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Porto di Monfalcone, momento positivo per lo scalo. Negli ultimi dieci anni una costante crescita

20 Luglio 2018 | Di |

Anche il 2018 nei primi mesi ha fatto registrare il segno +

Il porto di Monfalcone, negli ultimi dieci anni, ha registrato una continua crescita sino a raggiungere il proprio record storico nell’anno 2016 con 4.635.875 di tonnellate movimentate, risultato consolidatosi nel 2017 con 4.633.411 tonnellate.

I primi cinque mesi dell’anno in corso confermano il positivo momento dello scalo, con un traffico comples sivo in leggero aumento rispetto al medesimo periodo dell’anno 2017 (+ 1,2%), nonostante una leggera flessione nelle merci destinate all’imbarco (-13,46). Analizzando i dati statistici del periodo considerato, possiamo apprezzare la stabilità delle merceologie trattate: i prodotti siderurgici confermano il proprio primato rappresentando il 50% del traffico dello sca lo, a seguire la cellulosa con oltre il 21% e i minerali combustibili solidi con il 16,60%.

Nel periodo in questione i traffici hanno mantenuto una sostanziale costanza, mentre maggiormente interessante si rivela il confronto con l’analogo lasso temporale relativo al 2017: ad un’ottima ripresa tendenziale della cellulosa, con un incremento del 22,5%, si contrappone una leggera flessione delle al tre merceologie principali dello scalo, con i prodotti siderurgici che segnano un calo del -3,26%, i minerali combustibili solidi del -5,33% ed il traffico di auto vetture che registra un lieve decremento, contenuto a -2,91 punti percentuali.

Sostanzialmente stabile il numero delle navi che hanno toccato il porto di Monfalcone con 308 unità nei primi 5 mesi del 2017 e 310 nell’analogo periodo del 2018, di cui 138 con bandiera italiana, 30 panamense, 29 maltese e 16 dei Paesi Bassi, per citarne le più frequenti.

L’analisi congiunturale, condotta in relazione agli ultimi cinque mesi del 2017, conferma le buone performance della cellulosa, in crescita del 18,70%, ed il trend emerso dal dato tendenziale relativo ai prodotti siderurgici, con un -2,75%. I dati congiunturali rilevati amplificano, invece, la flessione dei minerali combustibili solidi indicando un calo della merceologia pari al -18,10% nei cinque mesi considerati rispetto ai cinque mesi precedenti.

Stefano Bevilacqua