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Parco del Mare Archivi - Venezia Giulia Economica

COSTITUITO IL COMITATO SCIENTIFICO DEL NAUTAVERSO

15 Gennaio 2024 | Di |

Le istituzioni si stringono attorno a NAUTAVERSO concordando sulla necessità di lavorare assieme per rendere il futuro Digital Experience Center un faro nel mondo.

Il primo Comitato scientifico di NAUTAVERSO si è riunito questo pomeriggio nella sala Desiata della Camera di commercio Venezia Giulia. È stato un fondamentale momento di confronto e di condivisione di obiettivi verso la realizzazione della futura infrastruttura digitale che diventerà il grande attrattore turistico-culturale per Trieste e il Friuli Venezia Giulia.

All’incontro, aperto dal presidente camerale, Antonio Paoletti, hanno portato il loro contributo gli assessori regionali Barbara Zilli Pierpaolo Roberti a dimostrazione di quanto  sia alta l’attenzione che la Regione Friuli Venezia Giulia sta ponendo verso il NAUTAVERSO.

“L’attenzione alla portata del progetto – ha commentato il presidente camerale, Antonio Paoletti – è stata dimostrata anche dalla condivisione comune da parte dei rappresentanti delle istituzioni scientifiche del territorio sul fatto che il lavoro all’interno del Comitato sarà, a tutti gli effetti, una prova generale per collaborare assieme nella creazione di un centro capace di dare visibilità ai risultati scientifici, spiegandoli in maniera ludica e diffondendo la cultura della sostenibilità ambientale a fondamento del nostro futuro ”. NAUTAVERSO è la strada giusta che ha avvicinato tutte le Istituzioni sempre più attente e coinvolte nell’innovazione digitale: Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Trieste, Autorità di Sistema Portuale, Istituzioni scientifiche, centri di ricerca condividono sul fatto che sia proprio questa la strada da percorrere”.

Il Comitato Scientifico NAUTAVERSO

Roberto DIPIAZZA, Sindaco di Trieste

Barbara ZILLI, Assessore alle finanze Regione Friuli Venezia Giulia

Pierpaolo ROBERTI, Assessore alle autonomie locali Regione Friuli Venezia Giulia

Roberto DI LENARDA, Magnifico Rettore Università di Trieste

Niccolò DE MANZINI, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute Università di Trieste

Luca BORTOLUSSI, Direttore vicario Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze Università di Trieste

Mauro TRETIACH, Direttore Dipartimento Scienze della Vita Università di Trieste

Maria Cristina, PEDICCHIO Presidente regionale Marevivo

Paola DEL NEGRO, Direttore Generale OGS

Vittorio TORBIANELLI, Segretario Generale Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale

Salvatore LA ROSA, Direttore della Struttura Ricerca e Innovazione Area Science Park

Francesca IANNELLI, Portavoce della Presidente Area Science Park

Andrea GAMBASSI, Direttore del Laboratorio Interdisciplinare della SISSA

Max PAOLI, Coordinator of the TWAS Programmes

Micol ASCOLI MARCHETTI, Ufficio Stampa e Comunicazione Immaginario Scientifico

Maja DE’ SIMONI, Responsabile comunicazione ELETTRA SINCROTRONE

NAUTAVERSO: pubblicata la manifestazione d’interesse

12 Dicembre 2023 | Di |

Sessanta giorni a disposizione per la presentazione

Intervento del Segretario generale Pierluigi Medeot

Il percorso che porterà alla realizzazione di NAUTAVERSO Digital Experience Center è ormai avviato.
La delibera di Giunta n.128 del 15 novembre 2023 spiega puntualmente le motivazioni della presentazione svoltasi il 20 novembre proprio nella maniera in cui è voluto si svolgesse.

Un evento che ha ottenuto un grande riscontro nazionale e internazionale, secondo gli obiettivi che l’Ente camerale si era preposto.


La presentazione non era fine a sé stessa e non esauriva i suoi effetti al momento dell’evento, ma era
esattamente funzionale alla ricerca della manifestazione di interesse, ovvero dei soggetti interessati alla
progettazione, realizzazione ed eventuale gestione del progetto.

A tal fine si è investito in particolare sugli aspetti tecnologici per riprodurre nel corso della presentazione in scala il progetto reale per rendere perfettamente conto delle peculiari e innovative, pressoché uniche applicazioni che lo stesso potrà offrire, nonché nella maniera più conforme possibile alla sua realizzazione inteso come affinità alle sue caratteristiche tecnologiche riproducendo digitalmente il progetto per dimostrare la sua valenza e potenzialità.

Con la pubblicazione del 12 dicembre 2023, da parte della società in house della Camera di commercio Venezia Giulia, Venezia Giulia Sviluppo Plus, sui quotidiani Il Piccolo, Messaggero Veneto, Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Financial Times, dell’Avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni di interesse si invitano gli operatori economici a manifestare il proprio interesse alla realizzazione ed eventuale gestione dell’opera “Parco del Mare 5.0 – NAUTAVERSO” secondo le alternative progettuali previste e dettagliate nel Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, approvato con la predetta delibera del Consiglio camerale.
La manifestazione dovrà pervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso che potete trovare nella sua versione integrale nell’ultima pagina di copertina del magazine digitale Venezia Giulia Economica e sul sito della Camera di commercio Venezia Giulia al link:

Avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per la realizzazione ed eventuale gestione dell’opera PARCO DEL MARE 5.0 – NAUTAVERSO

Parco del Mare: la presentazione del progetto 5.0

17 Novembre 2023 | Di |

Lunedì 20 novembre 2023 ore 11 – TCC Trieste Convention Center

Conduce e modera

Donatella Bianchi, Giornalista

Saluti istituzionali

Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste

Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale

Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia

Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia*

Andrea Prete, Presidente Unioncamere

Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia

Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura*

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le politiche del mare*

Interventi tematici

Luca Bortolussi, Docente di Informatica, Università degli Studi di Trieste

Nicola Bressi, Naturalista, zoologo e divulgatore scientifico

Annamaria Coccolo, Architetto

Roberto Danovaro, Presidente Consiglio Scientifico, WWF Italia **

Federico Ferrazza, Direttore Wired Italia

Andreas Kipar, Paesaggista e urbanista

Roberto Maffioli, Ingegnere esperto di tecniche di rappresentazione digitale e computer grafica 3D

Maria Cristina Pedicchio, Presidente Marevivo Fvg

Andrea Romanino, Direttore Scuola Internazionale di Studi Avanzati

Maurizio Tretiach, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste

Emilio Valdameri, Ingegnere esperto nei settori del Turismo e del Real Estate

*Videomessaggio **In collegamento video

Ingresso libero dalle ore 10.30 previa registrazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Annamaria Coccolo: «Prolungamento delle “Rive” triestine finalmente aperte all’utilizzo di tutti»

27 Dicembre 2020 | Di |

Il progetto del Parco del Mare di Trieste, travalicando i confini del lotto di pertinenza a favore di una visione di più ampio respiro, ha mirato alla realizzazione di un acquario fortemente legato al contesto fino a diventare esso stesso uno spazio fruibile, ancorato al sistema pubblico di accesso al molo.

L’idea è stata quella di prolungare la passeggiata delle “Rive”, valorizzando l’ingresso al Bagno Marino, fino ad arrivare tramite una piazza lineare al nuovo spazio pubblico fronteggiante il mare, fulcro del sistema che è fortemente relazionato alla “Lanterna”. A questa centralità si collega l’edificio dell’acquario sia con la galleria d’ingresso che con una scalinata che man mano salendo sull’edificio si plasma in uno spazio pubblico affacciato sull’acqua come i “moli” che contraddistinguono la città di Trieste.

Questa volontà di integrazione tra il nuovo edificio e il sistema degli spazi pubblici, fortemente ricercato nel progetto, è frutto della consapevolezza che solo un’architettura rispettosa, fatta di forme lineari e materiali omogenei può dare risalto a ciò che è storico come la “Lanterna” ma soprattutto al pregevole affaccio sul mare.

Chiaramente un edificio che ospita un acquario deve rispondere a precise esigenze dimensionali proprio per contenere le vasche e tutto ciò che è tecnologia e cura degli animali; in questo delicato contesto si è cercato, senza compromettere l’attrattività della struttura, di minimizzare gli spazi e le altezze per ridurre l’impatto dell’edificio sul contesto, soprattutto sul lato verso il mare.

L’edificio di progetto è formato da due trapezi collegati dalle passerelle che si trovano nella galleria a doppia altezza. Il corpo più piccolo a due livelli ospita le strutture di ingresso, il ristoro e il gift shop, nell’altro a tre livelli si trova il museo vero e proprio: due livelli per i visitatori e uno, quello superiore destinato ad accogliere la tecnologia, i laboratori e la cura e nutrizione degli animali.

L’attrazione principale è rappresentata dalla vasca centrale di forma ovale, di lunghezza pari a circa 28 metri e larghezza nel punto maggiore di 18 metri. Attorno a questa vasca e ad altre più piccole sono organizzati i percorsi per i visitatori che ogni tanto, in punti strategici, potranno anche godere della bellissima vista esterna sulla “lanterna”, sul mare e sulla città di Trieste.

Per quanto riguarda l’accessibilità al museo, oltre ad un nuovo parcheggio posto nelle vicinanze dell’acquario, i rimanenti stalli, funzionali all’attività saranno reperiti, tramite convenzione con i gestori, lungo la Riva Ottaviano Augusto e aree limitrofe. I bus turistici potranno far scendere i visitatori all’inizio di Riva Traiana dove ci sono appositi spazi di manovra, inoltre, con il Porto Vecchio e i vari insediamenti museali, ricettivi, ludici che verranno realizzati, il Parco potrà utilizzare collegamenti via mare diretti e sostenibili proprio grazie ai flussi di visitatori, in linea con la mobilità integrata via terra e via mare, capace di ridurre il traffico lungo le arterie cittadine.

Annamaria Coccolo Architetto, studio “Archest”

«Un’esperienza unica dentro e fuori l’acquario in un contesto urbano rigenerato»

27 Dicembre 2020 | Di |

Le parole degli architetti Ginette Castro e
Michael Oleksak dello studio Cosestudi.

A nostro avviso, lo sviluppo di un nuovo acquario di livello internazionale nella zona di Porto Lido rappresenta un’importante opportunità per arricchire ulteriormente l’unicità urbana e gli aspetti culturali, sociali e storici di Trieste.

Subito dopo aver visitato Trieste e la zona di Porto Lido, siamo rimasti incuriositi dalla vostra città unica e dall’incredibile potenziale che questo luogo speciale rappresenta per i triestini e la regione Friuli Venezia Giulia.

Insieme ai nostri partner di progettazione, Archest, abbiamo cercato di sviluppare il concetto di un acquario che fosse sensibile al significativo patrimonio del sito, soprattutto della Lanterna, fornendo anche un maggiore accesso pubblico al mare e alle spettacolari viste della città dal mare. Abbiamo creduto che la costruzione dell’acquario dovesse essere sviluppata in modo che esprimesse un delicato equilibrio tra l’essere molto rispettosi dell’importante contesto storico del sito e guardare al futuro con fiducia.

L’organizzazione interna dell’acquario ha lo scopo di immergere i visitatori nelle meraviglie della vita nel mondo sottomarino per coinvolgerli prima emotivamente e poi intellettualmente nella comprensione e apprezzamento dell’importanza dell’educazione e della conservazione del mare,

Il percorso di visita non sarà percepito come un assemblaggio di vasche indipendenti ma più come l’esperienza di meraviglioso mondo di vita acquatica interconnesso e multistrato. Oltre alle vasche, il visitatore potrà osservare mostre multimediali che, utilizzando la tecnologia digitale, possono comunicare la scienza del mare e l’importanza della conservazione in modo semplice e intuitivo.

L’acquario sarà essenzialmente un “laboratorio vivente” che esprime l’impegno di Trieste per la scienza e la conservazione del mare.

Trieste è una città molto speciale con un ricco patrimonio di collegamenti con i mari e gli oceani.

Considereremo un privilegio lavorare con Costa Edutainment, Icop, Archest e, per estensione, la comunità triestina, per contribuire a creare un nuovo acquario di livello mondiale in un luogo così speciale.

Vittorio Petrucco: «Più di due anni di lavoro per elaborare la proposta»

23 Dicembre 2020 | Di |

Arrivare al progetto del Parco del Mare non è stato un percorso facile, sono serviti più di 2 anni per elaborare questa proposta in Partenariato Pubblico Privato.

I promotori dell’iniziativa sono:

  • un’impresa di costruzione, la Icop;
  • un finanziatore, Iccrea BancaImpresa;
  • un gestore di parchi a tema, Costa Edutainment.

Come promotori ci siamo candidati alla progettazione, alla costruzione, al finanziamento, alla manutenzione e alla gestione per 30 anni dell’acquario.

Non si tratta solo di realizzare una bella opera e di recuperare un’area di pregio della città, area oggi degradata, ma anche garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa.

In base alle valutazioni fatte l’affluenza potenziale che afferisce a un’infrastruttura di questo tipo è stata calcolata in un milione di visitatori all’anno; la nostra proposta è stata dimensionata su 600.000 presenze.

Noi promotori investiremo 24 milioni, la parte pubblica 20 milioni. Sono cifre importanti.

Anche se non sembra il momento più adatto per questo tipo di investimenti, bisogna fare uno sforzo e guardare al futuro con ottimismo pensando a come creare nuove opportunità di lavoro. Crediamo che sia una grande occasione di sviluppo per la città.

Un acquario è un’azienda complessa che occuperà direttamente più di cento persone, impiegate certamente in attività turistiche, ma anche didattiche, di ricerca ed in ambulatori per la cura delle specie marine.

Va considerato inoltre il numero delle persone impiegate per la costruzione, la manutenzione e quelle dell’indotto.

Il nostro obiettivo è aprire la struttura al pubblico nel 2024; sembra un tempo molto lontano ma oltre alla realizzazione, sono tante le cose da fare.

Basti pensare, ad esempio, all’impatto che 600.000 visitatori all’anno comportano sulla mobilità e sui servizi di accoglienza che devono pertanto essere adeguati.

È l’inizio di un percorso. L’auspicio è ripetere quanto accaduto con la piattaforma logistica per il quartiere di Servola, vorrei che l’acquario per questa zona fosse il primo pezzo di un puzzle più ampio: un progetto per la riqualificazione urbana, per il lavoro, per la città stessa.

Carlo Napoleoni: «Come Gruppo investiamo in progetti con importanti ricadute sul territorio»

23 Dicembre 2020 | Di |

Il Parco del Mare di Trieste è un progetto altamente innovativo e vuole restituire alla comunità cittadina una vasta area interamente riqualificata e pronta ad un ulteriore sviluppo. Il Gruppo Iccrea, che da sempre accompagna e promuove le idee e i progetti che possono anche dare un ritorno alle comunità territoriali, vede nel Parco del Mare proprio importanti opportunità di innovazione e sviluppo. Grazie alla realizzazione dell’acquario, si potrà riqualificare un’intera area cittadina e contemporaneamente rispondere al bisogno impellente di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e di conservazione degli ambienti marini.

L’acquario sarà quindi un catalizzatore di flussi turistici, di iniziative a carattere educativo e sociale e di incentivazione per iniziative imprenditoriali nel settore del turismo, del commercio e della ristorazione. Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Gruppo Iccrea, ha presentato questo progetto in qualità di soggetto promotore, contribuendo – da subito – come finanziatore all’attivazione di un partenariato pubblico-privato. In questo senso va anche la nostra collaborazione con Icop e Costa Edutainment, affinché la realizzazione dell’acquario possa diventare una realtà».

Giuseppe Costa: «Costa Edutainment investe su Trieste e sulle sue grandi potenzialità»

23 Dicembre 2020 | Di |

Costa Edutainment ha sviluppato negli anni un know-how unico nel panorama italiano nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, con particolare riferimento a grandi Acquari come quello di Genova.

Uno dei principi guida dell’azienda è da sempre operare in rete e sinergia con enti, istituzioni e realtà scientifiche, culturali e turistiche del territorio per ampliare la forte attrattività che una struttura come un grande acquario ha e, in un’ottica più ampia di responsabilità sociale di impresa, far sì che l’intero territorio venga valorizzato e benefici di un indotto condiviso, a partire dalla creazione di occupazione.

Costa Edutainment ritiene che Trieste sia una città, un territorio con una buona attrattività non solo presso un pubblico italiano ma anche nei confronti di visitatori e turisti stranieri sia per la vicinanza e la raggiungibilità sia per la ricchezza dell’offerta. Il progetto dell’Acquario, che prevede di arrivare ad accogliere 600.000 visitatori all’anno, ha l’obiettivo di fare da catalizzatore per questi nuovi flussi turistici che sul territorio troveranno un’offerta molto più ampia. Parte del lavoro di preparazione da parte della città e delle imprese coinvolte nel progetto è l’organizzazione logistica e di accoglienza dei turisti in arrivo attraverso un piano di viabilità che prevede la disponibilità di parcheggi in parte di fronte all’Acquario (basti pensare che a Genova con una media annuale di 1,1 milioni di visitatori il parcheggio di pertinenza è di 160 posti) e in parte diffusi in città sufficienti a garantire una corretta gestione degli arrivi. Aspetto che, sulla scia dell’esperienza di Genova che ha notoriamente una viabilità più complessa e articolata, si presenta di facile realizzazione a Trieste.

Una struttura come l’Acquario non può prescindere dalla missione di tutela del capitale naturale, attraverso progetti di ricerca, conservazione e sostenibilità, ma anche dalla missione educativa nei confronti dei propri visitatori, dalle scuole alle famiglie. L’esperienza di visita edutainment coinvolgente, divertente e capace di parlare a ogni tipo di target, è lo strumento principale per perseguire questa missione e stimolare il pubblico a cambiare i propri comportamenti per contribuire attivamente alla conservazione del patrimonio naturale.

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