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Costituita l’Ats per la candidatura transfrontaliera “Brda/Collio/Cuei” a sito Unesco

23 Dicembre 2019 | Di |

PRESENTATA NELLA SEDE DELL’ENTE CAMERALE LA SQUADRA TRA I COMUNI DEL COLLIO, REGIONE, CAMERA DI COMMERCIO, CONSORZIO TUTELA VINI COLLIO E BANCA DI CIVIDALE – CIVIBANK – LA REGIONE PUNTERA’ PER IL FRIULI VENEZIA GIULIA SU QUESTA CANDIDATURA PER L’OTTENIMENTO DELL’INSERIMENTO DELL’AREA NEL IL PATRIMONIO UNESCO.

Candidatura a sito Unesco del “Brda/Collio/Cuei Paesaggio Culturale transfrontaliero terrazzato”: si parte!

Firmata davanti al notaio Maria Francesca Arcidiacono la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo per la candidatura del sito nella lista propositiva “Tentative List Whl Unesco italiana”. L’ufficializzazione della partenza delle attività è frutto di un passaggio fondamentale che ha visto l’impegno diretto della Camera di Commercio Venezia Giulia, con il presidente Antonio Paoletti, Rodolfo Ziberna, Sindaco del Comune di Gorizia, Roberto Felcaro Sindaco del Comune di Cormons, Daniele Sergon Sindaco del Comune di Capriva del Friuli, Ezio Clocchiatti Sindaco del Comune di San Lorenzo Isontino, Franca Padovan Sindaco del Comune di San Floriano del Collio, Emanuela Russian Sindaco del Comune di Mossa, Stefano Turchetto Sindaco del Comune di Farra d’Isonzo, Carlo Comis Sindaco del Comune di Dolegna del Collio, nonché dai vicepresidenti del Consorzio di Tutela Vini Collio, Paolo Corso e della Banca di Cividale – CiviBank, Guglielmo Pelizzo.

«Capofila dell’Ats sarà la Camera di Commercio – ha annunciato con soddisfazione il presidente Antonio Paoletti– e la sua costituzione è il primo passo concreto per partire con le attività necessarie. L’Ats non ha fine di lucro e persegue lo scopo di presentare nelle sedi competenti la candidatura a sito Unesco transfrontaliero del “Brda/Collio/Cuei Paesaggio culturale transfrontaliero terrazzato” al fine di ottenerne il riconoscimento internazionale». Sarà, infatti, l’Ats a farsi promotrice ed esecutrice delle varie attività necessarie, nonché a gestire i fondi da utilizzare per tutte le azioni finalizzate alla presentazione del dossier di candidatura, vigilando sul Piano di Gestione del sito che verrà predisposto dal gruppo tecnico scientifico incaricato.

«Un percorso – ha rilevato il vicepresidente Gianluca Madriz – che nel 2015 su proposta dell’allora Sindaco del Comune di Dolegna del Collio, e ora consigliere regionale, Diego Bernardis, iniziammo come Camera di Commercio di Gorizia proprio perché credemmo già allora nella portata e nelle potenzialità offerte dall’ingresso tra i siti Unesco Patrimonio dell’Umanità e nella promozione che ne deriverebbe».

Un gioco di squadra molto importante che deve essere da esempio per il territorio, è stato da più parti ricordato. Lo ha fatto prima il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ricordando come fare «squadra tra Comuni, Camera di Commercio Venezia Giulia, Regione sia fondamentale e un esempio davvero unico di come si guardi all’obiettivo da raggiungere nell’interesse di un territorio splendido e particolarmente unico». Dello stesso parere il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, fin dall’inizio impegnato sulla candidatura «a sostenere l’idea – ha detto – che Diego Bernardis aveva proposto e grazie alla quale siamo qui oggi ad impegnarci per trasformarla in realtà assieme ai colleghi sindaci del Collio. Siamo una bella squadra che lavora per un obiettivo pienamente condiviso e abbiamo trovato nella Camera di Commercio un’ottima sintesi per questo territorio e per tale ragione farà da capofila dell’Ats nel percorso per la predisposizione della candidatura». Un’azione amministrativa coordinata che, ha assicurato il segretario generale camerale Pierluigi Medeot, comincerà già nei primi giorni del 2020.

«La costituzione dell’Ats – ha rilevato l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – non è solo un passaggio formale, ma anche sostanziale ed importante che sta a significare la nostra volontà di proseguire comunque sul percorso della candidatura del Collio per avere la candidatura Unesco. Speriamo che siano determinati come noi i nostri partner sloveni, diversamente comunque noi proseguiremo».

Andrea Bulgarelli