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La Cronologia di un percorso iniziato nel dicembre del 2004

28 Maggio 2018 | Di |

di Roberta Damiani

Il progetto del Parco del Mare nasce su iniziativa della Camera di Commercio nel 2004, dopo che era sfumata la possibilità di ospitare l’Expo tematico del 2008, con il fine di dotare Trieste di un attrattore promozionale in grado di consolidare la vocazione turistica della città e creare un volano per le attività economiche connesse sia nel territorio provinciale che in quello regionale.

Per sviluppare l’idea iniziale viene creato all’interno della Camera di Commercio un gruppo di lavoro formato da esperti, docenti universitari e ricercatori per realizzare uno studio di prefattibilità dell’opera, completato nel 2005, che costituirà il nucleo di partenza per la redazione nel 2007 del business plan dell’Acquario a cura di Costa Edutainment e per il business plan della parte turistico ricettiva, completato nello stesso anno. Il sito proposto in questa prima fase è il terrapieno di Barcola.

  Terrapieno di Barcola, primo sito pensato per il Parco

Facciata dell’Acquario di Genova

Sempre nel 2005, viene creato presso la Camera di Commercio un Comitato Scientifico, che riunisce rappresentanti delle Istituzioni, degli enti pubblici locali, dell’Università di Trieste, degli organismi di ricerca nel settore bio-marino e del comparto museale.

Nel corso del 2006 sorge la problematica dell’inquinamento dell’area del terrapieno di Barcola, e nasce l’esigenza di pensare ad un sito alternativo, che viene individuato nell’area dell’attuale mercato ortofrutticolo.

Veduta dell’area del Mercato Ortofrutticolo

 

Nel 2007, viene realizzata nell’atrio camerale la mostra del plastico della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste.

Nel corso del 2008 il sito individuato non risulta più idoneo ed emerge una nuova proposta di localizzazione del progetto: l’area che comprende il Salone degli Incanti, l’ex Magazzino vini e l’ex piscina Bianchi.

Veduta dei Magazzini Greensissasm

 

Nel 2009 il Consiglio comunale approva l’atto di indirizzo per la pianificazione strategica dell’ente inserendo l’ipotesi di realizzazione del “Parco del Mare”.

Intanto, dalle analisi effettuate, emerge che la location individuata non è idonea alla realizzazione della struttura in quanto il Salone degli Incanti non è utilizzabile come Acquario a causa delle fondamenta non adatte a sostesesta nere l’enorme peso delle vasche e di altre caratteristiche architettoniche che lo rendono non idoneo (vetrate, piano unico). La Regione Friuli Venezia Giulia, dopo aver valutato nel corso degli anni 2007-2008 l’ipotesi di una sottoscrizione di un Accordo di programma per la realizzazione del progetto, concede nel gennaio del 2014 un finanziamento straordinario pluriennale per la durata di 20 anni per la progettazione e la realizzazione del Parco del Mare. Nel corso degli anni, gli originari studi di fattibilità del 2007 vengono progressivamente aggiornati (negli anni 2011 e 2013).

Nel 2013 viene valutata l’idea della collocazione in Porto Vecchio ma la realizzazione in tale sito si rivela molto onerosa e l’ipotesi tramonta. All’inizio del 2014 nasce l’idea della collocazione a Porto Lido.

A marzo 2015 l’arch. Peter Chermayeff, realizza l’idea progettuale di massima, finanziato dalla Fondazione CRTrieste, completa di business plan. A dicembre 2015 la Fondazione CRTrieste si rende disponibile a stanziare l’importo complessivo di € 9.000.000 per la realizzazione del progetto, che vanno ad aggiungersi alle risorse già impegnate per realizzare lo studio preliminare e l’idea progettuale di massima nonché le analisi economico-patrimoniali e finanziarie redatte da ACB Group. Successivamente, nei primi mesi del 2016, vengono indirizzate all’Ente camerale le lettere ufficiali di appoggio al progetto da parte del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia.

A fine gennaio del 2018 un investitore privato manifesta ufficialmente alle Istituzioni l’interesse a investire in un project financing per la costruzione e gestione del Parco del Mare. La giunta comunale, nella seduta del 19 aprile 2018, approva la modifica della variante del piano regolatore che stabilisce la compatibilità dello strumento urbanistico con il progetto, consentendo così di approdare alla progettazione definitiva. La Fondazione CRTrieste, nel mese di aprile 2018, dichiara di non poter partecipare finanziariamente al progetto per problemi di carattere normativo.

Roberta Damiani

Delimitata in verde l’area di Porto Lido