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Sangalli:«Le Camere di Commercio fanno sintesi per la crescita»

15 Luglio 2019 | Di |

CARLO SANGALLI, PRESIDENTE DI UNIONCAMERE, TRATTEGGIA NELL’INTERVISTA CHE PUBBLICHIAMO SU QUESTO NUMERO DI VENEZIA GIULIA ECONOMICA IL RUOLO E L’IMPORTANZA DELLE CAMERE DI COMMERCIO A SUPPORTO DELLE IMPRESE: L’ARTICOLAZIONE DEGLI ENTI CAMERALI GARANTISCE UN CONTATTO CON I TERRITORI E UN DIALOGO CONTINUO CON GLI IMPRENDITORI

Camere di Commercio e internazionalizzazione delle Pmi italiane: un ruolo fondamentale che il Ministero dello Sviluppo Economico ha nuovamente riconosciuto nella sua importanza.

Sono quasi 200mila le imprese che esportano in Italia, il numero più alto in Europa dopo la Germania, ma potenzialmente potrebbero essere molte di più. Facciamo meno esportazioni di quelle che possiamo e più innovazione di quanto pensiamo. Le Camere di Commercio hanno gli strumenti, la rete e le competenze per essere i caselli di entrata e di uscita dell’autostrada dell’internazionalizzazione, in particolare per le tantissime piccole imprese potenziali esportatrici. Abbiamo infatti Promos Italia, la società del sistema camerale specializzata su questo tema. E abbiamo una rete ramificata in 55 Paesi del mondo grazie al sistema delle Camere di Commercio italiane all’estero.

Articolazione camerale e contatto con i territori, quali nuovi stimoli per i tessuti economici.

Le Camere di Commercio non sono «enti locali», sono autonomie funzionali, istituzioni pubbliche che svolgono un ruolo di sintesi istituzionale tra le funzioni economiche del territorio. Spesso, è vero, hanno fatto da apripista nella riorganizzazione geografica dello Stato. Negli ultimi anni hanno seguito un percorso di riforma che ha richiesto in tanti casi di mettere insieme storie e presenze, semplificando in maniera non sempre semplice e raramente scontata. Tuttavia, la grande sfida di prossimità per stimolare il tessuto economico è rimanere capaci di intercettarne vocazioni e funzioni.

Digitalizzazione delle imprese e Punti Impresa Digitale: una strategia vincente.

Già oltre 40.000 imprenditori hanno potuto beneficiare dei PID (Punti Impresa Digitale), le strutture di servizio localizzate presso le Camere di Commercio dedicate alla diffusione della cultura del digitale nelle Piccole Medie Imprese di tutti i settori economici. Al network di punti «fisici» si è affiancata una rete «virtuale» di strumenti digitali a disposizione degli imprenditori. D’altra parte, digitalizzazione, turismo e alternanza scuola-lavoro rimangono i tre grandi asset sui quali l’ultima riforma ha indirizzato il lavoro delle Camere.

Unioncamere, logistica e trasporti: quale ruolo per il Sistema camerale nazionale?

Le infrastrutture, materiali e immateriali, sono una condizione di base per l’economia del Paese. Deficit di infrastrutture significa mancanza di connessione, materiale e immateriale, dentro al Paese, con l’Europa e con il resto del mondo. Il sistema camerale si è sempre impegnato per contribuire alla realizzazione ed all’ammodernamento del sistema infrastrutturale nel nostro Paese: tanto che se oggi molti territori sono dotati di porti, aeroporti, interporti, mercati, fiere, arterie di grande viabilità, lo si deve anche alla capacità di proposta e all’impegno finanziario delle Camere di Commercio. Creare un focus sul tema trasporti in Unioncamere significa cercare di mettere a rete il tema delle reti.

La Camera di Commercio Venezia Giulia è punto di riferimento nella costruzione della logistica integrata del Friuli Venezia Giulia: gli enti camerali fanno dialogare Istituzioni e imprese su progetti di sviluppo condivisi.

Trieste e Gorizia, terre di confine, sono da sempre una terra di incontro, che -per geografia e storia- vive all’incrocio di flussi logistici e di trasformazioni innovative. Come dicevo, le Camere di Commercio sono per loro natura delle istituzioni di sintesi e per storia dei laboratori di sviluppo: sono, insomma, istituzioni pienamente efficienti nello spirito e nell’approccio.