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Articoli Archivi - Pagina 34 di 44 - Venezia Giulia Economica

Interporto di Gorizia: i numeri

14 Marzo 2019 | Di |

Sdag, risultati 2018 e progetti per il 2019-Ideale piattaforma logistica collegata alla rete autostradale italiana e slovena

L’Interporto di Gorizia–SDAG situato al con ne con la Slovenia e collegato direttamente alla rete autostradale italiana e slovena, è una piattaforma logistica intermodale che si estende su un’area di 600.000 mq, di cui 43.000 mq di aree coperte, e offre una vasta gamma di servizi al commercio internazionale ed al trasporto su strada e su rotaia da e per i Paesi del Centro/Est Europa. Attualmente SDAG opera con i suoi 27 dipendenti, ma al suo interno sono insediate circa 50 aziende, in particolare case di spedizione, autotrasportatori e società di import/export per un totale di circa 200 dipendenti occupati. SDAG gestisce in conto terzi i magazzini e le celle frigo (rispettivamente ca. 10.000 mq e 5.000 mq), che vedono un’occupazione che oscilla tra il 90% e il 100% con una movimentazione annuale in ingresso di ca. 6.000 ton di merce secca e ca. 4.000 ton di merce refrigerata, a cui si deve aggiungere la merce gestita direttamente dai clienti in affitto in circa 13.000 mq. La clientela fa riferimento ai distretti industriali e agro-alimentari del Nord Est e della Slovenia, come punto di consolidamento per l’import/export verso i Balcani e l’Europa Orientale.

In un’ottica di specializzazione nella “Food Logistics”, grazie ad un investimento di oltre 3.000.000 di euro, sta infatti nascendo GOFOODLOG (Gorizia Food Logistics) con la realizzazione di 11 nuove celle da -30° a +15°, con una capacità di 4000 posti pallet in un’area di 5.000 mq, che verranno prossimamente inaugurate da SDAG.

A SDAG spa sono presenti ad oggi 550 stalli per la sosta dei mezzi pesanti. Nel 2018 hanno sostato 75.325 camion nei parcheggi a pagamento dell’interporto usufruendo dei relativi servizi accessori, quali l’infopoint, il bar, le docce ed i servizi igienici.
Il numero è andato in crescendo dagli ultimi anni, infatti nel 2014 si sono registrati 62.441, nel 2015 63.208 mentre nel 2016 71.941.

Questo aumento è direttamente proporzionale all’aumento del traffico di mezzi pesanti nell’autostrada A34 negli ultimi 5 anni: SDAG è attualmente membro di ESPORG (European Secure Parking Organization), che rappresenta a livello europeo ed internazionale i gestori di aree di parcheggio sicure e protette (Safe and Secure Parking Areas), ubicate lungo gli assi autostradali. ESPORG assiste infatti SDAG nell’implementazione del nuovo sistema di videosorveglianza e controllo accessi in Stazione Confinaria, no ad arrivare alla certificazione dei parcheggi come aree di parcheggio sicure e protette anche in un’ottica di una nuova regolamentazione europea. SDAG ha dunque lanciato il suo nuovo progetto che verrà implementato nel corso del 2019, che prende il nome di #safeandsecureparking. All’infopoint, sono state vendute un totale di 92.557 vignette autostradali slovene so- lamente nell’anno 2018, in forte crescita rispetto agli ultimi anni (2017 – 79.026, 2016 – 63.646, 2015 – 27.210). Mentre le vignette ungheresi hanno raggiunto nel 2018 un totale di 27.822, quasi 5.000 in più rispetto al 2017 (nel 2017 ne erano state vendute esattamente 22.296).

Il terminal intermodale di SDAG è collegato alla linea internazionale Gorizia-Nova Gorica e comprende: 5 aste di binario della lunghezza rispettiva di 500, 385, 385, 350 e 340 metri, 20.000 mq di piazzali operativi, 3.000 mq di magazzino coperto raccordato a doppia via di corsa stradale e ferroviaria; l’impianto è dotato di un sistema ROLA. Con la realizzazione della cd. “lunetta”, recentemente finanziata da RFI, il terminal potrà vedere compiuto il suo totale sviluppo attraverso il collegamento della linea ferroviaria Trieste-Udine alla linea internazionale Gorizia-Nova Gorica.

Grendene e l’assessore Obizzi incontrano il presidente Fedriga

14 Marzo 2019 | Di |

“La Regione a tutela degli interessi di SDAG”

L’Interporto di Gorizia è stato al centro dell’incontro del presidente di SDAG, Giuliano Grendene, dell’assessore del Comune di Gorizia Dario Obizzi con il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

“SDAG è una realtà importante – ha sottolineato Giuliano Grendene – che si colloca con un ruolo da protagonista nel sistema logistico della Venezia Giulia e della regione in senso ampio”. Nel corso dell’incontro si è parlato di tematiche di particolare importanza per l’Interporto di Gorizia tra le quali quella della cosiddetta “lunetta” ferroviaria, recentemente – finanziata da Rete Ferroviaria Italiana ma che sta attendendo da tempo la concreta realizzazione. “Va infatti rilevato – ha detto l’assessore Obizzi – che il terminal SDAG potrà vedere compiuto il suo totale sviluppo solo quando verrà realizzato in via definitiva il collegamento della linea ferroviaria Trieste-Udine alla linea internazionale Gorizia-Nova Gorica”.

“La Regione – sono le parole del presidente Massimiliano Fedriga – si farà portavoce degli interessi della SDAG perché credo che siano interessi regionali: un sistema integrato della logistica del Friuli Venezia Giulia è un valore aggiunto economico non solo per la nostra regione, ma per il Paese. Siamo punto di riferimento per tutta una parte dell’Europa e dobbiamo essere in grado di sfruttare l’occasione. Il tema della realizzazione della “lunetta” all’interno di SDAG e di un sistema integrato della logistica del Friuli Venezia Giulia sono due passaggi fondamentali per attrarre investimenti e garantire posti di lavoro. La collaborazione e la condivisione di responsabilità tra i vari soggetti della logistica regionale sono la base per l’ottenimento di questi obiettivi”.

Interporto di Trieste, sempre più protagonista della logistica Fvg

14 Marzo 2019 | Di |

Il ruolo dell’Interporto di Trieste (Int) sta acquisendo crescente importanza all’interno della logistica regionale. Interporto di Trieste offre 240.000 mq di piazzali, 107.000 mq di magazzini coperti, nazionali ed esteri, per il deposito di merce in regime “particolare” Adr e 2.000 mq di tettoia. Gli spazi sono suddivisi in due aree, Fernetti, situata al con ne italo-sloveno, e Bagnoli (FREEeste, rilevata a ne 2017 nell’ottica di ampliare e diversi care ulteriormente l’offerta logistica e su cui vige il regime di Punto Franco Internazionale) a 10 km dal Porto di Trieste. Entrambe le aree dispongono di collegamento ferroviario diretto attraverso il proprio raccordo e collegamento autostradale.

A fine 2018 Interporto di Trieste diventa socio di maggioranza di Interporto di Cervignano. Interporto rappresenta sempre più una realtà strategica di rilevante importanza per il traffico terrestre delle merci e dell’intermodalità e le favorevoli condizioni sopra descritte danno la possibilità al Terminal di proseguire la crescita prevista in vista dello sviluppo e del potenziamento dell’intero Sistema Logistico Regionale. Ad evidenziare il rilevante ruolo che Int sta assumendo si i dati più rilevanti del 2018: treni movimentati 794; passaggi di mezzi pesanti 158.000; tonnellate manipolate 186.000; magazzini disponibili 107.000 mq nel 2018 rispetto ai 33.000 del 2015; fatturato di 6,4 milioni di euro.

 

Il trasporto dei propri rifiuti

14 Marzo 2019 | Di |

Per poter effettuare operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti è necessario che la produzione dei rifiuti sia riconducibile all’attività esercitata dall’impresa e che la stessa attività sia stata preventivamente denunciata al registro delle imprese.

In tali casi, l’impresa potrà richiedere l’iscrizione alla Sezione regionale di competenza dell’Albo dei gestori ambientali e ottenere il rilascio della relativa autorizzazione.

Nell’autorizzazione vengono riportati tutti i mezzi utilizzati dall’impresa per il trasporto dei rifiuti nonchè i codici identificativi dei rifiuti (codici CER) trasportabili.

Non è previsto alcun limite per il trasporto di rifiuti non pericolosi mentre, per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, deve essere rispettato il limite di 30 chilogrammi o 30 litri giornalieri.

L’iscrizione ha una durata decennale e può essere rinnovata.

Porto di Trieste: crescita costante e chiusura record

14 Marzo 2019 | Di |

Crescita costante e chiusura d’anno ancora da record per i traffici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale che include i porti di Trieste e Monfalcone. Assieme i due scali hanno movimentato più di 67 milioni di tonnellate: 62.700.000 a Trieste e 4.500.000 a Monfalcone. Il risultato costituisce il nuovo record storico per Trieste che si conferma primo scalo d’Italia guardando ai volumi totali con un aumento del +1,20% rispetto al 2017, anno in cui aveva chiuso con quasi 62 milioni di tonnellate.

I container sono stati il settore con il più alto tasso di crescita, registrando la miglior performance a doppia cifra mai raggiunta dallo scalo giuliano: 725.500 TEU con un incremento del +18 % sul 2017.

Numeri incoraggianti per il settore delle merci varie che portano a segno un incremento del +7,30% e per il settore delle rifuse solide (+1,60%).
Ma il successo dello scalo si riflette soprattutto nel comparto ferroviario, asset trainante del porto di Trieste, che si conferma primo porto ferroviario del Paese.

A chiusura 2018 sono stati s orato i 10.000 treni (+12%).

Presentati a Monfalcone due nuovi master universitari di ingegneria e architettura navale

13 Marzo 2019 | Di |

 

 

Monfalcone diventerà sede di due importanti master universitari collegati all’economia del mare e in particolare alle produzioni navali e  nautiche che caratterizzano il territorio. L’iniziativa è stata presentata stamane dal sindaco Anna Maria Cisint, dall’assessore regionale Alessia Rosolen, dall’Ad di Mare Fvg, Lucio Sabbadini, dalla professoressa Giuseppina Scavuzzo, dell’Università di Trieste e da Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia. “L’obiettivo – ha sottolineato il sindaco Cisint – è quello di fornire la formazione specialistica che sempre di più è richieste dalle imprese nell’ambito di un settore che nel monfalconese e nella regione assume un ruolo crescente: quello della nautica di diporto e della cantieristica. I due master riguarderanno, infatti, l’ingegneria e l’architettura navale e si propongono di fornire, in particolare ai giovani, le competenze per cogliere opportunità di lavoro qualificate in questo campo. Il Comune si è particolarmente impegnato, anche con specifici accordi, per favorire l’incontro e lo scambio fra le realtà produttive e quelle scolastiche, in funzione anche di orientale le scelte verso i fabbisogni della produzione. Con questi corsi Monfalcone avvia l’attività nell’alta formazione universitaria mirata verso la vocazione economica del territorio”.

A sua volta l’assessore regionale al lavoro Rosolen ha sottolineato il legame fra le esigenze formative e quelle connesse alle nuove prospettive di sviluppo della regione. “Stiamo lavorando con tutti i soggetti interessati, compreso Fincantieri,– ha rilevato – per promuovere la filiera della navalmeccanica per la crescita di nuove opportunità, comprese quelle dell’indotto collegato alle grandi navi da crociera. In questo senso il Friuli Venezia Giulia sta investendo in iniziative e in risorse atte ad implementare i percorsi di istruzione professionale e quelli di alta formazione in modo da rispondere alla crescente domanda di specializzazione e qualificazione da parte delle imprese”.

Le modalità di svolgimento dei due corsi, che inizieranno con l’anno scolastico 2019-2020, sono state illustrate dall’ingegnere Sabbadini e dalla professoressa Scavuzzo, mentre il presidente della Camera di commercio Paoletti, che sostiene finanziariamente l’iniziativa, ha evidenziato le prospettive positive di questo settore, e più in generale dell’economia del mare, nel quale la regione conta il valore aggiunto d’innovazione e di capacità stilistica delle proprie aziende.

 

Fish Agro Tech

13 Marzo 2019 | Di |

Prossimi eventi per le imprese

Il Comitato di Pilotaggio del progetto Fish-Agro Tech CBC (finanziato dal programma Interreg Italia Slovenia 2014 – 2020), riunitosi il 19 febbraio scorso, ha permesso di capitalizzare i risultati sin qui raggiunti dal progetto. Infatti, i settori di pesca-acquacoltura ed agricoltura nell’area transfrontaliera sono stati capillarmente coinvolti da Aries, lead partner e dai partner Area Science Park, GAL Carso, Camera di Commercio della Primorska, Parco Tecnologico di Lubiana, Istituto nazionale sloveno di biologia, Gruppo di Azione Locale LAS Istre (partner associato). L’approccio, che ha seguito lo schema di matrice comunitaria CLLD (Sviluppo locale guidato dalle comunità), ha permesso un’emersione diretta di quei fabbisogni delle imprese che possono essere tradotti in soluzioni tecnologiche innovative, tali da migliorare la competitività delle imprese.

Nei prossimi mesi sono state calendarizzate numerose attività del progetto. La prima è il seminario “Verso un’agricoltura innovativa e digitalizzata: modelli, sistemi ed esperienze a confronto”, previsto per il giorno 14 marzo 2019, ore 16 – 19 presso il Centro Congressi di Area Science Park a Padriciano. Nei giorni immediatamente successivi, presso la Stazione di Biologia Marittima dell’Istituto Nazionale di Biologia (Pirano), si terrà un incontro di approfondimento con gli operatori sloveni della pesca – acquacoltura. Verrà a breve resa pubblica la data di questo incontro, così come le date e i luoghi dei due eventi transfrontalieri R2B – B2B, entrambi previsti nella prima metà del mese di Aprile. Essi si terranno in Italia, per il settore pesca – acquacoltura e in Slovenia, per il settore agricolo. In essi gli imprenditori si confronteranno direttamente con gli innovation makers individuati, definendo le tematiche di sviluppo delle azioni pilota e dei progetti transfrontalieri condivisi, previste nei prossimi mesi.

Aries rimane a disposizione per ogni informazione sul progetto e sulle prossime attività (telefono 040 6701336; e mail info@ shagrotech.com).

Deep Sea per un turismo a emissioni zero in Adriatico

13 Marzo 2019 | Di |

Paoletti: “Nuove opportunità per le imprese di vari comparti”

Turismo in Adriatico ad emissioni zero. Non solo una nuova vision di quello che sarà il turismo nautico e costiero, ma una concreta progettualità per ottenerlo. Questo in estrema sintesi l’obiettivo che si pone Deep Sea, acronimo di Development of Energy Efficiency mobility services for the Adriatic marinas, progetto finanziato nell’asse del Trasporto marittimo del Programma Interreg Italia-Croazia e che ha preso avvio questa mattina a Trieste in Camera di Commercio Venezia Giulia con l’incontro operativo dei partner. Complessivamente il valore del progetto è pari a 2,5 milioni di euro (durata gennaio 2019- 30 giugno 2021) e vede come leader partner Aries Scarl-Camera di Commercio Venezia Giulia.

Mobilità elettrica abbinata a produzione di energie rinnovabili in modo da sviluppare una nautica sostenibile senza emissioni, rumori, vibrazioni dove l’energia elettrica viene prodotta direttamente nelle Marine e utilizzata dalle barche, per la mobilità dei turisti che raggiungono le banchine o le aree attigue. Questi alcuni dei punti progettuali nel cui raggiungimento sono coinvolti Aries Camera di Commercio Venezia Giulia, Università degli Studi di Trieste, Camera di Commercio di Foggia, Regione Puglia, Comune di Andria per la parte italiana, mentre per la Croazia l’Autorità portuale di Krk-Veglia, il Comune di Malinska Dubašnica, Rera-Agenzia per lo sviluppo della Regione Spalato-Dalmatina, le Università di Rijeka-Fiume e Split-Spalato e il marina H.L. Dvorac.

L’obiettivo è quello di dar vita sì a un turismo a basso impatto ambientale, ma soprattutto a trasformarlo nel ‘brand di qualità e sostenibilità’ capace di contraddistinguere il mare l’Adriatico come un punto di riferimento e un esempio pilota in ambito non solo europeo.

Dalla Puglia al Friuli Venezia Giulia, alle coste della Croazia: i partner progettuali hanno iniziato a lavorare assieme proprio per creare e promuovere un modello di mobilità sostenibile applicata alla nautica e al turismo costiero in generale. Ovvero a quelle attività che si trovano a utilizzare energie rinnovabili e non più motori a scoppio (endotermici). Propulsione elettrica coerente con un turismo verde e sostenibile, rispettoso di parchi marini e terrestri in sintonia con lo sviluppo organico del territorio.

“In questo percorso – ha commentato il presidente camerale Antonio Paoletti – verso l’ottenimento della qualità turistico/ambientale ad emissioni zero potranno trovare nuove opportunità di investimento anche gli imprenditori nautici e della cantieristica, gestori delle marine, albergatori e operatori del terziario più in generale che coglieranno le s de produttive, le autorità politiche e istituzionali che andranno ad innovare l’aspetto normativo in funzione sempre più green, nonché i cittadini e le comunità che in questi territori vivono e lavorano e che in questo modo troveranno nuove e ulteriori opportunità occupazionali. Va infatti sottolineato che un ruolo di particolare rilevanza lo avrà anche la mobilità verso l’interno, quella che abbinata all’attività nautico-costiera consentirà la visita delle città d’arte, dei siti archeologici e delle bellezze naturalistiche dei territori che si affacciano sull’Adriatico”.

Grande successo per la 10.a edizione del “Salone delle professioni e delle competenze”

22 Febbraio 2019 | Di |

Quasi 1.200 studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori hanno partecipato ieri e oggi alla 10.a edizione del “Salone delle professioni e delle competenze”, l’evento organizzato da Aries Scarl Venezia Giulia (società in house della Camera di Commercio di Trieste e Gorizia), dall’Ufficio scolastico regionale e da Anpal Servizi per favorire l’incontro tra il mondo della scuola e quello delle professioni.

 

Le ragazze e i ragazzi che frequentano gli istituti Nordio, Carducci-Dante, Foscolo, Nautico-Galvani, da Vinci-Sandrinelli-Carli, Pertini, Deledda-Fabiani, Oberdan, Galilei, Ziga Zois, Prešeren, Petrarca e Ciofs, grazie agli incontri individuali nei 30 stand allestiti da Ordini, Collegi professionali, Enti e Associazioni di categoria, hanno potuto raccogliere informazioni importanti per il loro futuro.

 

Giovani che, inoltre, hanno dimostrato grande l’interesse anche per i quattro workshop tematici proposti dal “Salone delle professioni e delle competenze”. Paola Scarel di Insiel Spa ha parlato delle professioni del futuro, toccando temi cruciali come la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale, le biotecnologie. “Non dobbiamo temere i cambiamenti imposti dalle tecnologie anche perché noi stessi abbiamo voluto la digitalizzazione – ha detto Paola Scarel -. In questo contesto le aziende che finiscono per prosperare sono quelle che abbracciano il cambiamento adattando prodotti, servizi e processi”. Fondamentale quindi essere consapevoli dei mutamenti in atto e – soprattutto – sempre più informati e adeguatamente formati. Ma quali saranno i contesti nei quali sarà più facile trovare una occupazione? “Se parliamo di ICT, ovvero delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le parole chiave sono “big data”, “robotica”, “cybersecurity”, “cloud computing”, “internet of things”, “machine learning”. Spaziando in altri settori, bisogna puntare invece su sport, turismo, benessere, formazione, risorse umane e “green economy”. Importante però ricordare sempre – ha concluso – che la tecnologia sta consegnando nelle nostre mani un ruolo da protagonisti”.

 

Oriana Cok, fondatrice del Gruppo Pragma, parlando della digitalizzazione delle imprese, ha battuto molto sulla necessità “di imparare, di dimenticare quanto imparato e imparare cose nuove”. Formazione continua imprescindibile per affrontare le sfide del presente e del futuro. “L’economia – ha spiegato – è soprattutto quella dei dati, dei software, del “machine learning”, dell’intelligenza che possiamo estrarre da una quantità di informazioni e conoscenze come mai prima nella storia umana si era generata”.

 

Maria Grazia Coppola di Desk Europa Assocamerestero e Lucrezia Chiapparino della Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito hanno raccontato quale sia il supporto offerto ai giovani dalle Camere di commercio italiane all’estero a livello mondiale, con un focus sulla Gran Bretagna, mentre gli esperti di strategie digitali Alex Kornfeind e Federico Vitiello si sono soffermati sulle tante opportunità da non lasciarsi scappare nel settore in forte crescita del Turismo 4.0.

 

Nel corso del “Salone” gli studenti hanno potuto rispondere anche a un questionario dedicato all’esperienza dell’Alternanza Scuola-Lavoro.

 

 

 

Inaugurata la 10.a edizione del “Salone delle professioni e delle competenze”: coinvolti 1.154 studenti dell’ultimo anno delle superiori

20 Febbraio 2019 | Di |

 

Aperta questa mattina alla presenza del vicepresidente camerale, Gianluca Madriz, dell’assessore regionale Alessia Rosolen e di quello comunale, Serena Tonel, la due giorni di orientamento per i giovani ospitata nel Magazzino 42 della Stazione Marittima di Trieste

 

1.154studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori incontrano tra oggi e domani  il mondo del lavoro e della formazione universitaria nella “due giorni” organizzata da Aries Scarl Venezia Giulia (società in house della Camera di Commercio di Trieste e Gorizia), dall’Ufficio scolastico regionale e da Anpal Servizi.

La 10.a edizione del “Salone delle professioni e delle competenze”ha preso avvio questa mattina con la presenza  dell’assessore regionale, Alessia Rosolen, dell’assessore comunale, Serena Tonel, e del vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Giulia,Gianluca Madriz.

Il “Salone delle professioni e delle competenze” rappresenta un’ottima occasione per favorire l’incontro tra il mondo della scuola e quello delle professioni. Sono ben 30, infatti, gli stand di Ordini e Collegi professionali, di Enti e Associazioni di categoria che i ragazzi possono visitare. Numerose le scuole che hanno aderito all’iniziativa: Liceo artistico Nordio, Liceo classico Carducci, Liceo Dante, Istituto Foscolo, Isis Nautico-Galvani, Istituti da Vinci e de Sandrinelli, Istituto Carli, Istituto Pertini, Istituto tecnico Deledda-Max Fabiani, Licei scientifici Oberdan e Galilei, Its Ziga Zois, Liceo Prešeren e Liceo Petrarca.

 

<Passione, studio e poi la vita sceglierà il lavoro di questi giovani anche in base alle modifiche che questa società sta avendo>, commenta l’assessore regionale Alessia Rosolenricordando quanto la Regione Fvgstia  <lavorando per rafforzare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, nonché per garantire un’alternanza scuola lavoro di qualità, validi percorsi scolastici dei tecnici superiori, dell’università e della post-università anche arricchiti di viaggi in Europa e conoscenza di territori diversi dal nostro, proprio per ampliare la prospettiva e le opportunità. Saloni come questo – conclude – sono importanti e la Regione sarà parte attiva nell’organizzazione dell’edizione 2020 a fianco della Cciaa Vg e dell’Ufficio scolastico regionale, pensando anche a una collocazione dello stesso salone all’interno di realtà produttive come, ad esempio, il Porto di Trieste>.

Il vicepresidente camerale, Gianluca Madriz,  ha sottolineato che < la legge del 25 novembre 2016 ha messo le Camere di Commercio italiane nella condizione di lavorare sull’importante tema dell’Alternanza Scuola-Lavoro e come Cciaa Vgfacendo parte del network transnazionale delle Camere di Commercio della Nuova Alpe Adria, stiamo operando anche a livello internazionale. L’esempio più recente è il progetto Scet-Net finanziato sul programma Italia-Austria e fatto proprio dal Gect Euregio Senza Confini che favorirà l’alternanza di giovani tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia e in cui l’Ente camerale avrà assieme ad Aries un ruolo importante nel mettere in contatto gli studenti e le imprese>.

Patrizia Andolfatto, direttore Aries Scarl, rileva <quanto  l’obiettivo sia proprio quello di mettere in contatto i ragazzi delle classi quinte superiori con il mondo del lavoro, per incontri informativi con associazioni di categoria, università, ordini professionali, forze armate. Oltre agli incontri “face to face”, gli studenti possono anche partecipare ai quattro workshop tematici intitolati “Le professioni del futuro”, “Formarsi e lavorare all’estero”, “Turismo 4.0” e “La digitalizzazione delle professioni”, per avere una visione ancora più ampia delle opportunità esistenti>.

<Come Comune di Trieste– ha rilevato l’assessore Serena Tonel– siamo presenti con uno stand che illustra le opportunità di mobilità all’estero, che hanno a che fare con l’acquisizione di ulteriori capacità linguistiche ma anche con lo sviluppo delle “soft skills”, quali competenze acquisite in  maniera non formale e che possono fare la differenza nel momento in cui un ragazzo o una ragazza si approcciano alla ricerca  di una occupazione. Competenze linguistiche e capacità di trovare soluzioni – conclude – sono variabili che accrescono il singolo ma sono un elemento di competitività per l’intera comunità>.

Nel programma pomeridiano odierno nella Sala B del Magazzino 42 anche l’incontro dedicato esclusivamente alle imprese e a chi opera all’interno degli istituti scolastici intitolato “Dis-orientati: scuole e imprese a confronto”. Moderato da Marco Damiano dell’Area politiche attive del lavoro di Unioncamere, questo incontro vede come protagonisti Emanuela Fregonese (communications & branding manager Wärtsilä Italia Spa) e Tiziana Napolitano (dirigente scolastico ITS “G. Deledda – M. Fabiani”).

Nel corso del “Salone delle professioni e delle competenze” sarà distribuito ai ragazzi anche un questionario incentrato sull’esperienza dell’Alternanza Scuola-Lavoro.