVID-19 sul sistema economico-sociale, elaborando assieme ad Ambrosetti proposte di azioni per favorire la ripresa del territorio. Proposte che abbiamo messo a disposizione della politica, delle Istituzioni e delle imprese per costruire assieme il futuro di questo territorio in sintonia e sinergia con tutto il Friuli Venezia Giulia. E questo lavoro sta generando numerosi contributi e suggerimenti per andare a completare una visione che passo dopo passo verrà migliorata e integrata.

Nell’elaborare il documento sono state raccolte le testimonianze di imprenditori, organizzazioni sociali e sindacali, Istituzioni pubbliche e private, insomma di una ampia platea di donne e uomini che quotidianamente operano nelle proprie rispettive realtà. Un percorso diffuso e condiviso che ha toccato con mano le criticità del momento e le conseguenze generate dall’emergenza sanitaria da COVID-19, proprio perché abbiamo inteso ragionare e valutare con Ambrosetti lo scenario attuale più coerente e rispettoso delle necessità delle imprese e dei cittadini.

In rapporto alla popolazione, le imprese della Venezia Giulia generano un fatturato superiore del 31% alla media regionale, con investimenti in crescita del +62% negli ultimi 5 anni; la logistica e il trasporto navale sono un asset strategico, con Gorizia e Trieste prime province d’Italia per export della cantieristica navale (45% del totale nazionale) e Trieste 1.o porto per movimentazione merci. Un ruolo chiave è svolto dal sistema dell’innovazione: Trieste è la “Città della Scienza”, con centri di ricerca e formazione di eccellenza e 37 ricercatori ogni 1.000 abitanti. Occorre allo stesso tempo intervenire su alcuni punti d’attenzione, come ridurre i gap tra i territori di Trieste e Gorizia (divari di ricchezza fino al 30%) e contrastare la tendenza allo spopolamento e invecchiamento demografico e la “fuga dei cervelli”.

L’analisi ha permesso di identificare 4 competenze distintive della Venezia Giulia su cui incentrare la strategia competitiva del territorio: logistica e navalmeccanica, commercio, scienza e innovazione, turismo. A queste competenze corrispondono 9 linee di indirizzo per lo sviluppo della Venezia Giulia, tra cui: integrare la specializzazione sulla Logistica e Navalmeccanica (focus su start-up e formazione sull’economia circolare applicata alla nautica); consolidare il ruolo strategico del territorio come piattaforma logistica integrata del centro Europa (nave, treno, gomma, aereo), potenziando il ruolo del Porto di Trieste; rafforzare l’attrattività verso i turisti (anche grazie alla leva del futuro Parco del Mare a Trieste) e i giovani talenti; valorizzare le vocazioni di Gorizia e Monfalcone rispettivamente su commercio e su nautica di lusso e refitting; ottimizzare e monitorare la capacità di innovazione delle eccellenze presenti; organizzare un innovativo «Festival del Cambiamento» a cadenza annuale per affermare la Venezia Giulia come luogo di riferimento dello studio e discussione delle trasformazioni dei territori e delle società del futuro. E dalle prossime settimane partiremo per costruire i contenuti del primo appuntamento.

di Antonio Paoletti
Presidente della Cciaa Vg