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ALLA SCOPERTA DEL FESTIVAL DEL CAMBIAMENTO

23 Maggio 2022 | Di |

TEMI E RELATORI DELLA DUE GIORNI NELLA VENEZIA GIULIA CHE INTENDE ESSERE MOMENTO DI CONFRONTO E RIPARTENZA

Si svolgerà il 26  maggio a Gorizia e il 27 maggio a Trieste la prima edizione del Festival del Cambiamento. Sarà una due giorni di portata internazionale in cui si parlerà di temi di grande attualità con i massimi esperti del settore. Il Festival del Cambiamento si svolgerà in quella Venezia Giulia che, in virtù della propria storia e posizione geografica al centro dell’Europa, si pone quale snodo strategico dei principali transiti commerciali via terra e mare e polo di innovazione tecnologica, con una naturale vocazione ad intercettare e anticipare i grandi cambiamenti nella società e nell’economia. 

L’immagine dell’onda scelta per il Festival è liberamente ispirata alla xilografia del pittore giapponese Hokusai “La grande onda di Kanagawa” (prima metà dell’Ottocento). Un’immagine forte che rappresenta il legame del territorio della Venezia Giulia e della sua economia con il mare e una versione di quest’opera è conservata al Museo Civico di Arte Orientale a Trieste. L’immagine rappresenta uno tsunami, quindi un elemento catastrofico come la pandemia da Covid-19 che si è abbattuta sul mondo e sull’Italia negli ultimi 2 anni, ma anche un fattore che può portare un cambiamento in positivo, nuove opportunità e innovazioni, da “cavalcare” come se fossimo un surfista.

Organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia in collaborazione con The European House – Ambrosetti, ha quale main sponsor BAT Italia, è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e dalla Fondazione CRTrieste e ha ricevuto il Patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, del Comune di Gorizia e dell’Università degli Studi di Trieste. 

LA PRIMA GIORNATA DEL FESTIVAL SI SVOLGERÀ A GORIZIA IL 26 MAGGIO CON IL CONFRONTO SU “LE CITTÀ E LE SOCIETÀ DEL FUTURO”

Il Festival si aprirà a Gorizia, il 26 maggio, con inizio alle ore 15, in presenza, nella sala Verdi di Palazzo de Bassa (con diretta web sul sito www.festivaldelcambiamento.com) con la sessione “Le città e la società del futuro”.  È innegabile che le aree urbane sono tra i contesti maggiormente interessati dagli impatti della grande “onda” del cambiamento: di conseguenza, i programmi di sviluppo e le politiche relative alle principali aree d’intervento (come viabilità, trasporto pubblico, edilizia residenziale, spazi commerciali e per uffici, aree per il tempo libero, ecc.) dovranno tenere conto del nuovo modo di vivere, lavorare o studiare che – se pensiamo al ricorso al remote working o al boom degli acquisti online – la pandemia ha contribuito a rafforzare.

Sotto la moderazione di Claudio Cerasa, Direttore de “Il Foglio”, si alterneranno sul palco esperti che discuteranno delle tendenze che già oggi si stanno osservando nella trasformazione dei centri urbani. Ad esempio, a partire da Parigi, sulla spinta dell’Amministrazione di Anne Hidalgo, si sta affermando il modello della “città dei 15 minuti”, in base al quale ogni cittadino può accedere – in un range temporale, appunto, di 15 minuti – al luogo di lavoro e ai servizi essenziali per la quotidianità (negozi, uffici pubblici, scuole e università, ospedali e presidi sanitari, impianti sportivi, parchi, ecc.). A Gorizia se ne parlerà con Carlos Moreno, Professore Associato alla IAE Paris-Sorbonne Business School, consigliere sulla Smart City della Sindaca di Parigi e teorizzatore di questo modello che mette in discussione la rigida specializzazione e separazione funzionale delle diverse zone urbane.

Una finestra sull’Europa, e su come le città possono rispondere efficacemente alle crescenti sfide legate al cambiamento climatico e alla transizione digitale, sarà offerta anche dall’intervento di Ares Kalandides, fondatore e Amministratore Delegato di Inpolis Urbanism, società di portata internazionale specializzata nello sviluppo urbano e regionale, con base a Berlino.

A queste esperienze estere si affiancheranno alcune testimonianze sullo “stato di salute” e sulle prospettive per l’Italia. Due punti di discussione saranno su come sta evolvendo la composizione della popolazione e della società nei contesti urbani e metropolitani e con quali conseguenze sul fronte delle diseguaglianze sociali e del mercato del lavoro. Su questi temi, di grande attualità per garantire al Paese una crescita sostenibile nel medio-lungo termine, interverranno a Gorizia Mauro Magatti (sociologo e Direttore del Centre for the Anthropology of Religion and Cultural Change dell’Università Cattolica di Milano) e Daniele Checchi (Direttore Centrale Studi e Ricerche dell’INPS e Professore di Economia Politica, Università degli Studi di Milano).