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Vg, secondo trimestre con il segno “+”

25 Settembre 2018 | Di |

L’ANALISI DELL’UFFICIO STATISTICA

I dati resi noti da Infocamere relativamente al movimento delle imprese nel secondo trimestre del 2018 evidenziano saldi positivi, in linea del resto con gli andamenti nazionali, per le province di Trieste e di Gorizia.

Nel periodo considerato la provincia triestina ha visto 221 nuove iscrizioni di sedi di impresa a fronte di 197 cessazioni; per Gorizia invece 145 contro 131. Il saldo complessivo (iscrizioni-cessazioni) per la Venezia Giulia risulta dunque di +38.

Le sedi di impresa registrate complessivamente nelle due province al 30 giugno risultavano 26.494, delle quali 22.896 attive; erano 26.453 alla fine del trimestre precedente. La positività del periodo si riscontra anche nell’andamento delle unità locali diverse dalle sedi di impresa: 4.811 quelle registrate in provincia di Trieste (+42 rispetto al primo trimestre); 3.193 in provincia di Gorizia (+28). Il bilancio iscrizioni-cessazioni declinato in base ai settori di attività mostra diversi saldi negativi, il che è peraltro quasi inevitabile se si considera che gran parte delle iscrizioni riguardano ancora imprese non classificate che affluiranno ai settori di competenza solo con l’inizio dell’attività: in particolare si segnalano – per la Venezia Giulia – il Commercio, con 55 iscrizioni e 82 cessazioni, le Attività di servizi di alloggio e ristorazione (rispettivamente 26 e 36) e le Attività manifatturiere (14 e 28). Un saldo positivo, invece, si evidenzia per le Attività professionali, scientifiche e tecniche con 20 iscrizioni 10 cessazioni. La differenza, come detto, deriva dalle Imprese non classificate per le quali a 109 iscrizioni si contrappongono 11 cessazioni.

Rispetto a un anno prima risultano in forte calo le sedi registrate nel commercio (-177), costruzioni (-74), attività manifatturiere (-28); si individuano invece aumenti in particolare nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+26), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+14), altre attività di servizi (+13), servizi di informazione e comunicazione (+12). Il tessuto imprenditoriale continua dunque a modificare la sua struttura con una sempre maggiore incidenza delle attività di servizi.

Un’ultima interessante analisi è quella per classe di natura giuridica delle imprese. Al 30 giugno erano 14.281 le imprese registrate sotto forma di impresa individuale (53,9% del totale), 6.890 le società di capitale (26,0%), 4.595 le società di persone (17,3%), 728 infine le “altre forme” (cooperative, consorzi, ecc.). Il saldo iscrizioni-cessazioni risulta positivo per le imprese individuali (+51) e le società di capitale (+4) e leggermente negativo per le altre classi. Rispetto a un anno prima risulta invece nettissima la dicotomia tra l’aumento delle società di capitale (+150), la diminuzione di imprese individuali (-219) e società di persone (-142).