Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Le cessazioni diminuiscono più che nel resto della Penisola

25 Maggio 2018 | Di |

Nel primo trimestre del 2018 le nuove iscrizioni di imprese nelle province di Trieste e Gorizia sono state nel complesso 524 che vanno a contrapporsi a 683 cessazioni (621 al netto delle cancellazioni d’ufficio). Le imprese registrate al 31 marzo 2018 risultavano 26.453 delle quali 22.852 attive.

I dati rilevati nel corrispondente periodo del 2017 evidenziavano 558 iscrizioni e 666 cessazioni (658 non d’ufficio). La variazione di iscrizioni tra i due periodi ha dunque segnato un decremento del 6,1%, più accentuato rispetto alla tendenza nazionale (-2,1%). Il dato è peraltro in gran parte compensato dalla diminuzione riscontrata nelle cessazioni non d‘ufficio (-5,6%) da confrontare con il -2,4% nazionale.

La riclassificazione secondo settore di attività delle nuove iscrizioni mostra naturalmente una prevalenza (27,5%) delle Imprese non classificate, sussiste di fatto normalmente un lasso di tempo tra la registrazione di un’impresa e l’inizio dell’attività e assegnazione a un dato settore, risulta rilevante la quota di imprese iscritte nei settori delle Costruzioni (16,8%), spesso si tratta comunque di imprese individuali o comunque poco strutturate, e del Commercio (13,2%); a seguire il 7,8% di Altre attività (tutte di servizi) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,6%) che fanno seguito alle ottime prospettive offerte dai crescenti flussi turistici.

Diversa risulta ovviamente la ripartizione delle cessazioni in quanto riguardano per la gran parte imprese che avevano già ricevuto una classificazione. Le non classificate in questo aggregato sono dunque residuali; il Commercio copre oltre un quarto delle cessate (27,7%), le Costruzioni il 17,2%, l’Alloggio e ristorazione il 10,8%. Altri settori, in cui spesso è richiesta una maggiore strutturazione di capitale e giuridica, e dunque con più elevate barriere in uscita, risultano meno rappresentati.

Roberto Zavan