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Rosato: «Ho sempre creduto nella bontà della proposta»

28 Maggio 2018 | Di |

 

Ha creduto fin dall’inizio al Parco del Mare l’on. Ettore Rosato, dimostrando quanto si tratti di un progetto che ha trovato una condivisione politica pressoché unanime. Già nel 2007, nella sua veste di sottosegretario al Ministero degli Interni, assieme all’allora sindaco, Roberto Dipiazza, Rosato scoprì nell’atrio camerale il plastico dello studio progettuale realizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste per il comprensorio del Mercato Orotofrutticolo, partecipando all’evento di presentazione con un proprio intervento. «Sono da sempre stato convinto che il progetto sia una buona opportunità per Trieste e in senso ampio il Friuli Venezia Giulia. Poi è chiaroche le cose vanno fatte bene, e penso che così sarà. La scelta di Porto Lido quale destinazione finale consente di recuperare un’area particolarmente degradata che è parte del tessuto cittadino. Investire li significa fare sinergie con il Porto Vecchio creando uno dei poli di attrazione della mobilità turistica che si svilupperà lungo le Rive abbracciando l’intero centro città e la sua musealità. Parco del Mare – conclude Rosato – significa sviluppo economico, creazione di posti di lavoro, attrazione di nuovi investimenti che confluiscono nella crescita che Trieste sta vivendo negli ultimi anni. Abbiamo davanti un possibile futuro molto positivo per la città, bisogna fare scelte rapide, sagge ed evitare di dividersi su paternità e dettagli». Un’attenzione importante anche a livello nazionale e che Rosato, da parte sua, aveva prestato quando si presentò la possibilità di acquisto per la Camera di Commercio delle azioni di “Trieste navigando”, la società ministeriale titolare della concessione di Porto Lido.

Rosato e Diapiazza nel 2007 scoprono il plastico del progetto