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Legge e fisco Archivi - Venezia Giulia Economica

Per SRL e SCARL dal 16 dicembre 2019 obbligatoria la nomina dell’organo di controllo o del revisore

23 Dicembre 2019 | Di |

Con l’art. 379 del codice della crisi d’impresa (D.lgs 12 gennaio 2019 n. 14, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 14 febbraio 2019), è stato modificato l’articolo 2477 del codice civile relativo all’organo di controllo delle società a responsabilità limitata e delle cooperative a responsabilità limitata.

Con tale disposizione risultano significativamente diminuiti i limiti previsti per l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore unico nelle società.

La nomina diviene obbligatoria qualora per due esercizi consecutivi sia superato uno solo dei seguenti limiti (limiti aggiornati dalla Legge 55/2019):

– Valore totale dell’attivo patrimoniale: 4 milioni di euro (prima era 4,4 milioni)

– Totale ricavi derivanti da vendite o prestazioni: 4 milioni di euro (prima era 8,8 milioni)

– Dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità (prima il limite era di 50 unità)

La norma stabilisce che si deve provvedere a nominare gli organi di controllo o il revisore e, se necessario, ad uniformare l’atto costitutivo e lo statuto (unicamente in presenza di clausole non conformi al nuovo dettato normativo), entro 9 mesi dalla sua entrata in vigore (pertanto entro il 16 dicembre 2019).

Giunta e Consiglio approvano il programma per il 2020

18 Novembre 2019 | Di |

La Relazione Previsionale e Programmatica è stata strutturata in una logica di “Sistema Camera di Commercio Venezia Giulia”

Giunta e Consiglio camerale approvano le direttrici operative e di intervento per il prossimo anno. La Camera di Commercio pianifica, infatti, annualmente la sua attività attraverso la Relazione Previsionale e Programmatica, definendo gli obiettivi da raggiungere nell’anno a venire a partire dalla strategia complessiva dell’Ente e in rapporto agli scenari di sviluppo dell’economia locale. L’azione dell’Ente camerale – che viene definita in primis dalle linee di sviluppo individuate dal Programma Pluriennale di mandato – viene in questo modo declinata annualmente in una serie di attività che traggono spunto dalle esigenze emerse nel mondo imprenditoriale locale, del quale la Camera di Commercio, in virtù del contatto quotidiano, è osservatorio privilegiato.

SISTEMA CCIAA VG
La Relazione Previsionale e Programmatica 2020 è stata strutturata in una logica di sistema, che vede l’Ente camerale operare assieme all’Azienda Speciale Zona Franca, all’istituto agevolativo del Fondo Gorizia, l’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone ad Aries Scarl. Logica che si intende estesa a tutto l’ecosistema territoriale socio-economico allargato comprensivo di tutti gli attori che concorrono allo sviluppo dello stesso con i quali la Camera di Commercio opera e interloquisce costantemente.

Grafico Sistema Camerale VGE Trieste economica

LE LINEE DI AZIONE

Le linee di azione saranno sviluppate a partire dagli ambiti di sviluppo individuati dal Programma Pluriennale 2017-2021 che sono:
1. IMPRESA 4.0 – CREARE, SVILUPPARE, INNOVARE
2. SOSTENERE E PROMUOVERE LA CRESCITA BLU
3. TURISMO E CULTURA – SVILUPPARE LA VOCAZIONE TURISTICA DEL TERRITORIO
4. L’IMPRESA VERSO I MERCATI INTERNAZIONALI: PROMOZIONE E SUPPORTO
5. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO – GIOVANI E IMPRESE, AVVICINAMENTO E FORMAZIONE
6. L’ENTE CAMERALE: POTENZIARE E MIGLIORARE ATTIVITÀ E SERVIZI

ATTENZIONE ALLE PMI

Saranno rafforzate in particolare le attività analizzate a supportare le imprese, soprattutto le Micro e Piccole Medie Imprese, a fare il salto tecnologico 4.0 e i servizi per sostenere l’imprenditorialità in tutte le sue declinazioni e in tutte le sue fasi, dalla nascita, alla crescita, allo sviluppo delle competenze no alla ricerca di nuovi mercati.

RIORGANIZZAZIONE INTERNA

Particolare evidenza verrà data nel 2020 alla riorganizzazione della struttura operativa, per dar vita ad un Ente camerale snello e flessibile che sappia adattarsi all’evoluzione delle esigenze delle imprese ed operi quotidianamente ed efficacemente al loro servizio.

 

Roberta Damiani

Misure urgenti per il recupero della competitività regionale

15 Luglio 2019 | Di |

Con l’entrata in vigore (dal 1.o maggio scorso) della L.R. 29 aprile 2019, n. 6, (recante «Misure urgenti per il recupero della competitività regionale») sono state apportate importanti modifiche alla disciplina dei requisiti per poter avviare un’attività ricettiva (alberghi, hotel, affittacamere, campeggi, ecc.).

In particolare è stato modificato l’art. 88 della L.R. n. 2/2002 («Disciplina delle professioni turistiche e del turismo congressuale) con l’abolizione dei requisiti professionali (titolo di studio specifico, iscrizione nella sezione speciale dell’ex REC ovvero avere superato un apposito esame di idoneità presso la Camera di Commercio).

Dal 1.o maggio, infatti, per poter avviare un’attività ricettiva è sufficiente il possesso da parte del titolare e un suo rappresentante o gestore dei soli requisiti morali (ovverosia non essere in corso determinati tipi di reati) previsti dagli artt. 11 e 92 del TULPS (approvato con R.D. 18.6.1931, n. 773).

 

Novità per gli organi di controllo delle Srl

24 Maggio 2019 | Di |

L’obbligo scatta a partire dal 17 dicembre 2019, ma si può iscrivere la nomina dell’organo di controllo o del revisore  anche prima della modifica statutaria

L’articolo 2477 del codice civile è stato recentemente modificato dal D.Lgs 14/2019 “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, entrato in vigore il 16 marzo 2019.

Sono ora previsti nuovi limiti dimensionali per la nomina obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore, che è prevista qualora la società:

– sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato

– controlli una società obbligata alla revisione legale dei conti

– abbia superato per due esercizi consecutivi almeno uno dei seguenti limiti:

  1. a) totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 2 milioni di euro
  2. b) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 2 milioni di euro
  3. c) dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 10 unità

Tali novità decorrono a partire dal 17 dicembre 2019 (9 mesi dall’entrata in vigore della norma) ed entro tale data sarà quindi obbligatoria la nomina dell’organo di controllo o del revisore e l’adeguamento dello Statuto.

In ogni caso, l’eventuale nomina dell’organo di controllo può avvenire anche in autonomia e quindi senza la contemporanea modifica dell’atto costitutivo/statuto.

Pertanto, a seguito di un confronto tra i Registri delle Imprese della Lombardia e del Triveneto, si precisa che l’eventuale nomina, volontaria, dell’organo di controllo o del revisore, anche in mancanza dell’adeguamento dello Statuto (a cui si dovrà comunque provvedere entro il 17 dicembre 2019) potrà comunque essere comunicata al Registro delle Imprese con apposita domanda (anche se non ancora obbligatoria).

Michele Bossi

 

Conto alla rovescia per la presentazione del Mud

30 Aprile 2019 | Di |

Per il Modello unico di dichiarazione ambientale c’è tempo fino al 22 giugno 2019

 

L’articolo 6 del “Decreto semplificazioni”, D.L. n. 135/2018, convertito, dalla L. n. 12/2019, ha disposto – a decorrere dal 1° gennaio 2019 – la soppressione del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), di cui all’articolo 188-ter del D.Lgs. n. 152/2006 e, tutte le imprese che erano soggette ad effettuare la tracciabilità dei rifiuti mediante il Sistri, dal 1° gennaio 2019 dovranno:

– presentare la dichiarazione annuale Mud;

– provvedere alla tenuta del registro di carico e scarico e del formulario di trasporto dei rifiuti, secondo quanto disposto dagli articoli 188, 189, 190 e 192 del D.Lgs. n. 152/2006, secondo il sistema tradizionale “cartaceo”.

Tali adempimenti, in virtù del l’art. 194- bis, potranno essere effettuati anche in formato digitale.

Ricordiamo che il Mud, Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, è la comunicazione che enti e imprese presentano ogni anno, indicando quanti e quali rifiuti hanno prodotto e/o gestito durante il corso dell’anno precedente.

Per il 2019, la data entro cui inviare il Mud è fissata al 22 giugno 2019, in quanto, essendo il decreto di approvazione del modello, D.P.C.M. 24 dicembre 2018, stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 22 febbraio 2019, entro la data del 1° marzo, il termine per la presentazione – come stabilito dall’art. 6 della L. n. 70/1994 – è fissata in 120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione. Sono rimasti immutati rispetto al 2018 la struttura del modello, articolato in 6 Comunicazioni (Rifiuti, Rifiuti semplificata, Veicoli Fuori Uso, Imballaggi, RAEE, Rifiuti urbani e assimilati, Produttori di Apparecchiature elettriche ed elettroniche) ed i soggetti obbligati alla presentazione, che sono quelli definiti dall’articolo 189 c. 3 del D.lgs. 152/2006, ovvero trasportatori, intermediari senza detenzione, recuperatori, smaltitori, produttori di rifiuti pericolosi, produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali e di trattamento delle scorie con più di 10 dipendenti, Comuni. Sono esclusi dall’obbligo di presentazione del Mud, in base alla Legge 28 dicembre 2015, le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, nonché i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici Ateco 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02. Le seguenti Comunicazioni devono essere presentate esclusivamente tramite il sito www.mudtelematico.it: Comunicazione Rifiuti; Comunicazione Veicoli fuori uso; Comunicazione Imballaggi, sia Sezione Consorzi che Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio; Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Per spedire via telematica è necessario:

  • essere registrati al sito www.mudtelematico.it;
  • disporre di un dispositivo di firma digitale (Smart Card o Carta Nazionale dei Servizi o Business Key) valido al momento dell’invio, che può essere quella dell’associazione di categoria, del consulente, del professionista o di altri soggetti che curano, per conto del dichiarante, la compilazione.

I diritti di segreteria per l’invio telematico sono pari a 10 €.

La comunicazione semplificata deve essere presentata, tramite la Comunicazione Rifiuti Semplificata riportata in Allegato 2 al Dpcm e trasmessa via Pec all’indirizzo comunicazionemud@pec.it, dai soli soggetti he producono, nella propria Unità Locale, non più di 7 rifiuti, per i quali sono tenuti a presentare la dichiarazione e, per ogni rifiuto, utilizzano non più di 3 trasportatori e 3 destinatari finali.

Tramite il sito mudsemplificato.ecocerved. it è possibile compilare la Comunicazione semplificata e stamparla per la firma e la spedizione via Pec. I diritti di segreteria sono pari a 15 € per l’invio via Pec.

La comunicazione rifiuti semplificata non può essere presentata da produttori che conferiscono i rifiuti all’estero.

 

Nuove regole per le Startup innovative con il Decreto Semplificazioni

14 Marzo 2019 | Di |

All’articolo 3, i commi 1-sexies e 1-septies modificano la disciplina delle Start-up e delle PMI innovative, allo scopo di semplificare gli obblighi informativi a carico di tali categorie di imprese e snellire gli adempimenti richiesti per il mantenimento delle agevolazioni ad esse concesse dalle norme vigenti.

In particolare il comma 1-sexies dell’articolo 3 modifica la disciplina delle Start-up innovative e degli incubatori certificati, di cui al decreto-legge n. 179 del 2012. In particolare, con le modifiche in esame:

– viene abrogato il comma 14 dell’articolo 25 del predetto decreto-legge n. 179 del 2012, così eliminando l’obbligo, per la Start-up innovativa e l’incubatore certificato, di aggiornare e pubblicare nella sezione speciale del Registro delle imprese le informazioni richieste dalla legge ai fini dell’iscrizione nella medesima sezione speciale (indicate, rispettivamente, nei commi 12 e 13).

– viene novellato il comma 15, consentendo al rappresentante legale della Start-up innovativa o dell’incubatore certificato di attestare il mantenimento del possesso dei requisiti costitutivi non solo entro 6 mesi dalla chiusura di ciascun esercizio (come già previsto dalle norme vigenti), ma anche entro il termine di 7 mesi, nel caso di redazione del bilancio consolidato ovvero quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società (ai sensi del comma secondo dell’art. 2364 c.c.);

– viene inserito il comma 17-bis, che consente alla Start-up innovativa e all’incubatore certificato di inserire le informazioni necessarie nella apposita piattaforma informatica startup.registroimprese.it, in sede di iscrizione nella sezione speciale, aggiornandole o confermandole almeno una volta all’anno in corrispondenza del deposito della dichiarazione che attesta il mantenimento del possesso dei requisiti costitutivi, anche ai ni di condivisione delle stesse.

Il comma 1-septies novella l’art. 4 del D.L. 3/2015, convertito dalla L. 33/2015, relativo alle PMI innovative, con disposizioni simmetriche a quelle introdotte dal precedente comma 1-sexies per le Start-up innovative, volte nel complesso a snellire gli adempimenti a carico di dette categorie di imprese. In particolare, con le modifiche in esame:

– novellando il comma 6 dell’articolo 4 del D.L. n. 3/2015, si consente al rappresentante legale delle PMI innovative di attestare, con dichiarazione depositata presso l’ufficio del Registro delle imprese, il mantenimento del possesso dei requisiti costitutivi entro 6 mesi dalla chiusura di ciascun esercizio (come già previsto), così come entro il termine di 7 mesi, nel caso di redazione del bilancio consolidato ovvero quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della società (come previsto dal comma secondo dell’art. 2364 c.c.);

– con l’inserimento del comma 6-bis all’articolo 4), si consente al la PMI innovativa di inserire le informazioni necessarie nella piattaforma informatica startup.registroimpre- se.it in sede di iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese, aggiornandole o confermandole almeno una volta all’anno in corrispondenza del deposito dichiarazione che attesta il mantenimento del possesso dei requisiti costitutivi, anche ai fini di condivisione delle stesse informazioni ai sensi del comma 2.

 

Crisi d’impresa e insolvenze: arriva il codice con la normativa

11 Marzo 2019 | Di |

Crisi di impresa e insolvenze: pubblicato dopo tanta attesa il codice che ne definisce le procedure. Si tratta di un testo normativo che le imprese stavano attendendo da anni e che pone ora in essere le basi di riferimento per la soluzione delle situazioni di difficoltà aziendale.

Dopo lunga gestazione, infatti, in attuazione della L. 19 ottobre 2017 n. 155, dopo 77 anni dalla Legge Fallimentare, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio u.s. il D.Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14 riguardante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Una parte del provvedimento entra in vigore il 16 marzo 2019, tutto il resto il 15 agosto 2020.
Entra in vigore il 16 marzo 2019 l’istituzione presso il Ministero della Giustizia dell’Albo dei Curatori e le novità sugli obblighi (con limiti abbassati rispetto a quelli vigenti) di nomina degli Organi di controllo interni delle società.

Albo dei Curatori:

Possono essere chiamati a svolgere – su incarico del Tribunale – le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore: avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili , nonché consulenti del lavoro.

Organi di controllo interni delle società:

Diventa obbligatoria la nomina dell’organo di controllo o del revisore per la società che ha superato per due esercizi consecutivi uno dei seguenti limiti: 2 milioni di euro di attivo, 2 milioni di euro di ricavi, 10 dipendenti occupati durante l’esercizio.

Tale obbligo deve essere rispettato entro 9 mesi a partire dal 15 febbraio dalle srl e dalle cooperative già costituite. Entreranno invece in vigore dal 15 agosto 2020.

Allerta:

Tra le novità più rilevanti c’è l’istituto dell’ allerta, quale misura rivolta a far emergere la crisi ai primi albori, per effetto del suo rilevamento da parte di alcuni soggetti qualificati: gli organi di controllo interni della società, l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’Agente della riscossione.

Spetterà a questi soggetti indurre l’impresa ad adottare immediatamente le necessarie contromisure o, in caso di sua inerzia, a chiedere l’intervento dell’ Organismo di composizione delle crisi operante presso la Camera di Commercio.

Sovra indebitamento:

Altra importante novità consiste nelle norme sul sovraindebitamento che regolano la crisi di piccoli imprenditori commerciali, imprenditori non commerciali e consumatori, ed è l’esdebitazione senza utilità, consistente in una forma di liberazione del debitore dai suoi debiti anche in assenza di pagamenti a favore dei creditori.

Sportello dell’Organismo di mediazione nel Palazzo di Giustizia di Trieste

25 Settembre 2018 | Di |

Nell’intento di agevolare dal punto di vista logistico gli avvocati che frequentano il Tribunale di Trieste, l’Organismo di Mediazione della Camera di Commercio Venezia Giulia dal 1° settembre in concomitanza con la ripresa del lavoro dopo la pausa estiva, ha riattivato – dal lunedì al venerdì con orario dalle 8.30 alle 12.00 – lo Sportello di Conciliazione al terzo piano stanza 387 del Palazzo di Giustizia di Trieste.

Anche in questa sede (oltre che presso la sede camerale di Trieste in piazza Borsa, 14), si possono perciò presentare le domande di mediazione e fissare contestualmente gli incontri preliminari di mediazione.

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente l’ufficio allo 040.7792437 o via mail mediazione@vg.camcom.it

Mud, il 30 aprile la scadenza

24 Aprile 2018 | Di |

Modello unico di dichiarazione ambientale: ultimi giorni per la presentazione

Il Modello unico di dichiarazione ambientale (Mud) 2018, approvato con Dpcm 28 dicembre 2017, rela­tivo all’anno 2017, deve essere presentato en­tro il 30 aprile 2018, trascorso tale termine, per un periodo di 60 giorni, sarà possibile presentare la dichiarazione con il pagamento della sanzione mini­ma prevista dalla legge. La presentazione avvenuta successivamente a questo secondo termine sarà san­zionata nella stessa misura di una dichiarazione non presentata.

Non vi sono modifiche, rispetto al 2017, per quan­to riguarda: i soggetti tenuti alla presentazione del Mud, le informazioni da comunicare, i diritti di se­greteria e le modalità per l’invio telematico mentre sono state introdotte novità importanti, indicate di seguito:

1) tutti i soggetti in possesso di autorizzazione allo svolgimento di attività di recupero o smaltimento ri­fiuti dovranno comunicare una serie di informazioni relative alle autorizzazioni in loro possesso;

2) la Comunicazione Rifiuti Semplificata dovrà essere compilata esclusivamente utilizzando l’appli­cazione disponibile sul sito http://mudsemplifica­to.ecocerved.it/ e non potrà essere compilata ma­nualmente, dovrà riportare la firma del dichiarante (autografa o digitale), e dovrà essere trasformata in un documento elettronico in formato PDF, necessa­rio per l’invio a mezzo Posta Elettronica Certificata all’indirizzo comunicazioneMUD@pec.it: non è più prevista la spedizione postale.

3) il Conai dovrà comunicare, per via telematica, alla Sezione nazionale del Catasto dei rifiuti i dati sull’utilizzo annuale di borse di plastica di materiale leggero, acquisiti dai produttori e dai distributori di borse di plastica.

Sono già disponibili sul sito di Ecocerved il software e le istruzioni per la compilazione, nonché i tracciati record aggiornati per i produttori di software.

Si ricorda che la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (leg­ge di bilancio 2018), all’articolo 1, comma 1134 ha prorogato di un anno, ossia fino al 31 dicembre 2018, il periodo in cui continuano ad applicarsi gli adem­pimenti e gli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti antecedenti alla disciplina del Sistri (Sistema di con­trollo della tracciabilità dei rifiuti).

Davide Birsa

 

Fatturazione elettronica B2B: al via il nuovo servizio

24 Aprile 2018 | Di |

È sempre più probabile l’obbligo della fatturazione elet­tronica nei rapporti tra tutti i soggetti Iva, anche privati, a partire dal 1.o gennaio 2019.

È recentemente partita, infatti, la richiesta dell’Italia alla Commissione europea di autorizzare l’emissione obbligatoria della fattura elettronica nei rapporti tra i soggetti passivi, stabiliti sul territorio nazionale, fatta eccezione per i soggetti che beneficiano della franchigia per le Piccole medie imprese.

Le Camere di Commercio, che ben conoscono le difficoltà organizzative poste a capo delle Pmi, si sono mosse per tempo e hanno reso disponibile un’integrazione all’at­tuale servizio di fatturazione elettronica verso la Pubbli­ca amministrazione, che consente di effettuare on-line la compilazione e l’invio delle fatture, con inclusa la con­servazione a norma dei documenti contabili e le relative notifiche, per le annualità richieste dalla normativa vi­gente. I contribuenti potranno inoltre scegliere se atti­vare la trasmissione telematica alle Entrate dei dati di tutte le fatture attive e passive, e le relative variazioni.

Nessuna limitazione di numero e nessuna installazione di software. Tutto a costo zero.

Il servizio è raggiungibile da fatturaelettronica.info­camere.it e anche da www.impresainungiorno.gov.it

Si ricorda alle imprese che, per accedere, è sufficiente inse­rire nel dispositivo in uso la propria (Cns), che potrà essere utilizzata anche per firmare digitalmente e per garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto verso il destinatario della fattura.

Davide Birsa