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Sdag, sempre al passo con gli indirizzi comunitari

30 Aprile 2019 | Di |

SOSTA PROTETTA PER AUTOTRASPORTATORI E I LORO MEZZI
Grendene: <Potremmo fungere da modello per le altre realtà italiane già attive e per lo sviluppo di quelle emergenti>.

 

Interporto Gorizia – Sdag al passo con gli indirizzi comunitari per migliorare le condizioni di lavoro nel settore dell’autotrasporto. Parcheggio sicuro e protetto per gli autotrasportatori e una serie di servizi e attrezzature che ne possano rendere più confortevole il riposo, con standard predefiniti da individuare, sono le linee su cui Interporto Gorizia si sta muovendo.

Si è partiti da una proposta della Commissione Europea di qualche anno fa’ sul tema, divenuto sempre più rilevante anche per l’economia europea, tanto da redigere una bozza di regolamento europeo destinata a iniziare l’iter legislativo europeo che ad oggi prosegue nel Consiglio dell’Unione Europea.

<Il processo ha avuto un rapido sviluppo – commenta Giuliano Grendene, presidente di Interporto – negli ultimi due anni e nei primi giorni del mese di aprile c’è stata l’approvazione finale del testo del Regolamento da parte del Parlamento Europeo in first reading. Ora siamo in attesa del Consiglio

dell’Unione Europea, che deve proseguire nell’analisi dei contenuti, attualmente favorevoli per Sdag e procedere con l’approvazione o eventuali proposte di emendamento>.

<È indubbio che il nostro Interporto – prosegue – trarrebbe notevoli vantaggi competitivi da questa proposta, in quanto è una delle uniche aree a livello nazionale posizionata direttamente sull’asse autostradale, che rispetta quasi completamente tutti i requisiti per classificarsi già come Dedicated Parking Area (Dpa), ma non solo. E in quanto già membro di European Safe and Secure Parking Organization (Esporg), Sdag partirebbe da una posizione di vantaggio>.

Va infatti rilevato che per l’Interporto di Gorizia è già iniziata la procedura per ottenere una certificazione tramite Esporg come area di parcheggio sicura e protetta per i mezzi pesanti. Un percorso articolato che già a giugno vede programmato il primo step, con la presenza dei tecnici dell’organizzazione per fare le prime verifiche tecniche.

<L’auspicio – conclude Grendene – è quello che l’iter legislativo europeo proceda agevolmente e rapidamente come previsto, in modo che Sdag possa beneficiare dei contenuti inclusi nel Regolamento Europeo ed essere uno dei pochi Interporti in Italia già pronti a soddisfare tutte le caratteristiche richieste. Potremmo fungere da modello per le altre realtà italiane già attive e per lo sviluppo di quelle emergenti>.