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Venezia Giulia Economica - Pagina 21 di 64 - CCIAA della Venezia Giulia

“Walk&Play”, il 25 luglio la caccia al tesoro lungo la costiera triestina

22 Luglio 2021 | Di |

“WALK&PLAY”: IL 25 LUGLIO 2021 UNA CACCIA AL TESORO ALLA SCOPERTA DELLA COSTIERA TRIESTINA E DEL PROMONTORIO DI MIRAMARE TRA NATURA, STORIA E CULTURA.

Il progetto MerlinCV vi accompagna anche in estate con l’evento “Walk &Play” a cavallo tra l’edutainment e il turismo esperienziale. Immersi nella natura selvatica al confine tra terra e mare, i turisti verranno coinvolti in una caccia al tesoro fotografica itinerante, a metà tra un gioco a squadre e un’escursione naturalistica, al fine di scoprire il patrimonio culturale, paesaggistico e naturalistico attraverso una fruizione turistica sostenibile del territorio.

La caccia al tesoro si svolgerà lungo un percorso a tappe, da percorrere a piedi con l’ausilio di una mappa (la cartoguida storico-naturalistica e mappa escursionistica “Il sentiero della Biosfera” realizzata da WWF AMP Miramare) con partenza da Santa Croce e arrivo nel Parco di Miramare

Il primo appuntamentoin programma il 25 luglio 2021 nella mattinata, sarà dedicato principalmente alle tradizioni del mare e ai prodotti della mitilicoltura e della pesca sostenibile. Si partirà da Santa Croce con una visita al Museo della Pesca e poi, attraversando i borghi di Prosecco e Contovello, si discenderà lungo antichi sentieri in arenaria fino al Parco botanico del Castello di Miramare. Ultima tappa a Grignano dove l’incontro con un mitilicoltore sarà occasione per coniugare natura, storia e tradizioni del mare. 

Il premio per il gruppo vincitore della caccia al tesoro fotografica sarà un’escursione di snorkeling guidata nell’AMP Miramare durante l’estate o un’uscita naturalistica in barca durante l’autunno

Gli appuntamenti sono organizzati da Aries – Camera di commercio Venezia Giulia. La realizzazione degli eventi è curata dal WWF Area Marina Protetta di Miramare con la collaborazione del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare. 

Per iscriversi all’evento va inviata una mail all’indirizzo experience@riservamarinamiramare.it specificando nome e cognome dei partecipanti e un numero di cellulare di un referente.

Strategic project of the programme Interreg Italy-Slovenia »MULTISENSORIAL EXPERIENCES LINKED TO THE CASTLES AND VILLAS OF THE CROSS-BORDER REGION FOR EXCELLENCE IN TOURISM« (1. 1. 2019/ 31. 12. 2021)

Con il Flag Gac Fvg il pescato locale protagonista a YES

15 Luglio 2021 | Di |

      Il pescato locale protagonista di YES- Yachting Entertainment Show. Come? Con una sfida tra chef  e  skipper nella preparazione di piatti a base di prodotto ittico locale, messo a disposizione dal Gruppo di azione costiera del Friuli Venezia Giulia Flag Gac Fvg, in una azione di partenariato del Friuli Venezia Giulia impegnato nel suo progetto Fvg- Fish Very Good a valorizzare il prodotto ittico locale, evidenziando la stagionalità e sostenibilità.        

Il Gruppo di azione costiera  del Friuli Venezia Giulia istituito nel 2012 ed ora attivo attraverso le azioni finanziate dal Programma operativo della Regione Friuli Venezia Giulia del Fondo Europeo Affari Marittimi (Feamp) e Pesca 2014-2020.

Nella sfida culinaria skipper e chef hanno potuto scegliere tra ombrine, sgombri, fasolari, mazzancolle, cefali, cozze e moli. Tutto pescato locale, stagionale, fresco e pronto per essere trasformato nella sfida promossa da YES.

Il prodotto ittico locale, in particolare, con la dimenticata capa tonda o Cuore di laguna, è il condimento della pastasciutta che sarà offerta ai giovani regatanti e agli accompagnatori, presso Marina Hannibal, in occasione dell’incontro con famosi velisti italiani. L’iniziativa segue quella realizzata sempre con le scuole a Grado, proprio per sensibilizzare i giovanissimi al consumo del pesce locale, associando il consumo a una educazione ambientale funzionale al rispetto del mar e dei suoi abitanti.

Il coinvolgimento del territorio e il monitoraggio degli interventi

11 Luglio 2021 | Di |

FONDAMENTALE UNA FASE DI CONFRONTO

La costituzione di un istituto agevolativo prevede un fitto confronto con esponenti della Regione e dei Comuni interessati nonché con le rappresentanze di categoria ed i diversi stakeholders del territorio al fine di evidenziare le potenzialità delle singole aree e le relative priorità di sviluppo. L’iniziativa della Camera di commercio Venezia Giulia ha previsto quindi una fase di confronto con il territorio, realizzata nei limiti della pandemia Covid, nella prima settimana di marzo 2021, attraverso una serie di incontri con alcuni soggetti interessati dal tema: Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, i Comuni di Gorizia e Monfalcone, Confindustria Alto Adriatico, Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia. 

Durante gli incontri sono stati condivisi alcuni elementi salienti delle analisi svolte, a partire dagli obiettivi fissati per la ZLS (da decreto 12/2018) per i quali deve essere prevista una specifica attività di monitoraggio sull’efficacia dei contributi concessi per la ZES/ZLS, a carico della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’Agenzia per la coesione territoriale e in particolare:

  • la Regione stipula con le Prefetture appositi protocolli per la verifica della legalità nell’attuazione degli investimenti nelle ZES/ZLS;
  • l’Agenzia per la coesione territoriale effettua il monitoraggio sugli interventi e sugli incentivi concessi, secondo i seguenti indicatori:

La valutazione periodica del conseguimento dei risultati attesi e previsti nel Piano di Sviluppo Strategico viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri anche al fine di valutare eventuali rifinanziamenti per l’area e l’adozione di modifiche al Piano di Sviluppo Strategico stesso. Occorre tener conto anche che l’efficacia delle ZLS debba essere valutata in 7 anni, sulla base dell’Art.9 – comma 3 Attività di controllo e monitoraggio.

Prime ipotesi per la ZLSR del Friuli Venezia Giulia

11 Luglio 2021 | Di |

PRIVILEGIARE LE AREE PUBBLICHE

Nella definizione delle aree produttive e commerciali da includere nella ZLS(R) occorre tener conto di esigenze per certi versi contrastanti, quali quelle di non penalizzare aree sub-regionali che esprimono significative potenzialità di sviluppo e di evitare al tempo stesso un’eccessiva frammentazione e dispersione territoriale delle aree selezionate, cosa che vanificherebbe il senso stesso di “zona logistica semplificata”.

I principi base da adottare nella scelta delle aree da includere dovranno essere:

  • includere le aree portuali e i principali snodi logistici (aeroporto e piattaforme logistiche)
  • privilegiare aree produttive e commerciali che trovano nel sistema portuale regionale il naturale sbocco per le attività di import/export e che sono adeguatamente connesse al sistema logistico regionale;
  • privilegiare le aree a titolarità pubblica, infrastrutturate e prive di vincoli di natura ambientale o di altra natura.

Per l’individuazione dei valori massimi di superficie dell’area, non essendoci norme che attualmente la definiscono, sono stati applicati i criteri indicati dall’allegato 1 al DPCM 25/1/2018 che, come noto, disciplina esclusivamente le dimensioni delle ZES da istituirsi nel Mezzogiorno d’Italia sulla scorta del DL 91/2017.

Valore massimo superficie ZES/ZLS

1,6‰*Superficie regionale* (Densità ab. Regione/ Densità ab. Italia)

+ 0,6‰* Superficie regionale

Utilizzando la suddetta formula e gli ultimi dati disponibili su densità abitativa su scala regionale (152,06 ab/kmq) e nazionale (199,4 ab/kmq), si ottiene un valore per l’estensione massima della ZLS(R) da realizzare entro i confini regionali del Friuli-Venezia Giulia pari ad ettari 1.444 rispetto all’estensione complessiva della regione di 7.932 kmq.

I benefici della ZLSR e il Piano di Sviluppo Strategico

11 Luglio 2021 | Di |

CRESCITA DI OCCUPAZIONE ED EXPORT

Dallo studio della letteratura recente, nazionale ed internazionale, emerge come le ZES – Zone economiche Speciali -, una volta a regime, siano in grado di produrre effetti su:

  • export. Da un’analisi svolta su un panel di Free Zone risulta un aumento dell’export fino al 40% in più rispetto a quello generato sul territorio;
  • investimenti. Le risorse pubbliche hanno un effetto moltiplicativo di 1 a 3: ogni euro di credito di imposta ne attiva ulteriori 2 privati;
  • traffico internazionale. Un’analisi su un panel di porti del Mediterraneo ha mostrato aumenti del traffico container dell’8,4% medio annuo (in Italia tale traffico negli ultimi anni è aumentato in media dell’1,1%).

Si possono quindi schematizzare i benefici diretti/indiretti e i termini di impatto che potrà avere la ZLSR FVG sul territorio:

Nell’ambito del procedimento ai fini della costituzione di una ZLS, l’articolo 4 comma 5 L. 91/2017 stabilisce infatti che la proposta di costituzione della ZLS – che ai sensi del comma 6 dovrà specificare le caratteristiche dell’area identificata – deve essere accompagnata da un Piano di Sviluppo Strategico o PSS, nel rispetto delle modalità e dei criteri individuati dal DPCM 12/2018.

In quest’ottica, il report realizzato da Uniontrasporti fornisce uno schema sintetico dei contenuti del Piano di Sviluppo Strategico che la Regione Friuli Venezia Giulia dovrà realizzare, schema costruito sulla base dei diversi PSS già implementati da diverse Regioni ed approvati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il PSS è caratterizzato da 4 sezioni i cui contenuti sono stati in gran parte sviluppati dal report realizzato dalla Camera di commercio della Venezia Giulia che li mette a disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia al fine di semplificare la creazione della ZLSR del Friuli Venezia Giulia.

“Strumenti opportunità” a livello nazionale

11 Luglio 2021 | Di |

INTERESSE CONCRETO IN VARIE REGIONI

Dopo la costituzione delle prime quattro ZES (Calabria, Campania, ionica interre­gionale Puglia e Basilicata e adriatica interregionale Puglia-Molise) e della ZLS di Genova, avvenute tra il 2018 e il 2019, vi è ora un notevole fermento nel resto del Paese. In gran parte delle regioni si avverte un inte­resse concreto ad avviare il percorso per costituirvi una ZLS rafforzata, che pare pre­ludere all’affermarsi su scala nazionale del fenomeno delle ZES, delle ZLS e delle ZLSR.

Se e quando questo per­corso sarà compiuto si assi­sterà alla realizzazione di un regime amministrativo differenziato per le sole aree incluse dalle regioni nelle ZES, nelle ZLS e nelle ZLS rafforzate. In tali aree, infatti, i procedimenti am­ministrativi saranno retti dalle regole delineate dalle citate disposizioni istitutive di ZES, ZLS e ZLSR, oltreché dagli strumenti di dettaglio adottati dalle singole regioni. All’esterno di esse, ossia in tutto il resto del Paese, le imprese resteranno vincolate alle regole amministrative ordinarie.L’eventualità che la Regio­ne Friuli Venezia Giulia non ne istituisca una a propria volta rischia di tradursi nella rinuncia a far leva, per l’at­trazione di imprese estere e per il reshoring delle attività produttive a capitale dome­stico, sulla semplificazione amministrativa che entro breve potrà invece essere attinta, oltreché nelle ZES del Mezzogiorno, anche nelle ZLS e nelle ZLSR del resto del Paese.

Punto franco internazionale: non c’è conflitto con la ZLRS

9 Luglio 2021 | Di |

SCELTA IDEALE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE

La parte di analisi normativa realizzata, mediante la comparazione delle caratteristiche e dei vantaggi offerti dagli istituti induce a due considerazioni conclusive. La prima, che lo strumento fondamentale a servizio dell’economia della regione Friuli Venezia Giulia è indiscutibilmente il Porto Franco internazionale di Trieste, potenziale motore di sviluppo dell’intera area centro europea. È indubbio, tuttavia, che si sono registrate talune criticità attuative. La loro soluzione è un imperativo che deve improntare l’azione di tutte le amministrazioni preposte al perseguimento degli interessi sociali ed economici della Regione e del Paese, affinché la soluzione di tali criticità consenta al Porto Franco internazionale di Trieste di sprigionare tutte le potenzialità insite nel suo regime.

La seconda considerazione è un corollario della peculiare natura internazionale e della circoscritta estensione territoriale del Porto Franco internazionale di Trieste. Esse consentono infatti alla Regione di dotarsi, al di fuori del territorio del capoluogo regionale, di altri strumenti ascrivibili all’ampio genus delle ZES, che – per la diversità del regime che le contraddistingue – non si pongono in conflitto con il suo regime. Laddove la scelta fosse ispirata puramente a valutazioni d’ordine giuridico ed economico e si dovessero concentrare gli sforzi su un unico strumento, la Zona Logistica Semplificata Rafforzata risulta essere lo strumento maggiormente indicato per lo sviluppo del territorio della Regione Friuli Venezia Giulia. Essa, infatti, oltre a significativi benefici d’ordine fiscale, offre il davvero molto peculiare vantaggio di una marcata semplificazione amministrativa, che si fonda su un modello di governance chiaro e dalle dinamiche prevedibili ed ascrive ad un soggetto unico competenza esclusiva ad autorizzare l’insediamento nella ZES, ZLS e ZLSR. Le semplificazioni previste dalla normativa nazionale, contraddistinte dagli ulteriori aspetti descritti nell’elaborato, si sommano, oltretutto, a quelle che possono essere disposte a livello decentrato.

Criteri di scelta per le aree della ZLSR

Il processo di istituzione di Free Zones

9 Luglio 2021 | Di |

Il processo di istituzione di Free Zones si inserisce in un più complessivo sforzo che il nostro Paese sta conducendo per superare ritardi e inefficienze del sistema economico ed infrastrutturale

Se da un lato con il Decreto “Resto al Sud” il Governo ha assegnato alle Regioni del Mezzogiorno il compito di definire proposte di istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES) sul loro territorio, con un percorso partecipato dagli stakeholder locali che si conclude con l’approvazione da parte della Presidenza del Consiglio di un apposito DPCM, dall’altro – attraverso la Legge Bilancio 2020 – ha previsto, ai fini del rilancio e dell’attrattività delle imprese collocate al Nord, l’attuazione delle Zone Logistiche Semplificate Rafforzate, unificando il requisito delle semplificazioni burocratiche previste per le ZLS (Zone Logistiche Semplificate), autorizzate solo al Nord, con quello degli abbattimenti fiscali delle ZES, autorizzate solo al Sud.

Nel contesto regionale che caratterizza il Friuli Venezia Giulia, la provincia di Gorizia è un territorio fortemente infrastrutturato, caratterizzato da un ottima rete ferroviaria, da un porto – quello di Monfalcone – che insieme ai 3 porti presenti nel bacino orientale (Capodistria, Trieste e Porto Nogaro), rappresenta un perno fondamentale per il sistema di trasporto regionale e per l’economia transfrontaliera, e da una complessa piattaforma logistica costituita, oltre che dal porto, anche dall’autoporto di Gorizia, dall’interporto di Cervignano del Friuli, dall’interporto di Trieste Fernetti e dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari. È, inoltre, direttamente interessata dai grandi traffici e dai collegamenti internazionali e rientra pienamente nel processo di realizzazione delle reti TEN, in particolare, dei corridoi Mediterraneo e Adriatico-Baltico.

In quest’ottica, la provincia di Gorizia presenta tutte le caratteristiche per puntare all’istituzione di una ZLS rafforzata sul proprio territorio, considerando anche il quotidiano confronto con la concorrenza della vicina Slovenia, caratterizzata da fiscalità ed opportunità diverse. In tale contesto le Free Zone possono rappresentare un volano dell’economia goriziana, una via immediata per l’assorbimento di surplus di domanda di lavoro, e quindi contribuire alla diminuzione del tasso di disoccupazione nonché al miglioramento, nel medio e lungo termine, del livello di qualificazione della forza lavoro locale.

Con il report realizzato da Uniontrasporti, la Camera di commercio della Venezia Giulia ha delineato una serie di elementi di analisi – su scala territoriale e regionale – funzionali alla costituzione dell’istituto agevolativo meglio rispondente alle esigenze del territorio isontino, da poi mettere a disposizione degli enti responsabili della sua attuazione (Regione Friuli Venezia Giulia in primis).

Considerando le peculiarità dei diversi istituti agevolativi disponibili, la prima parte del report dedicata all’analisi degli elementi giuridico-normativi funzionali alla realizzazione delle Free Zone – come, ad esempio, le implicazioni a livello fiscale-doganale ed amministrativo- burocratico previste per le imprese già operative o di nuovo insediamento – appare basilare. Nell’ottica dell’attività a carico della Regione Friuli Venezia Giulia per la predisposizione del Piano di Sviluppo Strategico, le analisi contenute nella parte normativa saranno utilissime.

La seconda parte del report ha invece permesso di individuare una prima ipotesi di Zona Logistica Semplificata Rafforzata per il Friuli Venezia Giulia, sulla base di una analisi dei dati socioeconomici e territoriali, di un quadro conoscitivo delle infrastrutture di trasporto e di logistica presenti sul territorio di interesse e dei criteri di scelta delle aree industriali e delle nozioni geografico-funzionali previste dalla normativa.

di Antonio Paoletti, Presidente della Cciaa Vg

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia: nuovo Cda e approccio innovativo a fianco della Camera di commercio

6 Luglio 2021 | Di |

CONCLUSO L’ITER PER LA NOMINA DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NEL QUALE LA CCIAA VG SARÀ RAPPRESENTATA DA ELISABETTA FERESIN

Un Protocollo che è stato punto di arrivo e punto di partenza per la rinascita dell’Isontino. L’accordo sottoscritto a febbraio dalla Camera di commercio Venezia Giulia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ha portato all’elezione del nuovo consiglio di amministrazione pronto a guidare un’azione sinergica a sostegno dello sviluppo delle imprese, del welfare, dei settori culturale e sociale.

Una visione nuova per promuovere e realizzare progetti di ampio respiro a favore di un territorio che è attore fondamentale della Venezia Giulia e dell’intera regione. Il presidente camerale, Antonio Paoletti e il segretario generale Pierluigi Medeot, affermano con soddisfazione quanto il lavoro di confronto e messa in rete di tutti i protagonisti pubblici e privati dell’Isontino, abbiano posto le basi per la creazione

di una squadra di persone e competenze che assicureranno collaborazione fra le realtà presenti sul territorio.

«In questi mesi – sono le parole di Paoletti – abbiamo inteso confrontarci e programmare un approccio innovativo che tenesse in considerazione anche delle linee di sviluppo emerse dallo studio realizzato dalla Cciaa Vg e da European House Ambrosetti e che troverà un ulteriore punto di confronto nel Festival del Cambiamento in fase di definizione per temi e argomenti e che si terrà a fine gennaio 2022».

Le finalità della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia sono da un lato connotate dall’utilità sociale degli interventi, dall’altro dalla definizione di uno sviluppo del territorio sotto il punto di vista economico.

Per Pierluigi Medeot «essere stati capaci di creare le condizioni condivise per unire le forze e affiancare le azioni dell’Ente camerale a quelle della Fondazione, consentirà di moltiplicare l’efficienza e l’efficacia degli strumenti che le due Istituzioni hanno a disposizione per intervenire sull’Isontino a favore di un tessuto socio-economico pesantemente penalizzato in quest’ultimo anno e mezzo anche dall’epidemia da coronavirus che ha messo in ginocchio il sistema a livello mondiale».

TUTTI I COMPONENTI DEL CDA:

Alberto Bergamin – Presidente

Elisabetta Feresin – Consigliere

Marco Braida – Consigliere

Renato Russo – Consigliere

Marco Bressan – Consigliere

Concorso Olio Capitale 2021: ecco i vincitori

30 Giugno 2021 | Di |

FRUTTATO LEGGERO, Goya España Sau (Spagna); FRUTTATO MEDIO, Società Cooperativa Agricola Olivicoltori Valle del Cedrino (Sardegna); FRUTTATO INTENSO, Palazzo di Varignana Srl (Emilia Romagna)

         <Purtroppo anche quest’anno siamo costretti a celebrare i premiati del Concorso di Olio Capitale via Zoom. E lo stesso è accaduto per il salone Olio Capitale che ha dovuto lasciare il passo alla pandemia, dando però appuntamento ormai con maggiore certezza alla fiera in presenza in programma dal 18 al 20 marzo 2022>: il presidente camerale Antonio Paoletti, ha introdotto con queste parole la premiazione della 15.a edizione del Concorso Olio Capitale che si è svolta questa mattina sulla piattaforma Zoom.

         <Nelle passate settimane, comunque, l’attività camerale sul fronte dell’olio Evo – ha ribadito Paoletti – è proseguita con l’organizzazione di Olio Connect, la risposta innovativa studiata dall’azienda in house camerale Aries per consentire ai produttori di mettersi a confronto con buyer internazionali. A fianco di Olio connect è ormai prossimo a partire anche il marketplace di Olio Capitale nel quale troverete in vendita anche i migliori oli selezionati dal panel del Concorso di Olio capitale>.

         Alla premiazione, coordinata dal giornalista Giuseppe Cordioli, sono intervenuti l’assessore del Comune di Trieste e consigliera dell’Associazione nazionale delle Citta dell’Olio, Francesca De Santis, la presidente della Fipe di Trieste, Federica Suban, Flavio Mariuzzo di Banca Crédit Agricole FriulAdria, Giacomo Ceccotti e Marcello Scoccia (vice presidente Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva-Onaoo) entrambe assaggiatori professionisti.

         Il premio, promosso, patrocinato e organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia ha come finalità la valorizzazione degli oli extra vergine d’oliva tipici e di qualità dell’area mediterranea, rafforzandone l’immagine in particolare sui mercati esteri e offrendo alla filiera un’occasione di sana competizione per il miglioramento della qualità dell’olio e per la cura dell’immagine del prodotto.

         Al 15.o Concorso hanno partecipato 83 aziende con 124 etichette provenienti da Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Spagna e Portogallo. Le preselezioni sono state effettuate dal panel di Onaoo e successivamente gli oli preselezionati sono stati sottoposti a due giurie di assaggiatori professionisti e la giuria composta da ristoratori.

 Il Concorso è distinto in tre categorie:

·      Fruttato leggero

·      Fruttato medio

·      Fruttato intenso

Sono state previste le menzioni denominate (assegnate all’olio che avrà ottenuto il punteggio più elevato in assoluto alle preselezioni):

-“Origin”, indica l’azienda che ha ottenuto il migliore punteggio con olio evo certificato Dop/Igp;

-“Young”, indica l’olio che ha ottenuto il migliore punteggio realizzato da un’ azienda costituita ed in produzione nel corso degli ultimi cinque anni (2016-2020); 

-“ReginaOleum”, indica l’olio che ha ottenuto il migliore punteggio realizzato da un’azienda guidata da una imprenditrice dell’olio (desumibile dalla ragione sociale);

-“Crédit Agricole FriulAdria” indica l’olio che ha ottenuto il migliore punteggio partenendo all’azienda del Nord-Est Italia.

VINCITORI E PREMI

CATEGORIANOMETIPO DI OLIO
FRUTTATO LEGGEROGoya España Sau  (Spagna)Organics Premium
FRUTTATO MEDIOSocietà Cooperativa Agricola Olivicoltori Valle del Cedrino (Sardegna)Costa degli Olivi  Dop Sardegna
FRUTTATO INTENSOPalazzo di Varignana Srl (Emilia Romagna)Claterna – Monocultivar Ghiacciola
MENZIONE D’ONORE REGINA OLEUMAzienda Agricola I Nonni di Matteo di Sabato Annamaria (Puglia)Ujazz “Degustazione”
MENZIONE D’ONORE CREDIT AGRICOLE FRIULADRIAAzienda Agricola Terre del Conte (Veneto)Amigdalus Gran Cru
MENZIONE D’ONORE YOUNGMater Olea Srl Agricola (Lazio)Elegante
MENZIONE D’ONORE ORIGINSca Olivarera La Purisima (Spagna)El Empiedro – Dop Priego de Córdoba