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Al via la tre-giorni “Il Friuli Venezia Giulia incontra l’Europa”

6 Novembre 2018 | Di |

 

 

Evento organizzato dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Camera di Commercio Venezia Giulia.

S’è iniziata questo pomeriggio in Camera di Commercio Venezia Giuliacon l’inaugurazione nell’atrio del Palazzo della Borsa Vecchia della  mostra multimediale realizzata per far rivivere i momenti salienti dell’integrazione europea dalla Guerra Fredda ad oggi,  la tre-giorni (dal 6 all’8 novembre) di seminari e approfondimenti sul rapporto tra i territori e l’Europa, la progettazione europea, l’occupazione e la mobilità giovanile.

Organizzata dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la collaborazione della  Camera di Commercio Venezia Giulia, d’intesa con l’Istituto Europeo di Pubblica Amministrazione (Eipa), “Il Friuli Venezia Giulia incontra l’Europa” intende  promuovere una piattaforma di dialogo e avvicinare i territori all’Europa.

L’iniziativa è stata avviata oggi pomeriggio  dall’incontro-dibattito “Favorire la mobilità giovanile in Europa, il modello alternanza scuola-lavoro transfrontaliera”. A introdurre i lavori Barbara Altomonte, responsabile della comunicazione del Dipartimento per le Politiche Europee, che ha spiegato che si tratta <della quarta tappa del ciclo di incontri promossi dal Dipartimento per portare l’Europa nei territori. Come per Verona, Lecce e Trapani l’obiettivo qui a Trieste è proporre un modo diverso di raccontare l’Unione Europea attraverso le opportunità e le conoscenze. In tre giorni, in modo molto concreto e pratico proponiamo un laboratorio di euro progettazione qui in Camera di Commercio, un seminario al Campus universitario sulla corretta scrittura del “CV Europass” e della lettera di presentazione e la mostra interattiva “L’Italia in Europa – L’Europa in Italia”>.

All’evento odierno hanno preso parteAntonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Serena Tonel, assessore del Comune di Trieste, Alessia Rosolen, assessore della Regione Friuli Venezia Giulia al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Sara Tonolo, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Trieste e l’assessore del Comune di Pordenone, Guglielmina Cuccicon la moderazione di Stefano Polli, vice direttore di Ansa.

Al centro dei lavori, il tema dell’alternanza scuola-lavoro, il ruolo delle Camere di Commercio, il caso del progetto transfrontaliero Italia-Austria e gli strumenti finanziaria dell’Unione Europea per favorire la formazione.

Serena Tonel, assessore comunale a Comunicazione, sistemi informativi e telematici, teatri, pari opportunità, semplificazione amministrativa, ha rilevato quanto si tratti di <un tema importante che il Comune di Trieste ritiene assolutamente strategico da più punti di vista. Innanzitutto parlare di mobilità internazionale dei giovani significa promuovere l’apprendimento se non altro di una o più lingue straniere: ciò riguarda acquisire un elemento di competitività in più sia a livello personale e individuale nella ricerca di lavoro e nelle opportunità di lavoro, ma anche un elemento di competitività maggiore per la comunità intera  e per il territorio>.

Per l’assessore regionale Alessia Rosolenuna delle prime cose da ricordare è che la mostra <viene inaugurata a ridosso di una delle ricorrenze più importante per l’Europa che è la caduta del muro di Berlino: da quel momento è iniziata la mobilità studentesca e lavorativa, con fondi europei e anche  della Regione Fvg per far diventare i giovani sempre di più cittadini europei. Se vogliamo che il processo di integrazione prosegua dobbiamo continuare a formare i cittadini europei dando loro tutti gli strumenti per affrontare il futuro>.

Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere nazionale, ha indicato che  <l’orientamento al lavoro è fondamentale per favorire l’occupabilità dei nostri giovani. Le Camere di Commercio sono fortemente impegnate su questo fronte anche attraverso la creazione, l’animazione e lo sviluppo di network territoriali con le istituzioni scolastiche, il sistema delle imprese, i professionisti, i Centri per l’impiego, le Agenzie per il Lavoro, il non profit e gli Enti locali per facilitare il rafforzamento e la gestione dei contatti con le aziende per tirocini formativi, di orientamento e percorsi di alternanza scuola lavoro.  Sono già 55 le Camere di Commercio che hanno avviato una “rete” con gli stakeholderslocali, mentre 37 hanno costituito un ufficio dedicato all’orientamento al lavoro>.

La Camera di Commercio Venezia Giulia con il presidente Antonio Paolettiha presentato un’iniziativa che intende rappresentare un’ulteriore evoluzione delle attività in tema di alternanza . <Nell’ambito del network delle Camere di Commercio dell’Alpe Adria – ha riferito Paoletti–  già nel giugno 2015 i partner avevo condiviso l’opportunità di arrivare a tematiche di lavoro transfrontaliere condivisein particolare per quanto riguarda la formazione professionale e l’educazione. Il progetto è nato in questa cornice istituzionale, ed è stato presentato dal Gect “Euroregio senza Confini” a valere sull’asse – Cooperazione Istituzionale  del Programma di cooperazione territoriale europea Interreg Italia-Austria>.I partnerdel progetto sono la Camera di Commercio Venezia Giulia, la Camera per l’Economia della Carinzia, l’ufficio scolastico regionale della Carinzia e altri partner associati.

L’obiettivo del progetto SCET – NET è quello di migliorare la cooperazione tra i diversi attori coinvoltinella istruzione, nella formazione, nei tirocini e apprendistati, per favorire gli stage e periodi di lavoro di studenti transfrontalieri.

<Comunicare, anche attraverso lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro, deve essere prioritario per incoraggiare i giovani a utilizzare in maniera professionale e costruttiva i social media, e questo al fine di valorizzare i loro punti di forza, le loro qualità e competenze> lo ha invece rilevato Roberto Vitale, docente di comunicazione dell’Università degli Studi di Trieste.

Anche il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’ateneo giuliano  (Dispes) ha un’intensa attività di internazionalizzazione sia per la ricerca con elevati progetti di qualificazione internazionale, sia per la didattica e per i corsi offerti agli studenti sia a Trieste che a Gorizia: rispettivamente due triennali in Scienze politiche e dell’amministrazione e in Scienze internazionali e diplomatiche e due magistrali Scienze del governo e delle politiche pubbliche e Diplomazia e Cooperazione internazionale. <Accanto alla didattica tradizionale – ha detto il direttore del dipartimento, Sara Tonolo– si segnalano i laboratori e tirocini obbligatori, molti dei quali attivati in convenzione con organizzazioni internazionali, Ong, Maeci, agenzia della cooperazione internazionale. Pertanto l’iniziativa volta a professionalizzare la presentazione internazionale ed europea al mondo del lavoro dei giovani studenti e laureati del FVG appare quanto mai interessante>.

SEMINARI FORMATIVI CON 200 RAGAZZI DI VARI ISTITUTI SCOLASTICI

 

“Il Friuli Venezia Giulia incontra l’Europa” si articola in ‘seminari formativi’ – ai quali sono già iscritti attraverso i rispettivi istituti scolastici oltre 200 ragazzi –  volti a promuovere l’occupazione e la mobilità giovanile e approfondire i temi della progettazione europea.

Il primo seminario, che sarà tenuto il 7 e l’8 novembre da Cristiana Turchetti, Capo Unità di EIPA, è aperto a un focus selezionato di partecipanti e sarà finalizzato alla redazione di una proposta progettuale da candidare all’interno di uno dei programmi europei. Il secondo seminario, che si svolgerà l’8 novembre presso il Campus universitario, sarà focalizzato sulle opportunità di studio e lavoro in Europa ed è rivolto a studenti universitari e delle scuole secondarie di secondo grado.
Cristiana Turchetti, capo unità Eipa ha ricordato che <a maggio 2018 la Commissione europea ha presentato proposte per una nuova strategia dell’UE per la gioventù per il 2019-2027, che saranno discusse dal Consiglio dell’Unione europea. Gli obiettivi vengono perseguiti con un duplice approccio: 1) Finanziando iniziative specifiche destinate ai giovani per incoraggiare l’apprendimento non tradizionale, la partecipazione e il volontariato, l’animazione socioeducativa, la mobilità e l’informazione

2) Finanziando attività trasversali per far sì che si tenga conto delle tematiche giovanili al momento di elaborare, attuare e valutare politiche ed azioni in altri settori che hanno impatto sui giovani>.

 

LA MOSTRA “L’ITALIA IN EUROPA – L’EUROPA IN ITALIA”

Durante la tre-giorni, l’atrio della Camera di Commercio ospiterà (apertura dalle ore 8.30 alle 17) la mostra multimediale “L’Italia in Europa – L’Europa in Italia” realizzata dal Dipartimento per le Politiche Europee in collaborazione con l’agenzia Ansa. La mostra, articolata in 98 foto e 29 contenuti multimediali, si avvale di un progetto di realtà aumentata per coinvolgere maggiormente le giovani generazioni. Grazie all’app è possibile visitare interattivamente la mostra e rivivere con l’aiuto di immagini storiche e di repertorio sia i momenti salienti dell’integrazione europea dalla Guerra Fredda ad oggi, sia gli eventi mondiali e gli avvenimenti di costume e società che hanno caratterizzato questi decenni di storia.

Sul sito www.politicheeuropee.gov.it programmi e modalità di partecipazione ai seminari.

 

 

Trieste, 6 novembre 2018