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Articoli Archivi - Pagina 39 di 40 - Venezia Giulia Economica

Le imprese presenti nella Venezia Giulia

25 Maggio 2018 | Di |

FOCUS ARTIGIANATO

Al 31 marzo 2018 le imprese artigiane registrate nelle province di Trieste e di Gorizia erano complessivamente 7.002 (delle quali 6.975 attive). Nel corso del primo trimestre dell’anno le nuove iscritte sono state 170 a fronte di 196 cessazioni (il concetto di iscrizione e cessazione è in questo ambito riferito alla condizione artigiana e non necessariamente a quella di impresa).

E’ interessante confrontare, per il periodo 2012-2017, l’andamento dei tassi di natalità e di mortalità del comparto artigiano nella Venezia Giulia e in Italia. I grafici evidenziano che sotto l’aspetto della natalità la Venezia Giulia è caratterizzata da un dinamismo nettamente superiore ai dati nazionali, con tassi sempre superiori al 7% ad eccezione del 2016. Anche il tasso di mortalità risulta, salvo che nel 2013-14, più alto di quello nazionale con un picco negativo nel 2012. Solo nel 2013 la natalità ha superato la mortalità nella Venezia Giulia mentre i saldi nazionali si sono dimostrati sempre pesantemente negativi. Le province giuliane, dunque, nel complesso mostrano un turnover molto più marcato rispetto all’Italia.

La diminuzione dello stock di imprese è però solo un aspetto delle tendenze in atto. Il confronto delle situazioni alla fine del 2012 e del 2017, infatti, evidenzia anche un mutamento nella composizione del comparto artigiano. Nel quinquennio sono aumentate in particolare attività quali Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici (+169), Pulizia generale (non specializzata) di edifici (+71), Attività di servizi per la persona non classificati altrove (tatuatori e piercing, +45), Cura e manutenzione del paesaggio (giardinieri, +35). Performance negative invece si possono riscontrare nei settori delle Costruzioni di edifici residenziali e non (-121), Trasporto di merci su strada (-78), Completamento e finitura di edifici (-60), Installazione di impianti elettrici (-50). Si tratta peraltro di tendenze riscontrabili, nelle grandi linee, anche nel resto del Paese.

Roberto Zavan

 

 

 

Le cessazioni diminuiscono più che nel resto della Penisola

25 Maggio 2018 | Di |

Nel primo trimestre del 2018 le nuove iscrizioni di imprese nelle province di Trieste e Gorizia sono state nel complesso 524 che vanno a contrapporsi a 683 cessazioni (621 al netto delle cancellazioni d’ufficio). Le imprese registrate al 31 marzo 2018 risultavano 26.453 delle quali 22.852 attive.

I dati rilevati nel corrispondente periodo del 2017 evidenziavano 558 iscrizioni e 666 cessazioni (658 non d’ufficio). La variazione di iscrizioni tra i due periodi ha dunque segnato un decremento del 6,1%, più accentuato rispetto alla tendenza nazionale (-2,1%). Il dato è peraltro in gran parte compensato dalla diminuzione riscontrata nelle cessazioni non d‘ufficio (-5,6%) da confrontare con il -2,4% nazionale.

La riclassificazione secondo settore di attività delle nuove iscrizioni mostra naturalmente una prevalenza (27,5%) delle Imprese non classificate, sussiste di fatto normalmente un lasso di tempo tra la registrazione di un’impresa e l’inizio dell’attività e assegnazione a un dato settore, risulta rilevante la quota di imprese iscritte nei settori delle Costruzioni (16,8%), spesso si tratta comunque di imprese individuali o comunque poco strutturate, e del Commercio (13,2%); a seguire il 7,8% di Altre attività (tutte di servizi) e le Attività di alloggio e ristorazione (7,6%) che fanno seguito alle ottime prospettive offerte dai crescenti flussi turistici.

Diversa risulta ovviamente la ripartizione delle cessazioni in quanto riguardano per la gran parte imprese che avevano già ricevuto una classificazione. Le non classificate in questo aggregato sono dunque residuali; il Commercio copre oltre un quarto delle cessate (27,7%), le Costruzioni il 17,2%, l’Alloggio e ristorazione il 10,8%. Altri settori, in cui spesso è richiesta una maggiore strutturazione di capitale e giuridica, e dunque con più elevate barriere in uscita, risultano meno rappresentati.

Roberto Zavan

 

 

Progetto Fish Agro Tech Cbc: collaborazione con le imprese per l’innovazione

25 Maggio 2018 | Di |

In queste settimane il gruppo di lavoro del progetto Fish Agro Tech Cbc, finanziato dal programma Interreg Italia Slovenia, incontrerà le imprese delle pesca – acquacoltura e dell’agricoltura. Con la collaborazione dei Gruppi di Azione Locale Gal Carso, Flag Gac del Friuli Venezia Giulia e di quello dell’Istria, coinvolti nel partenariato del progetto guidato da Aries – Cciaa Venezia Giulia, gli esperti dell’innovazione contatteranno con visite dirette e tramite questionari le imprese dei settori interessati, analizzando gli aspetti riguardanti la loro attività e in particolare i processi e le tecniche di produzione e di lavorazione, i prodotti, l’ambiente nel quale l’attività stessa viene svolta.

Quest’approccio intende coinvolgere direttamente le singole realtà produttive, dialogando con esse per individuare nel concreto fabbisogni e opportunità di innovazione, intendendo quest’ultima come un elemento che riguarda non soltanto entità economiche complesse e strutturate, ma che può essere applicata e portare beneficio anche alle piccole realtà imprenditoriali.

L’attività condotta è il primo passo di un percorso di analisi e sviluppo delle possibilità di innovazione, nel quale le imprese saranno accompagnate dai soggetti che la generano per far emergere e individuare possibili soluzioni tecnologiche, in grado di migliorarne l’attività e innalzarne la competitività. Questi percorsi avranno luogo condividendo in modo aperto fabbisogni e soluzioni, per mezzo di incontri, seminari, laboratori e percorsi pilota di innovazione nell’area transfrontaliera italiana e slovena.

Gli interessati possono rivolgersi direttamente alla capofila Aries, Azienda Speciale Cciaa Venezia Giulia, telefono 040 6701404 / 6701336, e mail info@ fishagrotech.com.

Cassetto Digitale e Fatturazione Elettronica

25 Maggio 2018 | Di |

Nuovi servizi camerali gratuiti per le imprese. Cade il limite di 24 fatture annue

Le Camere di Commercio mettono a disposizione degli imprenditori un innovativo strumento di semplificazione, un vero e proprio “Cassetto digitale dell’imprenditore” dal quale è possibile consultare e scaricare gratuitamente le informazioni e i documenti della propria impresa.

Il servizio è accessibile dal portale impresa.italia.it con CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) dei legali rappresentanti o titolari di un’attività imprenditoriale, quindi ora anche da smartphone e tablet.

Una grande comodità per le imprese che si trovano nella necessità di produrre periodicamente a terzi copie delle proprie visure camerali, anche in inglese, bilanci o altri documenti ufficiali depositati al Registro Imprese, che ora possono accedere alle informazioni della propria azienda in modo facile, sicuro e veloce.

A breve il Cassetto Digitale verrà ulteriormente implementato con la possibilità di consultare direttamente le proprie fatture elettroniche emesse a mezzo del servizio camerale gratuito, accessibile dal portale https://fatturaelettronica. infocamere.it

Il servizio di fatturazione elettronica camerale, già largamente diffuso, prevede ora la possibilità di gestire le fatture elettroniche non più solo per i rapporti commerciali verso le pubbliche amministrazioni, ma – in vista dell’obbligatorietà introdotta per tutte le imprese da gennaio 2019 – anche verso imprese e privati, senza il limite delle 24 fatture all’anno. Tale servizio garantisce a norma di legge tutto il processo: dalla compilazione all’invio, fino alla conservazione dei documenti contabili.

A breve la Camera di Commercio Venezia Giulia organizzerà due incontri informativi, uno a Gorizia ed uno a Trieste, durante i quali verranno illustrate le modalità operative del servizio; l’avviso con i dettagli dell’evento verrà pubblicato con debito anticipo sul sito camerale.

Michele Bossi

Fedriga: «Le Camere di Commercio e la Regione devono collaborare in maniera leale a beneficio delle attività economiche e dei cittadini»

25 Maggio 2018 | Di |

DALL’INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, MASSIMILIANO FEDRIGA, AMPIE POSSIBILITÀ’ DI COLLABORAZIONE CON LE CAMERE DI COMMERCIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, ANCHE ALLA LUCE DELLE NUOVE FUNZIONI E COMPETENZE PREVISTE DALLA LEGGE DI RIFORMA DEL SISTEMA CAMERALE ITALIANO.

Per le Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia la Regione è sempre stata un’istituzione di riferimento con cui collaborare, dialogare, costruire assieme percorsi di sviluppo nell’interesse delle imprese e dei cittadini. Per tale ragione abbiamo inteso intervistare in questo numero il neo-eletto presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ringraziamo per la disponibilità.

Presidente Fedriga, la Camera di Commercio Venezia Giulia è il frutto di una scelta volontaria di due territori socio-economicamente omogenei e il primo esempio di accorpamento di Enti nel Friuli Venezia Giulia. E’ a suo avviso un esempio da seguire?

«Sicuramente oggi è fondamentale razionalizzare le risorse, ma bisogna farlo tenendo conto delle peculiarità della nostra regione e valorizzando le specificità territoriali, che nel caso di Trieste e Gorizia presentano delle caratteristiche di omogeneità: una su tutte la prossimità al confine, che offre significative opportunità di sviluppo. In tal senso, penso che il principio di libera associazione dei Comuni, un modello aggregativo non basato sul metodo coercitivo utilizzato per imporre le Unioni territoriali intercomunali, rappresenti un esempio da declinare anche in altri ambiti».

La Riforma del Sistema camerale italiano ha portato agli Enti camerali nuove competenze in materia di Valorizzazione del patrimonio culturale e promozione del Turismo, Orientamento al Lavoro, Digitalizzazione delle imprese, Supporto alle Pmi per i mercati esteri…

«In questo nuovo panorama, le Camera di Commercio assumono un ruolo di assoluta rilevanza nelle politiche a sostegno delle imprese e conseguentemente nello sviluppo del territorio. Ovviamente da parte della Regione c’è la massima disponibilità a rafforzare le collaborazioni esistenti e anche a valutarne di nuove, ad esempio con PromoturismoFvg e l’Ente Regionale Patrimonio Culturale (Erpac)».

La Cciaa Vg vede la Venezia Giulia come un territorio in cui creare sinergia e coordinamento delle realtà economiche esistenti: dai Porti di Monfalcone e Trieste, ai Consorzi industriali, ai Consorzi di garanzia Fidi, alle Associazioni di Categoria, alle realtà logistiche. I percorsi in atto sono molti: è la strada giusta?

«Creare sinergie tra le diverse realtà economiche della regione, nonché tra queste e le istituzioni, è un passo fondamentale per aumentare la competitività del Friuli Venezia Giulia, che deve proporsi come un sistema coeso, capace di attrarre investimenti e capitali, anche dall’estero. Proprio per questo confermo la volontà di mettere in campo agevolazioni fiscali per le imprese che intendano insediarsi sul nostro territorio».

Camere di Commercio nel Friuli Venezia Giulia: al momento il decreto di Riforma del Mise prevede la Cciaa Vg e quella in fase di costituzione tra gli Enti di Udine e Pordenone. Qual è il suo pensiero?

«Come detto, credo sia importante valorizzare le tipicità territoriali, di modo che ogni cittadino e ogni impresa possano sentirsi pienamente rappresentati. Su questi temi inciderà molto la linea che sarà adottata dal nuovo Governo, a cui chiederemo inoltre che ci vengano affidate le competenze sulle Camere di Commercio. Sono tuttavia fiducioso che vi saranno margini per spiegare e far comprendere appieno le peculiarità che ci distinguono dalle altre Regioni». Le Camere di Commercio svolgono già numerose funzioni delegate per la Regione, si proseguirà sulla stessa linea operativa? «Il ruolo svolto dalle Camere di Commercio ha permesso di accelerare notevolmente la gestione e l’erogazione di contributi ad imprese e privati. Oggi una delle priorità delle aziende è avere interlocutori affidabili che supportino i processi d’innovazione e istituzioni capaci di favorire la sburocratizzazione. In questa prospettiva, credo sicuramente che le Camere di Commercio e la Regione debbano collaborare in maniera leale a beneficio delle attività economiche e dei cittadini».

Firmato a Trieste il “Memorandum of Understanding” tra Wtca e Iasp

23 Maggio 2018 | Di |

I parchi scientifici mondiali entrano in una rete di networking internazionale

Trieste capofila di un progetto di sviluppo economico ad alto contenuto tecnologico

 

Trieste come New York, si potrebbe dire, vista la firma nel capoluogo giuliano del “Memorandum of Understanding”  tra la World Trade Centers Association (New York)e la International Association of Science Parks and Areas of Innovation (Iasp) di Malaga. Una scelta voluta e che pone il capoluogo del Friuli Venezia Giulia in particolare luce anche in forza delle eccellenze esistenti e della loro perfetta integrazione con l’attività del locale World Trade Center.

 

Il “Mou” firmato da Andrea Wood Garwood, in rappresentanza della Wtca, e dal direttore generale della Iasp Luis Sanz, ha lo scopo di far interagire le due importanti istituzioni internazionali, con una finalità molto chiara: sviluppare opportunità economiche e commerciali ad alto contenuto tecnologico nelle città che possono vantare un “parco scientifico”. E Trieste, con la presenza sul territorio del Wtc e di Area Science Park, è capofila in questo ambizioso progetto.

 

Il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, nel saluto introduttivo ha inteso sottolineare la bontà di questo accordo per promuovere e favorire l’innovazione, attraverso i World Trade Centers. “La Camera, nata nel 1719, decise a quel tempo di investire sull’innovazione intesa come la creazione della rete dei fari lungo l’Adriatico portavano al Canale di Suez e come la realizzazione del canale stesso: quasi un’anteprima di quella Via della Seta che ritorna ora di grande importanza dopo l’allargamento del canale di Suez. L’innovazione ora ha altre caratteristiche e attraverso i World Trade Centers e la rete internazionale dei parchi scientifici troverà nuove opportunità di crescita”.

 

Andrea Wood Garwood, rappresentante del consiglio di amministrazione della Wtca, ha spiegato che “lo scopo della nostra associazione è quello di creare opportunità di networking tra le aziende. L’accordo con la Iasp porta proprio in questa direzione, economia e scienza sono i motori dello sviluppo”. Luis Sanz, il direttore generale della Iasp, è entrato nei dettagli: “Rappresentiamo oltre 100.00 aziende allocate nei parchi scientifici di tutto il mondo, l’accordo con il Wtca è un’enorme opportunità per noi. E’ un onore sottoscriverlo proprio qua a Trieste, una città dove già un parco scientifico e un Wtc collaborano attivamente”

 

Enrico Samer, presidente del World Trade Center Trieste, ha spiegato perché la firma del “Mou” si avvenuta proprio nella nostra città. “A Trieste è già attivo da tempo il progetto Freeway, che apre le porte alla collaborazione tra porto, aziende e istituzioni scientifiche. Si tratta di una una condizione ideale, che si trova in un’ottantina di altre città nel mondo e che ci vede impegnati anche all’interno dell’associazione mondiale del Wtc per la promozione delle Freeway Cities”.

 

Infine, Sergio Paoletti, presidente di Area Science Park che da tempo fa parte della rete Iasp, ha ribadito come “il parco scientifico sia fortemente proiettato all’innovazione, su nuove e avanzate piattaforme scientifiche. Il collegamento con il territorio e lo sviluppo di reti commerciali nazionali e internazionali sono fondamentali per continuare a crescere”.

JEWELLERY metaMORFOSI diventa catalogo

18 Maggio 2018 | Di |

 

Al successo ottenuto dalla mostra Jewellery metaMorfosi – l’evoluzione del gioiello, è seguita la presentazione del Catalogo dedicato nella  Sala Verdi di Palazzo De Bassa.Promosso dall’Azienda Speciale Zona Franca di Gorizia, Confartigianato Imprese Gorizia e Fondazione Carigo, l’evento è stato realizzato dall’Associazione Contemporanea Gioiellodentro in collaborazione con Grafic F.R.

Il Catalogo, curato da Francesca Canapa, è la parte conclusiva della mostra concorso Metamorfosi, nata da un’idea dell’orafo Sergio Figar di trasformare in gioielli scarti di varia tipologia, dalla verdura al metallo.

La pubblicazione è diviso in due sezioni: nella prima sono illustrati i cinquantanove gioielli dei quarantanove artisti selezionati, provenienti da undici Stati (Italia, Francia, Argentina, Spagna, Brasile, Colombia, Germania, Cile, Olanda, Costa Rica, Stati Uniti), nella seconda, si trova la sezione tematica con i gioielli dell’orafo Sergio Figar e quelli del maestro orafo Sergio Mazzola.

Il catalogo è patrocinato da Ador Associazione Designer Orafi, in collaborazione con Cata Artigianato FVG, Antracite Gioielli, TV Koper Capodistria, Grafic F.R. Galleria Rossini.

<Perché la Camera di Commercio Venezia Giulia in questo progetto? Perché – ha commentato il vicepresidente, Gianluca Madriz (nella foto sopra) – questo progetto riassume ciò che contraddistingue un’impresa di qualità: la capacità di reinventarsi continuamente, di riutilizzare il proprio know how arricchendolo di giorno in giorno ma, soprattutto, questo progetto mette in evidenza quanto una professionalità ricercata, unita al “saper fare”, sia il vero valore aggiunto che rende un’impresa di qualità>.

Ospiti dell’evento Tiziana Sandrinelli, presidente regionale del FAI, che interverrà sull’impegno dell’associazione nella salvaguardia dell’Ambiente e la prof.ssa Adele Intini, ISIS Galilei – settore Economico Alternanza Scuola Lavoro, i cui studenti presenteranno i lavori fatti a Scuola con gli scarti metallici.

 

Cciaa VG: ok al primo bilancio di esercizio dopo l’accorpamento

26 Aprile 2018 | Di |

 

Il Consiglio della Camera di Commercio Venezia Giulia ha approvato il primo bilancio d’esercizio completo del nuovo Ente camerale, risultato dell’accorpamento delle precedenti Camere di Commercio di Trieste e Gorizia avvenuto il 28 ottobre 2016.

Sono oltre 2 milioni di euro le risorse che il bilancio 2017 ha destinato alla promozione del territorio della Venezia Giulia, a cui si aggiungono – dedotte da altro documento contabile, quello del Fondo Gorizia, ulteriori 5 milioni di euro e altri 500.000 euro dalla Azienda Speciale Zona Franca.

Il bilancio camerale ha registrato ancora investimenti per ammodernamenti e ristrutturazioni su beni di proprietà per oltre 500.000 euro, ai quali – nel 2018 – si aggiungeranno ulteriori 2,5 milioni di euro per altre ristrutturazioni.

<L’accorpamento – ha commentato il presidente camerale, Antonio Paoletti –  ha consentito, visti i dati di bilancio, di risparmiare su spese di funzionamento e personale ed evitare ciò che la riduzione del diritto annuale avrebbe causato se i due Enti fossero rimasti autonomi, ovvero perdite insostenibili. Più risorse al territorio, più investimenti a favore delle imprese, più servizi a costi inferiori: questi i primi risultati della Camera di Commercio Venezia Giulia presentati dal Consiglio>.

Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti: una figura determinante in azienda

24 Aprile 2018 | Di |

Il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti (Rtgr) è una figura determinante all’interno dell’organizzazione aziendale al pun­to che, laddove venisse a mancare, le Sezioni dell’Albo sono chiamate ad avviare un procedimento disciplinare diretto alla revoca dell’autorizzazione e alla cancellazione dell’impresa.

Sulla base di quanto disposto dal DM 120/14, il Comitato Nazionale ha emanato il 30 maggio 2017 due delibere con le quali sono stati individuati i requisiti del Rtgr, le materie, i contenuti, i criteri e le modalità di svolgimento delle Verifiche.

Infatti, dal 16 ottobre 2017, l’idoneità per essere Rtgr si consegue unicamente mediante il superamento di una verifica iniziale della preparazione del soggetto, che do­vrà poi essere rinnovata ogni quinquennio.

La verifica consta di quiz a risposta multipla, pubblicati nel sito dell’albo nazionale, e sono suddivisi tra argomenti di carattere generale sulla normativa dei rifiuti e am­bientale (modulo generale obbligatorio per tutte le categorie), e argomenti afferenti i moduli specialistici: trasporto dei rifiuti (cat. 1, 4 e 5), commercio e l’intermediazione (cat. 8), bonifica dei siti (cat. 9) e bonifica di beni contenenti amianto (cat. 10).

Nel Friuli Venezia Giulia le verifiche per il Rtgr si svolgeranno il 4 luglio 2018.Per quanto riguarda tutte le altre sedi e le date delle verifiche previste nel 2018 si segnala la Delibera n. 10 del 28 novembre 2017.

Fatturazione elettronica B2B: al via il nuovo servizio

24 Aprile 2018 | Di |

È sempre più probabile l’obbligo della fatturazione elet­tronica nei rapporti tra tutti i soggetti Iva, anche privati, a partire dal 1.o gennaio 2019.

È recentemente partita, infatti, la richiesta dell’Italia alla Commissione europea di autorizzare l’emissione obbligatoria della fattura elettronica nei rapporti tra i soggetti passivi, stabiliti sul territorio nazionale, fatta eccezione per i soggetti che beneficiano della franchigia per le Piccole medie imprese.

Le Camere di Commercio, che ben conoscono le difficoltà organizzative poste a capo delle Pmi, si sono mosse per tempo e hanno reso disponibile un’integrazione all’at­tuale servizio di fatturazione elettronica verso la Pubbli­ca amministrazione, che consente di effettuare on-line la compilazione e l’invio delle fatture, con inclusa la con­servazione a norma dei documenti contabili e le relative notifiche, per le annualità richieste dalla normativa vi­gente. I contribuenti potranno inoltre scegliere se atti­vare la trasmissione telematica alle Entrate dei dati di tutte le fatture attive e passive, e le relative variazioni.

Nessuna limitazione di numero e nessuna installazione di software. Tutto a costo zero.

Il servizio è raggiungibile da fatturaelettronica.info­camere.it e anche da www.impresainungiorno.gov.it

Si ricorda alle imprese che, per accedere, è sufficiente inse­rire nel dispositivo in uso la propria (Cns), che potrà essere utilizzata anche per firmare digitalmente e per garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto verso il destinatario della fattura.

Davide Birsa