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Sdag: «Con la strategia della Cciaa Vg una nuova visione per l’Interporto»

28 Dicembre 2020 | Di |

«La definita acquisizione delle aree del Porto di Monfalcone da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Orientale è l’ulteriore passo che ci porta a una logistica integrata nella Venezia Giulia»: Giuliano Grendene, amministratore unico di Sdag – Interporto Gorizia non ha dubbi e plaude al completamento di un percorso strategico di accorpamento a livello economico e in particolare anche sul fronte logistico (il Comune di Gorizia, socio unico di Sdag, ha avviato la procedura per la partecipazione in Interporto di Trieste SpA) avviato dalla Camera di Commercio Venezia Giulia in piena sintonia con gli le istituzioni del territorio.

«Il trasferimento – afferma Grendene – delle aree dello scalo e il passaggio dell’azienda speciale per il Porto di Monfalcone con la propria esperienza e competenza all’Aspmao, consentirà una partenza veloce verso nuovi e importanti obiettivi. E tutto ciò è avvenuto dopo pochi giorni dalla comunicazione da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi) della realizzazione di un binario unico lungo 750 metri che consentirà di raggiungere una lunghezza che coincide perfettamente con la lunghezza dei treni merci attualmente in circolazione. Si tratta di un intervento volto ad incentivare il traffico merci intermodale, per ridurre il traffico su gomma a favore del traffico su rotaia, come anche richiesto dall’Europa e perfettamente in linea con il nuovo European Green Deal».

In questa idea di sviluppo si inseriscono anche i prossimi investimenti di Sdag all’interno del proprio terminal intermodale, tra cui la cosiddetta “Lunetta di Gorizia” di cui si è tanto parlato negli ultimi anni e di prossima realizzazione grazie all’intervento di Rfi. «Inoltre – conclude Grendene – l’elettrificazione dei binari in ambito Sdag e di quello della linea Nova Gorica-Gorizia fino alla deviazione di ingresso al raccordo dell’Interporto, nonché lo spostamento del cancello di ingresso stesso consentirebbe la realizzazione di una nuova opportunità per lo stazionamento di nuovi convogli lunghi 750 metri con i quali si riuscirà a implementare, appunto, in chiave green la potenzialità della piattaforma intermodale. Una visione di sviluppo fortemente sostenuta anche dall’ex senatrice Laura Fasiolo, dall’assessore regionale Graziano Pizzimenti e dall’onorevole Guido Germano Pettarin».